Gaetano Di Meglio | Con l’imprenditore Paolo Di Maio abbiamo provato ad affrontare un argomento di attualità ma che riguarda anche il futuro. Parliamo soprattutto dell’incognita-Sant’Angelo e i lavori che devono essere eseguiti, ma soprattutto uno sguardo sulla prossima estate, partendo dalla stagione scorsa.
Di Maio è un imprenditore che ha avuto coraggio, che non si è fermato davanti alle paure e alle incognite del momento, ma ha rilanciato, puntando su Ischia triplicando l’impegno imprenditoriale con “La Conchiglia”, con “Lo Scoglio” e con “La Brezza”.
«Partendo dall’anno scorso, dobbiamo dire che quella del 2022 si è rivelata un’estate molto positiva sotto tutti i punti di vista, soprattutto perché abbiamo rivisto la clientela internazionale affacciarsi sul nostro territorio, apprezzando la nostra isola e tutto ciò che essa può offrire. È stata dunque un’estate ricca. Abbiamo puntato su una nuova prospettiva di turismo, puntando sempre su una clientela appunto internazionale, affascinata dalle nostre bellezze. Ora stiamo guardando al futuro, ma siamo sempre ottimisti perché nonostante ci siano stati problemi siamo un’isola compatta, un’isola che si rafforza, e uniti riusciremo ad affrontare queste difficoltà e a superarle, al punto che ci aspettiamo un’estate ancora più positiva rispetto a quella passata».
IL PORTO TURISTICO
Sant’Angelo continua in qualche modo a conservare il suo “brand”: il porto, ma molto è dovuto anche alla visione di voi imprenditori che cercate di mantenere l’asticella un po’ più alta in quanto a selezione e a qualità offerta e percepita.
«Tanto si è fatto e tanto si può fare di più: il porto da sempre è fonte di benessere per la popolazione e quindi per il commercio. Si può fare di più: dobbiamo aumentare soprattutto i servizi offerti perché la clientela diventa sempre più esigente e soprattutto essa guarda molto al posizionamento dell’isola rispetto a all’Italia, quindi rispetto alle altre mete turistiche. Dunque va offerto molto di più in termini di servizi anche nel porto di Sant’Angelo, il quale può aumentare sicuramente l’indotto, come anche le nostre attività commerciali possono migliorarsi.
Tutta l’isola può alzare l’asticella, non solo Sant’Angelo. Quest’ultimo può essere uno specchio per il resto dell’isola, perché come a Sant’Angelo si concentra una clientela di livello molto più alto, e quindi meno low cost, ciò può essere fatto anche per il resto dell’isola perché sappiamo che essa è bellissima in ogni sua parte. Ogni località isolana ha i suoi scorci, le sue particolarità, importanti per i turisti che apprezzano l’isola».
Lei con le sue attività racchiude un po’ “l’anima” di Sant’Angelo, anche perché esse rappresentano tre luoghi esclusivi. Questo quanto aiuta?
«Questo aiuta tanto, sicuramente, e tanto vogliamo fare, perché ci stiamo proponendo anche in un’ottica di servizi e delle attrattive diverse. Infatti l’estate scorsa abbiamo organizzato degli aperitivi in spiaggia, qualcosa un po’ più giovanile e qualcosa per un trend un po’ più maturo, quindi ci rivolgiamo a una clientela che può essere dal giovane alle persone più mature che hanno voglia di vivere l’estate in modo diverso. Abbiamo fatto molto anche per quanto riguarda gli eventi: stiamo organizzando matrimoni sulla spiaggia e tante altre attrattive che possono essere d’impulso per attirare nuova clientela».
Ovviamente da soli non si va da nessuna parte.
«C’è bisogno di un comparto turistico. Dobbiamo essere attori del turismo. Dobbiamo essere uniti perché soltanto così si può essere forti, aumentare il valore del brand, aumentare la soddisfazione del cliente, e quindi rendere vendibile la nostra isola e il suo fascino in tutto il mondo».