Si chiude prima di iniziare il processo a carico di Giuseppe Perrella davanti al Tribunale di Ischia per la contesta occupazione abusiva del porto di Lacco Ameno. Una storia che, come vi abbiamo sempre raccontato, aveva una portata molto relativa soprattutto per la natura del reato contestato e per la pena che lo stesso prevede. Un particolare ben noto sia a Giuseppe Perrella che all’avvocato Michele Calise che lo ha difeso in questo procedimento.
Questa mattina, davanti al giudice Rocco del Tribunale di Ischia, Perrella ha chiesto di optare per l’oblazione della pena: ovvero pagare la metà del massimo ed estinguere il reato. In pratica sono 208 euro più qualche spesa tecnica. Finisce così una delle tante pagine che vede contrapposti il nuovo corso del comune di Lacco Ameno contro gli ex amici e contenti sodali di Giuseppe Perrella e della sua Marina di Capitello scral.
La cosa che, però, più deve interessare ai lacchesi è l’atteggiamento della pubblica amministrazione alla guida dell’ente anche in questa occasione. Un’altra occasione in cui l’ente guidato da Giacomo Pascale ha fatto il “grande” con i soldi dei lacchesi.
Nel merito di questo processo che uno studente al primo anno di giurisprudenza avrebbe subito inquadrato, Pascale e i suoi assessori hanno nominato a difesa dell’ente un vero principe del Foro, l’avvocato Giovan Battista Vignola. E, sia subito chiaro, queste righe non hanno alcun rilievo nel merito del professionista, tutt’altro.
I lacchesi, però, secondo quanto disposto dalla giunta dovranno onorare quando la giunta ha deciso “di conferire indirizzo al dott. Domenico Barbieri, Responsabile F.F. del I Settore Affari Generali, di nominare, in conformità al predetto “Disciplinare per il conferimento degli incarichi”, quale difensore e procuratore speciale dell’Ente per la costituzione di parte civile nel proc. pen. n. 26178/2023 R.G.N.R. e difesa nel I grado di giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Napoli, Sezione distaccata di Ischia, a carico del sig. Giuseppe Perrella, Amministratore Unico e legale rappresentante della società “Marina del Capitello s.c.a.r.l.”, con sede in Napoli alla via San Pasquale, n. 48, c.f. e p.i. 07512161212, l’avv. Giovanni Battista Vignola, con studio in Napoli alla via Antonio Gramsci, n. 26, professionista altamente esperto nella materia del diritto penale, autorizzando il Sindaco a sottoscrivere e presentare tutti gli atti consequenziali” e, in particolare “Di corrispondere per il menzionato incarico all’avv. Giovanni Battista Vignola un corrispettivo pari all’importo di € 3.500,00, oltre spese forfettarie e vive, iva e c.p.a, per l’incarico professionale a svolgersi”.
Capite bene che il processo che si è chiuso questa mattina con la richiesta di oblazione presentata davanti al giudice Rocco ha un valore economico completamente diverso. Che dire, Perrella ride, i lacchesi, invece, pagano le scelte della loro amministrazione. Da una parte € 3.500,00, oltre spese forfettarie e vive, iva e c.p.a, dall’altra 230 euro più qualche spicciolo….
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