mercoledì, Gennaio 8, 2025

Oltre il “bonus psicologico”. Attori e spettatori di Anna Fermo

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Turismo e post-covid: il 2022 potrebbe essere davvero l’anno della svolta! E’ tempo di pensare con ottimismo alla nuova stagione turistica in arrivo.

“Gli italiani tornano a viaggiare e il 74% fa scelte sostenibili”: è quanto attesta la nuova analisi dell’EY Future Travel Behaviours che ha rilevato i trend legati ai viaggi per vacanza e per lavoro nel mercato nazionale e internazionale, esaminando un campione di oltre mille persone. In dettaglio, secondo i dati dell’osservatorio, se nel 2021 oltre l’80% degli italiani è tornato a viaggiare per una vacanza, un dato in miglioramento rispetto al 2020 (70%), seppur inferiore ai livelli pre – pandemia, le intenzioni dichiarate per il 2022 confermano il trend positivo: “oltre il 60% tornerà alle stesse abitudini di viaggio pre – pandemia e in alcuni casi, 1 su 4, aumenterà il numero di viaggi”.

La previsione che poi interessa ancor di più un’isola a vocazione turistica come la nostra è che “la gran parte del campione,(2 su 3) viaggerà prevalentemente in Italia, per rilassarsi e riposarsi (65%), scoprire nuovi luoghi e fare nuove esperienze culturali e gastronomiche (61%) e stare insieme a familiari e amici (46%)”. Si consolida tra l’altro anche il trend di workation con il 6% di italiani che hanno pianificato di lavorare da remoto in un luogo di villeggiatura.

I risultati, spiega Claudio d’Angelo, Transportation Market Segment Leader di EY in Italia, «evidenziano come le abitudini dei viaggiatori siano in continua trasformazione, accelerate anche dall’impatto della pandemia, e guidate da nuovi driver in cui la sostenibilità ambientale gioca un ruolo centrale nelle scelte di viaggio: 2 viaggiatori su 3 sono preoccupati per le conseguenze ambientali generate dai mezzi di trasporto e sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo per limitare le emissioni di CO2 dei viaggi.

Così, mentre il ministro della SaluteRoberto Speranza guarda al 31 marzo, quando si chiuderà lo stato di emergenza, con ottimismo, perché non farlo anche noi?

La situazione sanitaria «va molto molto meglio» anche se ci sono stati «più casi nell’ ultimo mese e mezzo che in tutta la pandemia», ma con l’obbligo vaccinale per gli over 50 ed il super green pass a lavoro che scatterà da oggi, 15 febbraio, quand’anche il Cts resterà in carica anche dopo la fine dello stato emergenza («continueremo a sentire la comunità scientifica), ben oltre il nuovo bonus, c.d. «bonus psicologico» per gli italiani che hanno sofferto di più nei due lunghi anni del Covid, tutto fa pensare che con la nuova stagione potremo davvero tirare un sospiro di sollievo e non più guardare al celo con o senza “Speranza”(mi sia consentita la battuta).

L’ obbligo di green pass sui luoghi di lavoro a partire da oggi per gli ultra cinquantenni, mi trova d’accordo con il ministro: “è una strategia giusta e mirata”. “È un provvedimento mirato per le persone over 50 non vaccinate che più rischiano di essere ospedalizzate se infettate” ed “è una scelta giusta che ci mette nelle condizioni di guardare con più fiducia nei prossimi mesi”. “Dobbiamo ancora insistere per vaccinare, più asciughiamo l’area dei non vaccinati più il Paese è in sicurezza”, ha aggiunto Speranza che ricorda come è «grazie ai vaccini se noi abbiamo retto questa ondata terrificante, con oltre 200mila persone contagiate al giorno, e non abbiamo avuto una tremenda ospedalizzazione».

D’altra parte anche le scelte su chiusure e riaperture non possono più dare sponda ad attacchi di sorta: «Abbiamo riaperto tutte le attività- ha detto il Ministro – , le discoteche erano l’unica rimasta chiusa, chiaramente ci sono norme vigenti piuttosto rigorose, si può entrare solo se si è vaccinati o guariti e c’è ancora una capienza limitata al 50%».

Quanto al «bonus psicologico» per gli italiani senza distinzione d’età, va detto che esso permetterà a chi ne ha necessità, di pagarsi l’assistenza psicologica.

