Per ora si litiga solo per le poltrone: Ottirino rivendica le preferenze, gli altri gli ricordano che uno vale uno…
Paola Mazzella “uccisa” da chi voleva un suolo pubblico facile…
Gaetano Di Meglio |Nell’epoca pregiosi, ovvero quella in cui la politica ischitana è piombata con il voto dell’11 giugno, la bande di affamati e di acchiattilli dal poco spessore politico sono nuovamente in auge. E Ischia, invece di vivere come un comune del 2017, veste i panni di quello del 2007Prima di andare avanti è opportuno fare un ultimo, necessario, apprezzamento di stima per Paola Mazzella. Il dirigente del SUAP che è stata l’ultima frontiera di legalità nel comune di Ischia è stata “salvata” dal sindaco eletto con il contratto che la vede inquadrata nell’ufficio di staff del sindaco.Ora è opportuno che i lettori meno attenti seguono bene la dinamica.Ottorino Mattera (delega al suolo pubblico), Gli Sciarappa (quelli di Genesis e di altre tasse), con minor peso Paolo Ferrandino e un po’ il nuovo consigliere Zanghi avrebbero imposto al sindaco di Ischia di eliminarla (il termine non sembra esagerato) da quel ruolo. La dottoressa Mazzella è stata troppo ligia al dovere, ha cercato di fare gli interessi dell’ente ed è stata corretta e ligia con chi doveva pagare il suolo pubblico (creando grande ad Ottorino Mattera) e con chi doveva pagare le tasse (creando grane al gruppo Sciarappa) e, ancora, essendo un ostacolo difficile da superare per qualche albergatore (alcuni candidati con Paolo Ferrandino e altri che si riconoscono in Mario Zanghi). Per di più, Paola aveva un altro, grandissimo problema: qualcuno aveva pensato a lei quale ipotetica candidata alla carica di sindaco. Apriti cielo, lesa maestà!Enzo Ferrandino non ha avuto il coraggio di lasciarla morta sulle scale di Via Iasolino e le ha trovato un “posto” nel suo staff. Una posizione di salvataggio che, fino al 31 agosto (per poi aprire un’altra crisi politica dal primo settembre), almeno mette la “palla” nella tribuna. Per allora, il 31 agosto, è prevista la firma delle deleghe.I primi due atti ufficiali di Enzo sindaco, infatti, sono stati quelli che hanno definito i responsabili di servizio e l’ufficio di statt.Due atti che sono serviti ad “apparare” i guai elettorali. Una poltrona fatta saltare e una poltrona promossa e raddoppiata. E’ questo il risultato dei capricci politici degli eletti con molti voti. E certo, se prometti di non far pagare il suolo pubblico o di non far pagare le tasse è ovvio che le preferenze personali superano le centinaia. Questa è la maggioranza di Enzo.Come abbiamo visto, Paola Mazzella doveva essere destituita dalla sua poltrona ed è stata destituita. Dall’altro lato, invece, Marco Minicucci incassa il doppio. Lui è stato fedele al progetto. Ha seguito l’orizzonte giusto e, con l’incarico di curare il progetto del nuovo cimitero (delega per la quale Ottorino fa il pazzo e tra poco vedremo nel dettaglio) si è beccato la promozione a full time. Quella che Giosi non aveva voluto confermare. Ma eletto Enzo, e constata la fedeltà, la promozione è stata applicata al primo atto. Manco il tempo di dire eccoci siamo arrivati che già il buffet è vuoto e si sono pappati tutto quello che potevano. Almeno fino ad ora.Chiusa la parentesi dirigenti in attesa dei concorsi passiamo alla guerra che è in corso tra il gruppo di Ottorino Mattera e quello della Sciarappa.Qualche giorno fa avevo scritto che Ischia era destinata a nessuna speranza ed è proprio così.Questa mattina “saliranno” da Enzo, Pasquale Balestrieri e Massimo Trofa per discutere delle loro richieste e rimarcheranno che su Marianna Boccanfuso c’è un impegno pre elettorale chiaro. Marianna sarà assessore. E ci sta poco da fare o da dire. I due consiglieri comunali avuti da Ischia Prima di Tutto contano al pari di quelli che ha avuto Orizzonte Comune anche se Ottorino Mattera, in base ad un discorso che non trova nessuna ratio, vanta di dover avere di “più” perché ha preso 500 voti. In consiglio comunale, magari lo si deve ricordare al geometra che ha escluso dall’uso della piscina comunale 5 disabili, uno vale uno.Nonostante il sindaco dica “ho già la giunta fatta ed è di qualità” anche se nessuno lo sa, i suoi acchiattilli politici lottano che è una bellezza.Sono cinque le liste che devono sedere al tavolo della trattagivaLuca Montagna rivendica per il suo gruppo la presidenza di Genesis e di Ischia Ambiente e la presidenza del consiglio comunale.Ottorino Mattera e il suo gruppo, invece, vogliono tutte le deleghe della scorsa coalizione in più quelle di Gigi Di Vaia, edilizia privata e la presidenza del consiglio. E, soprattutto, tenere fuori Paolo Ferrandino. O almeno provarci.Pasquale Balestrieri rivendica l’assessorato per Marianna Boccanfuso mentre Paolo Ferrandino tiene duro e ricorda a tutti gli amici che i suoi voti sono serviti alla vittoria e che il “quinto” di Insieme per Ischia va contato.Nel frattempo, però, Sandro Iannotta e Carmine Barile stanno battendo i piedi per terra e hanno messo Enzo all’angolo per chiedere un posto al sole alla loro candidata. Titti Lobianco, infatti, deve entrare a tutti i costi. E questo ingresso ha un doppio valore. Va bene sia la giunta sia il consiglio comunale, l’importante è che Enzo provvedi al suo ingresso nel giro dei nomi per conta.Ma contro Enzo, e questo è il pensiero un po’ più spinto e politico che serpeggia tra i consiglieri, c’è un dito puntato: il sindaco deve dire con chi sta. Il gioco degli scambi di candidati e la campagna elettorale spinta solo per qualche candidato ha fatto si che qualcuno abbia suggerito al primo cittadino di chiarire lui con chi sta e quale “lista” ha espresso il sindaco. Ve lo avevo detto che eravamo tornati indietro col tempo. Bene. Benvenuta DC.
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