Gianni Vuoso | Fra le numerose notizie che ti fan venire il latte nelle ginocchia, una buona c’è: alla fine di ottobre potremo fare ingresso nel nuovo Auditorium della Siena, quello del parcheggio Santaroni, completamente interrato, prefabbricato, ricco di ben quattrocento posti a sedere.
“Abbiamo superato una serie di ostacoli e di imprevisti- racconta l’avvocato in un nostro incontro telefonico- siamo riusciti a bloccare l’acqua che veniva su e finalmente entro la fine del mese, una prima opera sarà compiuta, sarà disponibile l’Auditorium…”
Una perplessità. Ma l’acqua che scorre sotto terra, da quel che abbiamo sentito, acqua termale a temperatura alta, intorno ai 70 gradi, seppure bloccata da un enorme tappo di cemento, un bel giorno troverà pure una via d’uscita o no?
“Ma quale acqua termale- risponde un po’ stizzito l’avvocato Santaroni- ma chi le mette in giro queste sciocchezze? Noi abbiamo trovato solo acqua marina e l’abbiamo bloccata con un’opera tecnica che, a quanto pare, è estremamente efficace visto che ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo, quello di realizzare l’Auditorium. Io davvero non capisco come ad Ischia si occupi il tempo a spararle grosse”
Questo di fine mese, è il primo appuntamento e il resto? Quando sarà disponibile il parcheggio?
“Per questo bisognerà attendere ancora un po’. Lei sa che gli imprevisti ci hanno fatto perdere del tempo, ma stiamo recuperando e credo che il prossimo importante appuntamento possa essere il mese di luglio del 2016. Solo allora potremo finalmente usufruire di un ampio parcheggio su due piani, ricoperto da piante, giardini, panchine, insomma da elementi di arredo urbano che certamente offriranno un’immagine decorosa dei luoghi”.
Quindi bisognerà ora intervenire per liberarsi dell’acqua marina che occupa tutta l’area dove sorgerà il parcheggio?
“Certo. I lavori procedono ora per la realizzazione dei due piani. Già del terreno è stato scaricato proprio nella zona confinante con la strada, poi si procederà fino alla ultimazione”
E la sabbia che era stata destinata al ripascimento del litorale della Mandra?
“Dovrà essere estratta e servirà al ripascimento delle nostre spiagge”
Ma l’idea corrente voleva che la sabbia fosse stata già estratta e messa deposito, allora?
“Senta, io non ce la faccio più con tutta questa fantasia ad Ischia. Davvero non capisco perché la gente pretenda di sapere e quando non sa, mette in giro un sacco di sciocchezze; davvero non comprendo perché un imprenditore, che spende somme così ingenti di denaro, non debba essere lasciato in pace a lavorare e sia tenuto a dare tante informazioni. La sabbia deve essere ancora estratta, non è stata conservata in nessun posto, servirà al ripascimento quando sarà possibile farlo nel rispetto dei tempi previsti dalla legge”.
Tutto chiaro. Appuntamento a fine mese con la prima inaugurazione.