La parte della relazione al Piano di Ricostruzione dell’Isola d’Ischia dedicata agli ambiti pubblici rilevanti si conclude con le altre aree strategiche individuate.
Ad iniziare dalle “Centralità pubbliche a mezza costa”: «Per la sua posizione, l’ambito costituisce la cerniera del rinnovato sistema di centralità pubbliche che si sviluppa a mezza costa sulle aree di ciglio proseguendo oltre la Piccola Sentinella e la Grande Sentinella. Esso raccorda in direzione est-ovest la nuova area naturalistica costituita dalla via dell’acqua e il versante collinare occidentale di mezza costa. In direzione nord-sud, l’ambito raccorda l’agglomerato storico di Bagni a monte con gli insediamenti costieri di più recente formazione. Le aree ricadenti nell’ambito individuano il sistema di spazi pubblici panoramici concatenati a “mezza costa” caratterizzati dalla presenza di manufatti già destinati ad attrezzature pubbliche che per la loro posizione “sul ciglio” fungono da presidio territoriale e riferimento percettivo: la scuola del Paradisiello, il Museo Civico, il Polo scolastico costituito da due vicini plessi. È incluso nell’ambito a valle il plesso scolastico San Severino.
Il PdRi persegue l’obiettivo del rafforzamento del carattere di cerniera territoriale e della valorizzazione dei caratteri insediativi e geomorfologici delle aree coinvolte mediante: la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale attrezzato in grado di connettere gli spazi pubblici ed agevolarne la fruibilità; l’ideazione di un sistema corollario di risalite per la connessione degli spazi e delle attrezzature pubbliche di mezza costa con la città bassa; la ricostituzione di un sistema di attrezzature urbane e territoriali da insediare negli edifici pubblici esistenti che riguardano il settore della formazione, della divulgazione culturale».
PARADISIELLO E PLESSI SCOLASTICI
«In particolare, nei 4 sub ambiti individuati sono previsti interventi di:
SP-5.1 – Paradisiello: valorizzazione, sistemazione e messa in sicurezza della parte alta del Viale Paradisiello anche mediante la realizzazione di un percorso di risalita meccanizzato per il superamento del salto di quota; valorizzazione del belvedere prospiciente l’edificio scolastico del Paradisiello e degli spazi risultanti dalle demolizioni previste anche mediante la rimodulazione delle quote di calpestio per garantire la migliore connessione con la rinnovata risalita; individuazione di una percorrenza ciclopedonale e di servizio in quota tra la via Iasolino e la via Principessa Margherita, per migliorare la connessione tra gli edifici pubblici esistenti;
SP-5.2 – San Severino: valorizzazione delle aree pubbliche in corrispondenza del plesso scolastico San Severino per la realizzazione di una “piazza bassa” in corrispondenza del piede del percorso di risalita da intendersi come nuovo spazio rappresentativo per i rioni baraccati San Severino e Umberto I;
SP-5.3 – Museo Civico: valorizzazione della terrazza-belvedere prospiciente il Museo Civico, anche mediante la rimodulazione delle quote di calpestio esistenti; messa in sicurezza del costone sottostante e valorizzazione della connessione con la risalita del Paradisiello e creazione di un camminamento e percorso di servizio da connettersi con la rampa via dottor Mennella che collega piazza Marina e via Principessa Margherita;
SP-5.4 – Plessi scolastici: riconfigurazione degli spazi aperti e delle attrezzature sportive per consentirne la fruibilità in autonomia dalle attività didattiche; valorizzazione del sistema di accessibilità esistente ai plessi del Polo Scolastico anche mediante la riconfigurazione tipo-morfologica di porzioni dei plessi per la realizzazione di accesso alla percorrenza pubblica di cammini e percorsi di servizio da realizzarsi sul versante collinare tra la Piccola e la Grande Sentinella».
L’OSSERVATORIO GEOFISICO
L’ambito SP-6 «individua le aree ove è insediato l’Osservatorio Geofisico di Casamicciola, istituito sul promontorio della Grande Sentinella nel 1885 a seguito del terremoto del 1883.
La struttura rappresenta un presidio pubblico di alto valore simbolico che per posizione e destinazione d’uso domina la “costellazione” di attrezzature di mezza costa individuate dall’SP5, essendo a queste collegate dalle nuove percorrenze pubbliche previste nel PdRi. Ad occidente il complesso d’Osservatorio sovrasta il vallone connotato dalla presenza delle rinomate terme La Rita.
Attualmente il complesso dell’Osservatorio risulta compresso tra l’insediamento del rione “baraccato” Regina Margherita, privo per altro di spazi pubblici dignitosi, ed un agglomerato privato a destinazione alberghiera che occupa il fronte del promontorio rivolto al mare, limitando la panoramicità all’attrezzatura pubblica.
Il PdRi persegue l’obiettivo della valorizzazione dei caratteri insediativi e morfologici dell’osservatorio mediante: l’implementazione del grado di attrattività della struttura di ricerca, quale riferimento internazionale in ambito sismico e vulcanologico; la valorizza- zione del promontorio quale nodo di confluenza di nuove e antiche percorrenze di camminamento e di servizio che consentano la fruibilità e la tutela del patrimonio naturalistico del costone secondo la duplice direttrice est-ovest e nord-sud, fino al mare; la razionalizzazione del sistema di accessibilità e di connessione con gli altri ambiti di trasformazione strategica individuati; la costruzione di relazioni dirette con il Rione Regina Margherita e la riconfigurazione degli spazi aperti come piazza pubblica; il recupero dei caratteri di panoramicità del sito.
