[intro]L’ammiraglio a capo del primo scalo d’Italia: ieri la cerimonia[/intro]E’ un incarico prestigioso. Perché l’ischitano Giovanni Pettorino è, da ieri, al comando del primo porto di Italia, quello di Genova. Una carriera in asce per l’ammiraglio, che assume – succedendo a Vincenzo Melone (a sua volta trasferito a Roma, dove ricoprirà l’incarico di comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto) – il comando della direzione marittima della Liguria e Capitaneria di porto di Genova.
Del resto, la carriera di Pettorino è una serie consistente di risultati di spessore, non ultimo il coordinamento delle forze di intervento che salvarono le 477 persone a bordo del Norman Atlantic, il traghetto incendiatosi a dicembre nel canale d’Otranto. Una vicenda che Pettorino seguì con lucidità, così come il suo ruolo – sempre in seno al terzo reparto del Comando Generale della Guardia Costiera – è risultato fondamentale nella supervisione dell’ultimo viaggio della Concordia dal Giglio a Genova.
Emozionato, orgoglioso, felice, Pettorino ha commentato: «E’ u n incarico molto importante al quale tenevo moltissimo, per me è una giornata di grande gioia, sono contento di fare il comandante nel primo porto d’Italia». Ha poi ricordato di aver già fatto servizio in Liguria, alla Spezia e a Sanremo: «Conosco questa terra, so quanto è importante e so quali sono le problematiche».
Capo dal 2013 del reparto operativo della Guardia costiera a Roma, aveva ricoperto in precedenza per tre anni l’incarico di comandante regionale della Guardia costiera e comandante del porto di Ancona. Nel suo curriculum, esperienze analoghe anche ad Ancona e Vibo Valentia. «Il mio obiettivo – ha aggiunto – è agire in continuità rispetto ai miei predecessori, che hanno contribuito all’armonia nel lavoro in questo porto».
Giovanni Pettorino, 59 anni, ha partecipato dunque alla cerimonia nella giornata di ieri: presenti, oltre al comandante generale delle Capitanerie Angrisano e le autorità, anche numerosi familiari delle vittime della Torre Piloti.
Una soddisfazione per Ischia e per la sua florida tradizione nel corpo della Guardia Costiera, impreziosita certo dall’esperienza e dai risultati di Giovanni Pettorino, già più volte applaudito da queste parti per l’attaccamento alla divisa e alla sua mission e per i risultati raggiunti sul campo. Orgoglio dell’isola e della sua famiglia: sulle sue orme c’è già il nipote Michele, attualmente impegnato alla scuola per Sottufficiali della Marina Militare di Taranto, dove sta frequentando il corso di aggiornamento professionale per Marescialli, dopo essere stato impegnato con il Circomare Pozzuoli durante l’estate. E se buon sangue non mente…
pasrai
Si ! un vero ORGOGLIO PER ISCHIA
mi piacerebbe conoscere il Suo iter scolastico, ha qualcosa che lo lega a Procida?