Sono due i ricorsi al TAR che si discuteranno ad inizio del prossimo mese di marzo a cui è legato il destino dell’Hotel Pagoda Lifestyle ad Ischia. L’hotel dei Mazzarella che è finito nel maglio dei controlli della Procura di Napoli e dei successivi controlli urbanistici portati avanti da Comune di Ischia e Capitaneria di Porto. Ad oggi, per dirla in breve, sono state revocate sia la SCIA di agibilità sia la certificazione di inizio attività dell’hotel e che, se non arriva la tanto attesa sospensiva da TAR, di fatto, resterà chiuso.
Al centro del contenzioso portato avanti dagli avvocati Andrea Abbamonte e Angela Parente per conto della Tourist Italia ci sono una lunga serie di addebiti che l’azienda alberghiera ha provato a difendere sia con una perizia asseverata dello Studio Ferrandino sia con due corposi ricorsi al TAR tanto che Abbamonte e Parente hanno dovuto anche presentare un’istanza di autorizzazione “affinché l’Ecc.mo TAR adito voglia autorizzare il presente atto ai fini del superamento dei limiti dimensionali degli scritti difensivi. A tale fine si rappresenta che lo sforamento da parte del presente atto, dei limiti dimensionali fissati dalla legge, è giustificata sia dalla natura degli atti gravati e del relativo procedimento sia dall’elevato novero di censure occorrenti”.
La dott.ssa Gianna Mazzarella, rappresentante della Tourist Italia srl, ha chiesto al TAR con un ricorso “l’annullamento, previa sospensione degli effetti del provvedimento prot. n. 0060147/2024 del 30.11.2024 con il quale il Comune di Ischia ha disposto l’annullamento in autotutela della SCIA di agibilità prot. 58179 del 30.11.2023, così come integrata con grafici e relazione tecnica acquisiti al prot. 1145 del Comune di Ischia in data 8.1.2024” e, con l’altro “l’annullamento, previa sospensione degli effetti del provvedimento prot. n. 0003664/2025 del 23.1.2025 con il quale il Comune di Ischia – Servizio 10 SUAP e Demanio, ha disposto che “le Segnalazioni Certificate di Inizio Attività di cui ai prot. nn. 50135/23, 22119/24 e 27248/24 inerenti all’azienda ricettiva alberghiera con annesso bar e ristorante all’insegna Pagoda Lifestyle Hotel …. sono respinte ed archiviate e per l’effetto l’attività è inibita a seguito degli esiti dell’accertamento”. Quest’ultimo, inoltre, è stato revocato nonostante il termine ordinario per il controllo delle SCIA fosse scaduto motivando la revoca con la necessità di garantire il rispetto della legalità e l’interesse pubblico.
LE ACCUSE E GLI ABUSI CONTESTATI PER LA REVOCA DELL’AGIBILITA’
Il Comune di Ischia, con il provvedimento di annullamento in autotutela della SCIA di agibilità dell’Hotel Pagoda Lifestyle, ha mosso una serie di contestazioni riguardanti presunti abusi edilizi e irregolarità urbanistiche emerse a seguito del sopralluogo effettuato il 23 settembre 2024. Gli esiti, riportati nel rapporto tecnico prot. 52491 del 31 ottobre 2024, hanno evidenziato significative difformità tra quanto dichiarato nella SCIA integrativa dell’8 gennaio 2024 e lo stato reale dell’immobile.
In particolare, il Comune ha riscontrato che al piano terra, anziché i locali indicati come “deposito” negli elaborati grafici, era stato realizzato un ampio ambiente destinato ad area relax con Spa, dotato di pavimentazione, finiture a intonaco, impianto elettrico con faretti a led, decorazioni a parete in stucco e una vasca a raso rivestita in piastrelle, sebbene priva d’acqua. Questa destinazione d’uso risultava difforme rispetto a quanto rappresentato nella documentazione presentata dalla Tourist Italia.
