Gaetano Di Meglio | Nello scorso mese di settembre, ricevemmo un comunicato stampa dall’Enit, che riproduciamo integralmente per poi passare alle nostre riflessioni.
“L’Italia con Enit griffa la Nutella con un’edizione speciale a sostegno dell’amore per la Penisola. Si chiama “Ti Amo Italia” la nuova confezione in edizione limitata e da collezione che infonde tutta la gioia di vivere e la positività delle immagini più suggestive dell’Italia da gustare con il cucchiaino. La Special Edition uscirà il 12 ottobre 2020 e sarà un invito a ricordare quanta meraviglia ci circonda, promuovendo un processo di riscoperta dello straordinario nell’ordinario. Sarà composta da una serie limitata di 30 vasetti che celebrano il Paese, toccando tutte le regioni. Dai borghi alle montagne, dalle isole alle città, dalle acque cristalline ai paesi colorati: ogni vasetto è uno scorcio d’Italia.
E’ stata realizzata in collaborazione con ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo per valorizzare e promuovere il territorio italiano e diffondere maggiore consapevolezza sulla bellezza che ci circonda e su quanto questi luoghi siano a portata di mano e accessibili a tutti. I vasetti saranno soltanto l’inizio di un viaggio che porterà i consumatori a visitare virtualmente 30 località d’Italia, rimanendo comodamente seduti a casa. Inquadrando il QR code su ogni vasetto sarà infatti possibile vivere un’esperienza immersiva di virtual reality. I contenuti saranno fruibili all’interno di una piattaforma digitale, dove si potrà inoltre mettere alla prova le proprie conoscenze legate al territorio, alla storia, alla cultura e godere di video-ricette legate alla tradizione culinaria del paese rivisitate in chiave Nutella. L’Italia ancora una volta protagonista, un luogo dove ogni cosa è legata all’unicità delle sue ricchezze eterogenee: i suoi luoghi, dai più noti ai più nascosti; le sue persone, di diverse età, etnie, genere; le sue ricette tradizionali, che sono espressione di tutte le sfumature d’Italia attraverso le diverse interpretazioni in cucina. “Un viaggio multisensoriale per coinvolgere ogni persona in uno storytelling suggestivo e inesauribile di esperienze visive e gastronomiche.
Enit promuove l’immagine dell’Italia nel mondo, lo fa con ben 28 sedi in tutto il globo. Questo progetto contribuirà ad affermare l’Italianità e le eccellenze del Made in Italy con un brand immediatamente riconoscibile” dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci. “Nutella firma il suo amore per l’Italia su ogni vasetto e ci ricorda che per cogliere il buono della vita non serve cercare lontano, a volte basta soltanto guardarsi attorno. In questo difficile momento per un settore strategico della nostra Economia come il turismo, Nutella si stringe, di proposito, accanto all’ENIT per valorizzare presso gli italiani la loro ricchezza nazionale più grande: la bellezza dell’Italia stessa, quella vera e reale, fatta di natura ed arte, città e borghi, mari e montagne, quella che il mondo intero ci invidia” dichiara Alessandro d’Este Amministratore Delegato di Ferrero Commerciale Italia. I luoghi rappresentati dai vasetti sono: Abruzzo: Gran Sasso; Basilicata: Matera; Calabria: Arco Magno di San Nicola Arcella; Campania: Faraglioni di Capri; Emilia Romagna: Portici di Bologna; Friuli Venezia Giulia: Vigneto di Savorgnano – Lago di Fusine; Lazio: Civita di Bagnoregio – Monte Circeo – Via Appia Antica; Liguria: Cinque Terre; Lombardia: Lago di Como; Marche: Colli di San Severino; Molise: Cascate di Santa Maria del Molise; Piemonte: Langhe – Monte Rosa – Lago Maggiore; Puglia: Alberobello – Roca Vecchia; Sardegna: Arcipelago della Maddalena – Su Nuraxi di Barumini; Sicilia: Scala dei Turchi – Stromboli; Toscana: Val d’Orcia; Trentino Alto Adige: Parco Adamello Brenta – Lago di Braies; Umbria: Piani di Castelluccio; Valle d’Aosta: Gran Paradiso; Veneto: Venezia – Burano
A suo tempo, mentre eravamo tutti presi dalla seconda ondata Covid, non demmo particolare importanza a quella che comunque, a tutti gli effetti, rappresentava l’ennesima dimostrazione di quanto l’appeal di Ischia sia tornato ai suoi minimi storici sia nel mercato turistico che conta sia agli occhi delle multinazionali che, in un modo o nell’altro, identificano località-simbolo per le proprie azioni di marketing. E questo anche perché, in Campania, l’unica località prescelta fu Capri e, non essendocene altre, la cosa ci consentiva di farcene una ragione.
Oggi, però, dinanzi al nuovo concorso che scadrà il prossimo 6 giugno e che consentirà a chiunque sul sito della crema al cioccolato più famosa al mondo di votare nuove località per ampliare l’iniziativa, c’è da incazzarsi sul serio. Infatti, per la Campania oggi sono in lizza anche Napoli (e fin qui ci siamo), Benevento, Castellabate e Procida. Di Ischia nessuna traccia.
