domenica, Novembre 24, 2024

Oggi la cremazione di Antonella. La tragedia arriva all’ultima pagina. Per ora

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Come richiesto dal marito di Antonella Di Massa, la donna scomparsa lo scorso 17 febbraio e ritrovata senza vita dagli inviati di Chi l’ha visto, il 28 febbraio a pochi metri da dove aveva posteggiato la sua auto, il pubblico ministero ha autorizzato la cremazione della salma.
Dopo i funerali che si sono svolti domenica pomeriggio presso il Convento dei Padri Passionisti di Casamicciola, questa mattina l’Agenzia Senese di Casamicciola provvederà ad eseguire presso l’impianto di Castel Volturno, il volere della famiglia. Dopo la cremazione, l’urna farà ritorno ad Ischia nella stessa giornata.

Venerdì scorso, dopo l’esecuzione dell’esame autoptico presso il Secondo Policlinico di Napoli, Antonella è stata riconsegnata alla famiglia per celebrare i funerali.
Ci avviamo, in questo modo, a scrivere una delle ultime pagine di questa triste pagina che ha avvolto, ancora una volta, la già colpita comunità di Casamicciola. Una comunità che, in qualche modo, non ha saputo unirsi neanche in questa circostanza.

LA CREMAZIONE.
Fino ad oggi abbiamo provato a non tenere in considerazione quello che in questi giorni è stato il dibattito social che si è sviluppato sui nostri canali. Centinaia di commenti e di reazioni che rappresentano uno dei tanti indicatori che bisogna tenere in considerazione. Un palcoscenico di totale libertà dove sono circolate centinaia di posizioni, distanti l’una dall’altra, che però, ci restituisce il sentiment della vicenda. Una vicenda che ha coinvolto un’intera isola e che è diventata oggetto di quasi ogni discorso. Tante ipotesi, tanti “si dice e tante ricostruzioni non verificate che hanno partorito anche diversi “mostri”. Tra molti, però, riteniamo che il dibattito legato alla cremazione meriti un attimo di riflessione perché è il primo elemento che rientra in una sorta di post-tragedia.

Della tragedia di Antonella Di Massa e della sua famiglia, il vero buco nero a cui gli investigatori sono chiamati a fare chiarezza non è quello che è accaduto dal 28 febbraio in poi. Il corpo senza vita di Antonella ha già detto tutto. Presto, in qualche modo, sapremo tutto quello che le è capitato e, in altre parole, sapremo come e quando è morta. Una certezza che ci arriverà dagli esiti dell’autopsia che faranno il paio con i rilievi realizzati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri che sono stati realizzati a Succhivo, prima della rimozione della salma.
Va da sé che quel corpo senza vita non potrà dirci nulla sui veri interrogativi che, invece, devono venire fuori. Sapere cosa è successo dal 17 al 28 febbraio è la verità che tutti hanno diritto a sapere. Fare luce su quello che accaduto ad Antonella mentre cani molecolari, elicotteri, volontari e forze dell’ordine la cercavano tra le campagne di Succhivo è il vero tributo che le dobbiamo. Qualsiasi verità contenga, qualsiasi storia racconti.

LA INDAGINI.
Sulla tragedia di Antonella sta indagando il pubblico ministero Giuseppe Tittiferrante, magistrato coordinato dal procuratore aggiunto, la dottoressa Simone Di Monte. In possesso degli inquirenti oltre al massiccio lavoro realizzato dai Carabinieri di Ischia e in special modo dal Nucleo Operativo e Radiomobile coordinato dal Luogotenente Sergio De Luca, ci sono i rilievi eseguiti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Carabinieri di Napoli come già detto. Gli investigatori seguono tutte le piste. Se la principale continua ad essere quella del suicidio, non si esclude che il ritrovamento del corpo senza vita di Antonella Di Massa possa rientrare in una fattispecie diversa, ovvero della dissimulazione di un omicidio. Una seconda ipotesi nata dopo aver confrontato e valutato i dettagli emersi dalle prime indagini eseguite a Succhivo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos