venerdì, Dicembre 27, 2024

Ospedale “Rizzoli”, il lungo parto per l’ammodernamento e adeguamento sismico

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Per superare l’ostacolo ed evitare ulteriori ritardi l’Asl ha deciso la demolizione e ricostruzione delle strutture sismicamente interferenti, che riguardano il locale ex cisterna e le scale a servizio. La progettazione ha passato il vaglio della conferenza dei servizi decisoria convocata dall’arch. Dellegrottaglie

Gaetano Di Meglio | Procede lentamente l’iter per la realizzazione del progetto di ammodernamento e in particolare per l’adeguamento sismico dell’ospedale “Rizzoli”, finanziato con fondi del Pnrr. Il problema è stato causato dal “sovrapporsi” di due diversi progetti avviati per il presidio ospedaliero. Troppi interventi che si ostacolano… E come è prassi si sono rese necessarie ben due conferenze dei servizi.
L’utilizzo delle risorse era stato destinato dal Ministero della Salute per interventi «diretti a superare alcune criticità riscontrate a causa delle tendenze demografiche in atto, dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e delle disparità territoriali e di assistenza sul territorio, e risultano suddivisi in due componenti». La cosiddetta la Missione 6 “Salute” è stata pertanto suddivisa in due componenti: M6-C1: reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza territoriale sanitaria; M6-C2: innovazione, ricerca e digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.

Nello specifico, la M6-C2 ha lo scopo «di consentire il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e una maggiore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)».
Tra questi interventi è compreso l’investimento denominato “Verso un ospedale Sicuro e Sostenibile”, finalizzato «a delineare un percorso di miglioramento strutturale nel campo della sicurezza degli edifici ospedalieri adeguandoli alle vigenti norme in materia di costruzioni in area sismica».

All’Asl Na 2 Nord sono stati assegnati complessivamente 5.070.000 euro per i due ospedali di Lacco Ameno e di Procida, di cui 3.780.000 per il presidio ospedaliero “Anna Rizzoli”. E a luglio dello scorso anno era stata affidata la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica per l’adeguamento sismico dei due nosocomi isolani all’ing. Nicola Bracale. La normativa in materia prevede però che sul progetto posto a base di gara deve essere preventivamente convocata la conferenza dei servizi preliminare.
Adempimento a cui il Comune di Lacco Ameno aveva provveduto su richiesta del rup dell’Asl ing. Vincenzo Zarra dopo la validazione del progetto da porre a base d’asta.
La conferenza convocata dal responsabile del IV Settore arch. Alessandro Dellegrottaglie in forma semplificata e modalità asincrona si era chiusa con esito positivo a metà di marzo scorso. Ma nella determina si precisava che «eventuali nuove condizioni potranno essere integrate nella successiva indizione di conferenza simultanea per l’approvazione del progetto definitivo, solo in presenza di significativi elementi emersi nel successivo procedimento anche a seguito delle osservazioni degli interessati sul progetto definitivo».

L’IMPREVISTO
Prima della conferenza decisoria, è però emerso un imprevisto. Nella determina ora adottata l’arch. Dellegrottaglie riferisce infatti che «si sono riscontrate interferenze tra i lavori previsti dalla legge 378/2020 di realizzazione del percorso febbre per il Pronto Soccorso con riqualificazione area da adibire a spogliatoio personale del P.O. “A. Rizzoli” Lacco Ameno, i quali interessano anche i locali ex cisterna, e i lavori previsti dal Pnrr M6C1di adeguamento sismico per effetto dei quali è necessario demolire e ricostruire l’intero volume».
Dunque, «allo scopo di completare quanto prima gli interventi previsti, l’UOC della Asl 2 Napoli Nord ha ritenuto opportuno estrapolare dal PFTE relativo all’adeguamento sismico del P.O di Ischia, gli interventi relativi alle demolizioni e ricostruzioni dei volumi del locale ex cisterna e delle scale a servizio degli stessi, al fine di anticipare la realizzazione degli stessi previa acquisizione del progetto definitivo ed esecutivo».
Un ennesimo ritardo che si è cercato di superare. Allo stesso progettista è stato affidato il progetto definitivo ed esecutivo «degli interventi di demolizione e ricostruzione di elementi sismicamente interferenti con l’adeguamento sismico del P.O. “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno (NA), tra i quali ricade l’intervento di abbattimento e ricostruzione dell’impalcato di copertura e dei relativi pilastri afferenti al volume ex locale cisterne, con realizzazione di una nuova struttura in acciaio per il recupero del volume». Trasmesso all’Asl ad aprile.

Dellegrottaglie ha quindi convocato la conferenza dei servizi decisoria per questo progetto che prevede l’eliminazione delle “interferenze”, dopo aver acquisito il parere favorevole della Commissione Locale per il Paesaggio.

Ora il responsabile del IV Settore del Comune di Lacco Ameno ha preso atto del verbale di chiusura della conferenza con esito positivo. Facendo riferimento in determina a quanto previsto dalla normativa vigente, secondo la quale «Scaduto il termine, l’amministrazione procedente adotta, entro cinque giorni lavorativi, la determinazione motivata di conclusione positiva della conferenza, qualora abbia acquisito esclusivamente atti di assenso non condizionato, anche implicito, ovvero qualora ritenga, sentiti i privati e le altre amministrazioni interessate, che le condizioni e prescrizioni eventualmente indicate dalle amministrazioni ai fini dell’assenso o del superamento del dissenso possano essere accolte senza necessità di apportare modifiche sostanziali alla decisione oggetto della conferenza. Qualora abbia acquisito uno o più atti di dissenso che non ritenga superabili, l’amministrazione procedente adotta, entro il medesimo termine, la determinazione di conclusione negativa della conferenza».

In questo caso la conclusione è stata positiva (meno male!) e Dellegrottaglie ha adottato la determina «che sostituisce ad ogni effetto tutti gli atti di assenso, comunque denominati, di competenza delle amministrazioni interessate». Dando atto «che la determinazione è immediatamente efficace, in quanto le prescrizioni indicate nei pareri allegati al verbale della conferenza dei servizi, comunque, non comportano modifiche sostanziali al progetto».

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