Ovviamente questo articolo darà modo ai soliti frustrati di cominciare la lagna del “sappiamo solo piangerci addosso, smettiamola di fare le vittime” e altre frasi fatte tipiche dei più saccenti leoni da tastiera.
Per quel che ci riguarda, invece, sono queste le occasioni in cui, per dirla alla Julia Roberts mentre esce dal teatro dell’opera in “Pretty woman”, ci si aggrovigliano le budella, ma non dall’emozione: dalla rabbia.
Non può essere considerato casuale che dopo quanto già avvenuto con la serie limitata delle lattine di Coca-Cola (giusto per citarne una delle ultimissime), anche l’iniziativa della Nutella non ci abbia tenuto in alcuna considerazione.
Sarebbe un ulteriore grave errore non interrogarsi sul perché, da circa un decennio a questa parte, il crollo d’interesse verso la nostra Isola sia così evidente, ma soprattutto perché chi potrebbe impegnarsi, dentro e fuori dalle istituzioni, per far valere il buon nome di Ischia ovunque possibile sia sistematicamente in altre faccende affaccendato.
Sappiamo bene che la nostra Isola ha tutti i requisiti per essere la numero uno in assoluto nel panorama turistico campano (e non solo), tranne una classe dirigente che sia in grado di valorizzarla e porla in evidenza in modo oggettivo e costruttivo per la sua immagine, in modo da farle guadagnare la considerazione che merita in occasioni come questa. Ma è altrettanto chiaro che non solo i nostri amministratori, ma tutti noi ischitani, non siamo dotati di quell’amore sfegatato al punto tale da porre la valorizzazione della nostra terra e di tutto quanto le appartiene al primo posto del nostro agire quotidiano in tutto quel che facciamo.
Non è certo un barattolo di Nutella personalizzato o una lattina di Coca-Cola griffata a cambiare le sorti del nostro turismo o del bilancio di una o più stagioni o famiglie isolane. Quel che conta è il concetto che da sempre ripetiamo e che riguarda da vicino un popolo nella sua interezza, una comunità che meriterebbe molto di più ma che, evidentemente, per colpa della sua atavica indifferenza, non ha nessuna voglia di conquistarselo.
Ma questa della Nutella è una questione prettamente politica ed è una cartina torna sole della nostra reputazione. Così com’è la dimostrazione del fallimento della politica turistica dei nostri comuni. In questo caso la critica è complessiva. L’assoluta indifferenza a tutto quello che ci circonda oltre il piccolo interesse diretto e personale di chi è deputato ad amministrare la cosa pubblica e a gestire questi flussi viene fuori in questi contesti.
Chi e come gestisce la delega al TURISMO? Ne dovremmo avere sei. Assurdo!
La settimana scorsa abbiamo avuto il primo segnale della tendenza: Procida ha triplicato gli arrivi rispetto al 2020. Non al 2019, bensì al 2020, dati in pieno covid. L’effetto Procida inizia a farsi sentire e vedere.
E noi? Ah, già, siamo quelli dell’isola vicina e quella che non viene considerata.
La colpa è nostra. La Nutella è buonissima!
Tranquilli, tanto la sig.ra Patrizia dal Rione Stella ha già affittato il materasso su cui far dormire la numerosa e chiassosa famiglia sollevando l economia e l’immagine di Ischia.
Se io fossi al posto di Ischia
(scartata) non me la prenderei. Anzi ne sarei contenta dicendo, non toccatemi la Nutella. Posso capire questa iniziativa ma è una vita che sul barattolo della Nutella si vede la splendida fetta di pane con la Nutella spalmata sopra. È semplicemente una goduria. Lasciate le cose come stanno anche perché Ischia non ha bisogno di essere ricordata su di un barattolo.
Nutella… una bomba di zucchero e olio di palma e poco altro. Oramai dell’antica ricetta è rimasto nulla e io sarei contenta di esser lasciata fuori dalla pubblicità di questo prodotto. (e non iniziate con olio di palma sostenibile che è una bufala totale)
Stesso discorso per la Coca Cola anche senza olio di palma.
Junk food per Ischia? No, grazie!
Guarda che questa non è un interrogazione nutrizionale……
Diciamo che l’articolo ci può stare. Un po’ più di attività a livello di cura dell’immagine dell’isola non sarebbe male. Poi ci si accorge che in tutta la faccenda c’è l’ ENIT. Lì ci si accorge che tutto è vano. ENIT dovrebbe mettere in evidenza. Cosa? La statica non mette in evidenza nulla. Se qualcosa di simile esistesse in paesi come Austria, Francia, Germania, Olanda o Spagna l’Italia sarebbe la meta assoluta per il turismo in Europa. Passiamo alla Nutella e alla Coca Cola. Due prodotti altamente tossici se si considera l’effetto dannoso sul corpo umano e sulla psiche. Per dare a Ischia il giusto tono la giusta réclame ci vogliono prodotti di classe e con tradizione, appunto come la nostra amata isola. Nutela e Coca Cola non vuol dire mettersi in evidenza, ma autodistruggersi. Ma aldilà di tutto Ischia non ha bisogno di niente di simile. Durante i miei tanti viaggi e incontri IN Europa e nel mondo Ischia e ben conosciuta e apprezzata. Per riacquistare valore bisogna tener lontano il turismo di massa e render l’isola più isola, nulla di più. Felice e fruttuosa estate!