Ulteriori irregolarità sono emerse al piano terra, dove sono stati realizzati senza titolo quattro WC, due camere e un ripostiglio, per una superficie lorda complessiva di circa 82 metri quadrati. Analogamente, al piano primo sono state individuate altre opere abusive, consistenti in una camera, denominata “camera 64”, con una superficie utile di circa 20 metri quadrati, e terrazzi per circa 88 metri quadrati, anch’essi realizzati senza i necessari titoli edilizi.
Il sopralluogo ha inoltre portato alla luce un abuso significativo al piano seminterrato, dove la cisterna preesistente, rappresentata nella SCIA del 2015, è stata trasformata in un locale autonomamente utilizzabile di circa 116 metri quadrati, successivamente adibito a cucina tramite la SCIA n. 20220/2018, in assenza delle necessarie autorizzazioni.
Un’ulteriore contestazione riguarda il piano terra, dove l’originario piano fondazioni, già rappresentato nei grafici dell’Agibilità del 2015, è stato perimetrato con setti, sbancato e annesso alla struttura principale senza alcun titolo edilizio. Questa operazione ha portato alla creazione di un ambiente autonomamente utilizzabile di circa 225 metri quadrati, successivamente trasformato in area relax e Spa.
L’OCCUPAZIONE DEMANIALE
Le irregolarità non si limitano agli spazi interni, ma si estendono anche all’occupazione di aree demaniali. Il Comune ha contestato alla Tourist Italia l’occupazione abusiva di aree appartenenti al Demanio dello Stato, ramo Marina Mercantile, in corrispondenza delle particelle 1012 e 1013. Nello specifico, la particella 1012 risulta occupata da un terrazzo pavimentato al piano secondo, al di sotto del quale sono state ricavate quattro camere con terrazzini e finestre visibili dal mare, il tutto realizzato senza concessione demaniale. Contestualmente, la particella 1013 è risultata occupata abusivamente da un solarium circostante la piscina esterna al piano primo, e nella parte sottostante sono stati individuati corpi di fabbrica con vani finestra affacciati sul mare, anch’essi privi di concessione demaniale.
Il Comune ha inoltre rilevato gravi discordanze tra i grafici contenuti nei titoli edilizi precedenti e quelli presentati con la SCIA integrativa. In particolare, emergono incongruenze tra i grafici della concessione edilizia in sanatoria n. 45/92, quelli dell’autorizzazione edilizia n. 2748/91 e quelli allegati al Permesso di Costruire in Sanatoria n. 86/2019. Alcuni corpi di fabbrica, indicati nei grafici come di remota realizzazione, risultano invece realizzati successivamente, in assenza di titoli edilizi.
Infine, il Comune ha mosso l’accusa di presunte false dichiarazioni nella SCIA prot. 58179 del 30 novembre 2023, sostenendo che la documentazione presentata contenga rappresentazioni non veritiere, in particolare per quanto riguarda la destinazione dei locali al piano terra, indicati come deposito ma effettivamente adibiti a Spa. Inoltre, secondo l’Amministrazione, la Tourist Italia non ha indicato adeguatamente nelle planimetrie le opere abusive rilevate durante il sopralluogo. In sintesi, il Comune di Ischia fonda il provvedimento di annullamento della SCIA di agibilità su un complesso quadro di presunti abusi edilizi e irregolarità urbanistiche, tra cui la realizzazione di nuove volumetrie senza titolo, la trasformazione abusiva di locali preesistenti e l’occupazione di aree demaniali prive di concessione.
LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’
Il TAR dovrà esprimersi anche sulla decisione del Comune di Ischia di revocare in autotutela la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) dell’Hotel Pagoda Lifestyle, gestito dalla Tourist Italia S.r.l. che, di fatto, ha bloccato l’attività ricettiva. La decisione è arrivata a seguito del sopralluogo tecnico effettuato il 23 settembre 2024, durante il quale sono emerse presunte irregolarità urbanistiche. In particolare, è stata riscontrata una discrepanza tra la documentazione depositata e la realtà dei luoghi: locali indicati come semplici depositi risultavano invece adibiti ad area relax e spa, completi di piscina e bagno turco.
