Tutto nasce da un’idea semplice: un gratta e vinci che sancisce una vittoria di qualche migliaio di euro che, per due giovani studenti fuori sede, rappresenta il punto di svolta. Inizia con questa suggestione il progetto che coinvolge un gruppo di giovani attori emergenti in cerca di una produzione che voglia investire su di loro.
L’input partorito da Yassin Jelassi e Giuseppe Trani, giovani promesse del cinema di Ischia, incuriosisce talmente tanto Alessandro Curti (già autore di cinque romanzi editi da C1V Edizioni e della sceneggiatura di un corto con protagonista Biondo che vanta più di un milione di visualizzazioni su YouTube nonché educatore ed ex conduttore radiofonico) che inizia a scrivere la storia. L’obiettivo iniziale è di creare una web-serie da distribuire sui social, ma ne nasce una narrazione più apprezzabile che sembra essere destinata a produzioni più importanti.
Sogno, confusione, delusione, speranza, talvolta rassegnazione, altro non sono che cinque pilastri fondamentali del passaggio all’età adulta, quell’epoca in cui la realtà – per chi prima e per chi dopo – viene svelata per quello che è: una quotidiana battaglia nel trovare un ruolo da recitare nel mondo. La serie sviluppa le proprie vicende attorno alle vite di un gruppo eterogeneo di teenagers e giovani adulti, i cui trascorsi di vita e le varie aspettative si scontrano con una realtà comune alla maggioranza dei loro coetanei. Un viaggio breve, nella suggestiva isola di Ischia, che nasce da una vittoria di poche migliaia di euro, porta due dei protagonisti ad intrecciare conoscenze e ad affacciarsi in quel mondo che tanto bramano di scoprire e soprattutto di cambiare. La velocità dell’epoca contemporanea, la cultura del successo e della “visibilità”, ricamano le vicende di storie della vita vera, con tutte le difficoltà che ognuno è tenuto ad affrontare nelle varie epoche della propria crescita.
Sette gli altri protagonisti principali oltre a Yassin Jelassi e Giuseppe Trani, tra i quali Robert Dancs (noto per il personaggio di Nicolò in “Sole a catinelle” con Checco Zalone) e Giovanni Stefanoni (modello per numerosi brand e attore), che si sono messi in gioco con questo progetto che si muove per ora esclusivamente supportato dalle energie dei ragazzi e dalla loro voglia di “trovare un posto nel mondo”. Insieme a loro si sono cimentati sul set Davide D’Abundo, Roberta Fiorentino, Maddalena Carbone, Salvatore Cuomo e Giuseppe De Candia.
Una serie tv potenzialmente appetibile per molti produttori, strutturata in una prima stagione di otto episodi, che ha visto la sua nascita con un set nella stupenda isola di Ischia. Una micro-produzione completamente finanziata dai ragazzi che nell’autunno scorso hanno girato sette scene tratte dal primo episodio della sceneggiatura scritta da Alessandro Curti con la regia di Giuseppe De Candia – cantautore, attore, regista e produttore di diversi cortometraggi – per queste scene pilota, coadiuvato da Davide Marangia nel ruolo di direttore della fotografia, che dovrebbero incuriosire e ingolosire i grandi della distribuzione tv e che sono state condivise sui social a partire dal 13 gennaio.
Un progetto che nasce dal basso, quindi, e che merita attenzione e interesse in un’epoca in cui i Millenials vengono rappresentati come una generazione di “sdraiati” senza obiettivi né ambizioni. Caratteristiche che non contraddistinguono questi ragazzi che hanno dedicato tempo, studio e impegno nel tentativo di raccontarsi al mondo per quello che sono e per quello che vorrebbero essere.
Perché “Lontano” è prima di tutto uno stato dell’anima e questa serie vuole cogliere, nell’intimità dei protagonisti, il percorso che ognuno pensa di dover, voler, o poter affrontare. Come dovrebbe essere per ognuno dei giovani adulti che si affacciano alla vita e che cercano di costruirsi un futuro.