La pandemia infatti ha lasciato segni profondi soprattutto nei più giovani, e, da qui, l’idea di un sostegno economico: si è prevista la creazione di un Fondo salute mentale da 50 milioni di euro l’anno per finanziare due sussidi, uno libero e l’altro legato all’Isee, «Attenzione però, con il bonus psicologico non risolviamo tutto, dobbiamo rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Il bonus è un primo segnale», ha chiarito ancora il ministro Speranza.

Or dunque, è in questo contesto, tra previsioni positive e grandi annunci, che diventa pertanto facile e soprattutto lecito convincersi che questo potrebbe essere finalmente l’anno dell’auspicata ripresa, per l’appunto anche del settore turistico, a partire da quello globale.

Che il futuro dei viaggi sembra già palesarsi più roseo, lo si evince infatti anche da fattori strettamente correlati al fatto che sono diversi i Paesi che stanno ammorbidendo le restrizioni di viaggio, quantomeno nei confronti delle persone vaccinate, e nell’ultimo periodo, si assiste a significative riaperture.

Un’indagine delWorld Travel & Tourism Council (Wttc), tanto per rifarci a fonti ufficiali, vede nella campagna vaccinale e nella fine delle restrizioni la strada per tornare ai livelli di occupazione e viaggi degli anni pre-pandemia. Stando alla ricerca, il contributo dell’industria turistica all’economia globale per il 2022 potrebbe raggiungere gli 8,5 trilioni di euro (ossia 8,5 miliardi di miliardi), di appena il 6.4% in meno rispetto al 2019. Per il World Travel and Tourism Council, se i governi continuano ad aprirsi e a rimuovere le restrizioni ai viaggi, il comparto turistico potrebbe arrivare a creare ben 58 milioni di posti di lavoro.

Per realtà turistiche come la vicina Penisola Sorrentina e la Costa d’Amalfi, sappiamo bene quanto sia importante riattivare un turismo internazionale che chiaramente,seppur ancora solo di riflesso, fa da sponda anche al nostro, come dire, più italiano.

Ebbene, tra i Paesi che riapriranno nel 2022, spicca la Nuova Zelanda che va verso l’apertura delle frontiere alla fine di febbraio, seguita dall’Australia, che è probabilmente il Paese più radicale nelle sue restrizioni, ma finalmente pronta a riaprire completamente i confini a tutti i viaggiatori vaccinati con doppia dose, a partire dal 21 febbraio.

Se guardiamo poi a paesi più vicini, come la Grecia, sappiamo che agli europei è già consentito l’ingresso nel Paese senza obbligo di test negativo, purché siano in possesso del Green Pass.

Secondo quanto dichiarato dall’Autorità per l’Aviazione Civile (Caa) nell’ambito delle nuove regole dell’Unione europea sulla validità del certificato digitale, potranno entrare senza test tutti i passeggeri provenienti dagli Stati membri dell’Unione Europea e dell’Accordo di Schengen, così come dai 33 Paesi extra Ue che hanno aderito al Certificato Covid digitale dell’Unione Europea (EUDCC). In quest’ultima lista rientrano anche San Marino e il Vaticano.

In linea generale,  le compagnie aeree e i tour operator si stanno adoperando su scala globale per aumentare il personale nella speranza che la riduzione delle regole di viaggio inneschi unboom di vacanze estive. Michael O’Leary, CEO di Ryanair ha detto che, per l’estate 2022, la compagnia aerea low cost si aspetta di mettere su il 115% dei livelli di capacità, pari a quelli raggiunti nel 2019. Proprio per questo, Ryanair sta reclutando e formando 1.000 nuovi piloti e 2.000 assistenti di volo. Anche l’amministratore delegato di easyJet, Johan Lundgren, si aspetta traguardi estivi vicini a quelli raggiunti negli anni pre-pandemia.

Stando a quanto spiegato poi alla BBC da Julia Lo Bue-Said, amministratrice delegata della rete di agenti di viaggio indipendenti “Advantage Travel Partnership”, una parte significativa di coloro che si metteranno in viaggio quest’estate sta rimandando la partenza dall’anno scorso, a causa del Covid, se non addirittura dal 2020.

E’ vero, la maggior parte delle prenotazioni di vacanze a corto raggio vede come destinazioni principali la Spagna, la Turchia e la Grecia e c’è stato anche un aumento fenomenale delle vacanze a lungo raggio per una durata più lunga, eppure per la nostra Italia l’ottimismo si fa strada: le persone sono pronte per le agognate vacanze ed in tanti sono anche pronti a spendere di più!

Non ci resta che incrociare le dita ed attendere la fine dell’inverno!  

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