domenica, Gennaio 5, 2025

Paolo Rizzotto: «Le mie proposte per una giustizia più giusta»

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Un tema di grande attualità, quello della giustizia in Italia, soprattutto alla luce della Riforma Nordio. Nel nostro Paese il sistema giudiziario da sempre presenta criticità che toccano diversi aspetti e che le varie riforme non hanno sanato. Ebbene l’avv. Paolo Rizzotto, coordinatore per la regione Campania del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, da “addetto ai lavori”, ha valutato quali sono i correttivi che potrebbero essere apportati e ha elaborato le sue idee/proposte per una giustizia più “giusta”.

Nove proposte che toccano svariati aspetti: «Innalzamento del minimo della pena per l’omicidio, da 21 anni portarlo a 24 anni; l’imputabilità penale deve essere anticipata a 13 anni contro gli attuali 14; competenza del tribunale per i minorenni per i ragazzi di età non superiore a 16 anni (anziché 18 anni come è attualmente stabilito); ripristino della norma di abuso d’ufficio nella formulazione ante riforma Nordio; migliorare radicalmente le condizioni di vita dei detenuti; legalizzazione delle droghe leggere; aumentare da sei mesi a un anno il minimo della pena per lo spaccio nei casi di “lieve entità “(art. 73 5to co. Dpr 309/90); modifica dell’art. 273 cpp prevedendo l’aumento da 15 a 45 giorni del termine di durata minimo delle operazioni di intercettazioni; revoca definitiva della patente nelle ipotesi più gravi di omicidio stradale».

1 COMMENT

  1. La sezione di Ischia deve chiudere perchè il sistema è marcio. E’ inaccettabile che una causa con una prima udienza a gennaio 2024, viene rinviata ad un anno per subentro del nuovo giudice (gennaio 2025), e ai primi di dicembre lo stesso giudice la fa slittare ulteriormente a luglio 2025. Un anno e mezzo solo per la prima udienza di comparizione; oltretutto con motivazioni ripetute in entrambi i rinvii con il classico copia e incolla. E’ VERGOGNOSO. Questa è la giustizia italiana, o per meglio dire la giustizia sull’isola d’Ischia. I dipendenti pubblici dovrebbero essere pagati in base ai risultati e alle pratiche evase e non a stipendio mensile, così tutto funzionerebbe a dovere. Vorrei tanto sapere se il Tribunale di Napoli è al corrente di quello che accade nella sede distaccata di Ischia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos