lunedì, Gennaio 13, 2025

Omicidio colposo, per la morte di Vincenzo Mazzella decide il giudice

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Si è discussa in camera di consiglio la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore della Repubblica Giuseppina Loreto nei confronti di Marco Pesce, che all’epoca guidava un autotreno con motrice, e di Luigi Oratore che percorreva la litoranea di Casamicciola alla guida di una Opel Corsa. Entrambi vennero coinvolti nel sinistro che provocò la morte di Vincenzo Mazzella che si trovava a bordo di uno scooter. Il tragico incidente si verificò all’altezza del noto bar Topless.
Il giudice per le indagini preliminari ha convocato le parti dinanzi a sé per il ricorso presentato dall’avv. Bruno Molinaro che rappresenta i familiari della vittima. Sostenendo che vi sono motivi di responsabilità in capo quantomeno ad uno degli indagati per la morte del Mazzella. Chiedendo l’imputazione coatta per omicidio colposo per entrambi o per uno degli imputati che risulterebbe il più gravato da responsabilità a causa della non corretta manovra posta in essere durante il percorso. O quantomeno disporre di nuovo la trasmissione degli atti al pubblico ministero per svolgere ulteriori accertamenti, dato che il magistrato inquirente non si è soffermato su aspetti che avrebbero potuto chiarire la negligenza e l’imprudenza in particolar modo dell’autista dell’autotreno. Spiegando soprattutto, durante la discussione, che nel frangente determinante c’era stata una manovra alquanto azzardata per una presunta retromarcia del veicolo che avrebbe di conseguenza creato insicurezza nel guidatore del ciclomotore, tanto da fargli perdere il controllo del veicolo.
Una circostanza, questa, che il difensore di entrambi gli indagati, l’avv. Filomena Giglio, ha rispedito al mittente. Richiamando proprio le osservazioni che il pubblico ministero Loreto ha snocciolato nella richiesta di archiviazione. Che a sua volta ha richiamato le conclusioni del proprio consulente tecnico che ha escluso categoricamente che vi sia stata, da parte soprattutto del conducente dell’autoarticolato e di quello della Opel Corsa, alcuna manovra tesa a innescare pericolo nella viabilità per il conducente dello scooter. Il quale avrebbe posto in essere una manovra a dir poco azzardata, compiendo un sorpasso che lo aveva posto in una situazione senza sbocchi avendo superato la carreggiata di competenza entrando in quella opposta, dove nel frattempo sopraggiungeva l’altro veicolo. Non consentendo ad entrambi gli indagati alcuna manovra utile per evitare l’impatto. Lo stesso consulente aveva poi aggiunto che sia l’autotreno con rimorchio che l’utilitaria percorrevano i due sensi di marcia ben all’interno delle rispettive carreggiate e ad una velocità ben al di sotto del limite prefissato dalla segnaletica stradale. Nessuna colpa, quindi, concludendo per l’accoglimento della richiesta avanzata dall’ufficio della procura della Repubblica.
I fatti sono accaduti nel pomeriggio del 6 giugno del 2014 sul lungomare di Casamicciola e l’impatto è stato di quelli da non lasciare scampo. I soccorsi immediatamente sopraggiunti nulla hanno potuto per strappare il giovane Vincenzo Mazzella alla morte. Non fu neanche possibile trasportarlo, per un tentativo disperato, al pronto soccorso del vicino ospedale “Rizzoli”. Aspetti che sono stati valutati con estrema attenzione dal magistrato inquirente che nella richiesta scritta spedita al gip ha osservato che «Il Pubblico Ministero, letti gli atti del procedimento a margine indicato nei confronti di Pesce Marco e Oratore Luigi, sottoposti ad indagine per il delitto di omicidio cölposo in danno dl Mazzella Vincenzo.
Osserva: Dalle indagini espletate non è emersa alcuna responsabilità degli indagati nella cäusazione dell’incidente stradale a seguito del quale Il Mazzella Vincenzo decedeva».