Secondo il Comune, questa difformità ha compromesso la validità della SCIA, in quanto l’attività ricettiva veniva esercitata senza un certificato di agibilità conforme, requisito essenziale previsto dalla normativa per le strutture alberghiere. L’amministrazione ha inoltre ribadito che l’esercizio di attività commerciali deve rispettare pienamente le normative edilizie, urbanistiche e igienico-sanitarie.
BLOCCATO IL PASSAGGIO A QUATTRO STELLE
Alla base della revoca, inoltre, vi è anche la presunta violazione delle norme regionali sulla classificazione alberghiera. Il Comune sostiene che la richiesta di passaggio da tre a quattro stelle, avanzata dalla Tourist Italia, sia risultata irregolare a causa delle difformità riscontrate durante i controlli.
LE INDAGINI PENALI E IL DOCUMENTO “NEGATO”
Un punto di forte attrito, sollevato dinanzi al TAR, tra l’altro, è stato il mancato rilascio alla Tourist Italia del rapporto tecnico redatto dopo il sopralluogo, documento chiave per comprendere nel dettaglio le contestazioni. Il Comune ha giustificato il diniego affermando che il rapporto fosse coperto da segreto istruttorio, essendo parte di indagini penali in corso.
LE ORIGINI DELLA CONTROVERSIA: UNA VICENDA COMPLESSA TRA PERMESSI E CONDONI
L’Hotel Pagoda Lifestyle, situato in via delle Fornaci a Ischia, è gestito dalla Tourist Italia Srl dal 2014, in virtù di un contratto di affitto d’azienda stipulato con la Maris Immobiliare Srl. La struttura, frutto del recupero di antichi corpi di fabbrica risalenti anche agli anni ’30, ha attraversato un lungo iter edilizio, documentato attraverso concessioni, permessi di costruire e successive SCIA per interventi di ristrutturazione e ammodernamento. Tra i titoli principali spiccano la Concessione Edilizia in Sanatoria n. 45/92, il Permesso di Costruire in Sanatoria n. 86/2019 e diverse SCIA presentate tra il 2015 e il 2022 per opere di manutenzione straordinaria e adeguamenti interni.
IL SOPRALLUOGO E LA NOTA DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Il punto di rottura tra le parti si verifica il 23 settembre 2024, quando un sopralluogo congiunto tra il Comune di Ischia e l’Ufficio Circondariale Marittimo porta alla redazione di un rapporto tecnico. Gli esiti, contenuti nel documento prot. 52491 del 31 ottobre 2024, evidenziano significative difformità tra quanto dichiarato nella SCIA di agibilità e lo stato reale dell’immobile.
LA DIFESA DI TOURIST ITALIA: REGOLARITÀ E LEGITTIMO AFFIDAMENTO
A seguito della nota di preavviso di rigetto della SCIA, trasmessa il 20 dicembre 2023, la Tourist Italia Srl ha presentato, l’8 gennaio 2024, una relazione tecnica integrativa accompagnata da nuovi elaborati grafici e dal pagamento degli oneri urbanistici. La società ha sostenuto la piena regolarità dei lavori, evidenziando che tutte le opere rientrano nella categoria della manutenzione straordinaria, realizzate su corpi di fabbrica già legittimati da precedenti titoli edilizi e senza incrementi volumetrici. Inoltre, ha sottolineato come le modifiche rappresentative nei grafici derivassero da meri errori materiali, prontamente corretti di concerto con l’UTC comunale. In totale, la Tourist Italia Srl ha pagato € 259.923,46, dimostrando l’adempimento di ogni obbligo economico richiesto dal Comune, a riprova della legittimità delle opere eseguite e del rispetto delle procedure amministrative.
Nel ricorso al TAR – sulle cui ragioni, domani, pubblicheremo un ampio e dettagliato servizio -, gli avvocati della Tourist Italia contestano l’illegittimità del provvedimento comunale sotto molteplici profili. In primo luogo, denunciano la violazione del diritto di accesso agli atti, ritenendo infondata la motivazione legata al segreto investigativo, in quanto il rapporto tecnico risulta essenziale per l’esercizio del diritto di difesa.