Ricostruendo brevemente la dinamica e soprattutto il luogo ove è avvenuto il sinistro mortale e quali gli automezzi coinvolti: «In data 6 giugno 2014 all’incirca alle are 18:00, nel comune di Casamicciola Terme – Ischia (NA) alla via Salvatore Girardi in prossimità dell’esercizio pubblico denominato ”Bar Topless”, si verificava un incidente stradale in seguito al quale Mazzella Vincenzo, conducente del Piaggio Beverly targato DD63197, decedeva per le gravissime lesioni riportate».
Ponendo in evidenza al gip quali accertamenti vennero predisposti nella immediatezza dei fatti ad opera della polizia giudiziaria giunta sul luogo del sinistro: «Dagli accertamenti eseguiti, in particolare dai rilievi eseguiti dai CC intervenuti sul luogo nell’immediatezza e dalla ricostruzione dei fatti operata dal consulente nominato da questo ufficio, emergeva che il Mazzella Vincenzo, alla guida del motociclo, mentre percorreva Via Salvatore Girardi del Comune di Casamicciola Terme con direzione di marcia Ischia, giunto all’altezza del bar Topless; effettuava manovra di sorpasso a sinistra dell’autotreno con motrice targato DW963YS condotto da Pesce Marco, che viaggiava nella sua stessa direttrice di marcia».
Spiegando quale era stata la manovra posta in essere dal guidatore deceduto e con quale parte dello scooter aveva impattato: «Nel tentativo di sorpasso, il Mazzella perdeva il controllo del proprio veicolo ed invadeva la corsia riservata al transito in senso inverso andando a collidere con il veicolo Opel Corsa targato AW7I 1 HC, condotto da Oratore Luigi, il quale percorreva Via Girardi in direzione opposta, da Ischia verso Casamicciola Terme.
La collisione avveniva tra la parte anteriore dello scooter e la parte anteriore sinistra dell’auto».
Descrivendo quale era stato il ruolo nell’incidente del guidatore dell’utilitaria: «Nell’impatto, il ciclomotore veniva trascinato per alcuni metri indietro, rispetto al suo senso di marcia, dal veicolo Opel Corsa Tg. AW7I 1 HG, condotto da Oratore Luigi mentre il Mazzella che guidava il motociclo veniva sbalzato in avanti, verso destra, rispetto alla sua direttrice di marcia, finendo sotto le ruote del rimorchio dell’autoarticolato».
Una morte tremenda per schiacciamento, per essere finito sotto le ruote del pesante automezzo. Ed è a questo punto che il pubblico ministero passa alla valutazione dei fatti, la traiettoria seguita dallo scooter durante il tentativo di “disfarsi” della presenza del camion: «Da tale puntuale ricostruzione emerge che il sinistro è da addebitare esclusivamente alla spericolata manovra di guida del Mazzella che nel tentare il sorpasso dell’autotreno con motrice ha oltrepassato le strisce longitudinali continue nonché ha omesso di circolare sulla parte destra della carreggiata ed in prossimità del margine destro della stessa, violando sia l’art. 40 che l’art. 143 del codice della strada».
Passando infine a di fatto “contestare” la violazione di due norme del Codice della strada che impongono una guida rigida a coloro che si pongono a condurre gli autoveicoli sulla pubblica via. Iniziando a specificare che: «Art. 40. Segnali orizzontali. Le strisce longitudinali continue non devono essere oltrepassate, le discontinue possono essere oltrepassate sempre che siano rispettate tutte le altre norme di circolazione. E’ vietato scavalcare le strisce longitudinali continue, tranne che dalla parte dove è eventualmente affiancata una discontinua».
E continuando nel richiamare l’altra violazione: «Art. 143. Posizione del veicoli sulla carreggiata. 1. 1 veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada é libera. 11. Chiunque circola contromano é soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 162 a euro 646».

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