Sono previsti interventi di: valorizzazione delle spazialità del complesso dell’Osservatorio geofisico: razionalizzazione delle aree libere da destinare a “Piazza Pubblica” con l’obiettivo di incrementare la dotazione di spazi pubblici del rione Regina Margherita; Individuazione di eventuali volumi non originari da demolire e ricostruire su altro sedime al fine di garantire una migliore fruibilità ai visitatori e ottemperare alle esigenze contemporanee di carattere distributivo; realizzazione di un nuovo sistema di accessibilità al sistema delle coperture e delle terrazze naturali, autonomo rispetto alla funzionalità interna degli edifici; modulazione delle quote di calpestio delle parti scoperte al fine di recuperare la visione panoramica del sito sui diversi versanti; realizzazione di una nuova percorrenza pubblica di accesso, eventualmente meccanizzata, alla strada che corre al piede del promontorio sul lato orientale e alle piste di servizio da realizzarsi sul versante collinare; valorizzazione del sistema di accessibilità esistente anche al fine di consentire la più diretta connessione tra il Rione Regina Margherita e gli spazi dell’Osservatorio».
LA RITA
L’ambito SP-7 «interessa una porzione di territorio comunemente denominata “cava la Rita”, profondamente radicata nell’immaginario collettivo per via della sorgente d’acqua termale e dei fanghi, utilizzati a scopi terapeutici sin dai tempi più antichi da viaggiatori e abitanti dell’isola. Nonostante l’aspra morfologia dei luoghi, caratterizzata da alte pareti di tufo alte fino a 20 metri, l’alveo naturale è costellato da costruzioni rese inagibili dal terremoto del 2017 tra le quali spicca l’ex stabilimento termale, punto di riferimento del primo turismo di massa e testimonianza storico-archeologica.
Nel presente ambito, il PdRi persegue il duplice obiettivo della messa in sicurezza dei luoghi e della ricostruzione dei valori storico-testimoniali degli spazi aperti e dell’ex complesso termale La Rita attraverso: la razionalizzazione del sistema di accessibilità all’alveo; il recupero ad uso pubblico degli spazi risultanti dalle demolizioni; la rimessa in esercizio dell’attività termale».
L’EX STABILIMENTO TERMALE
«In particolare, nei 2 sub ambiti individuati sono previsti interventi di: SP-7.1 – Ex Terme La Rita: Valorizzazione e messa in sicurezza delle rampe di accesso al complesso in continuità con via Aloisio attraverso il coinvolgimento degli spazi derivanti dalle demolizioni da destinare a spazi per lo stare / luoghi sicuri; restituzione all’uso pubblico dell’ex stabilimento La Rita attraverso la valorizzazione degli spazi ipogei, la realizzazione dei servizi minimi funzionali all’attività termale; valorizzazione degli spazi aperti a valle del complesso anche attraverso la modifica dei livelli di calpestio e la realizzazione di cammini e percorsi di servizio sui bordi per con- sentire la fruibilità in sicurezza dei luoghi in continuità con le percorrenze sul versante e la funzione termale secondo la tradizione isolana paesaggistica dei parchi terapeutici.
SP-7.2 – Nuovo accesso belvedere su via Lacco-Fango. Realizzazione di una piazza belvedere funzionale alla costruzione di una rinnovata visione percettiva dell’alveo La Rita e all’innesto della nuova accessibilità di servizio di collegamento tra il vallone e la zona occidentale servita dalla via provinciale Lacco Fango».
IL PROMONTORIO A MARE
L’ambito SP-8 «individua il promontorio prospiciente la strada litoranea in prossimità del confine amministrativo tra i comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Riferimento nell’iconografia storica del versante settentrionale dell’isola d’Ischia, il promontorio risulta oggi reciso dalla carrabile via Cava che ne isola la sua appendice occidentale. La parte sud-orientale dell’ambito è delimitata da via Fundera che dà accesso ad un sistema di attrezzature pubbliche di rilievo quali una piccola chiesa, l’Ospedale Rizzoli, una scuola media, una Palestra Comunale, la centrale Enel. Tali attrezzature fanno da corona alla parte più pronunciata dell’altura, a cui rivolgono il retro: un monumentale pianoro panoramico a picco sulla via litoranea e sul mare.
Il PdRi persegue l’obiettivo di creare un nuovo rappresentativo spazio pubblico giardinato sul mare direttamente accessibile dalla via litoranea mediante la valorizzazione paesaggistica del promontorio e la realizzazione di sistemi di risalita che consentano la fruibilità della terrazza alta da intendersi quale spazio pubblico all’aperto integrativo delle attrezza- ture pubbliche già esistenti.
Interventi previsti: Realizzazione di un sistema di risalita per la fruibilità della parte alta del promontorio e collegamento aereo con l’area ricadente oltre via Cava; Individuazione e sistemazione delle aree fruibili per la realizzazione di una terrazza/giardino belvedere nella parte alta del promontorio con attrezzature per il tempo libero; Sistemazione dell’area ricadente oltre via Cava per la realizzazione di un parco pubblico a terrazze che ricostruisca visivamente l’unitarietà del promontorio; Messa in sicurezza delle pendici mediante opere di ingegneria naturalistica da integrare con le sistemazioni degli spazi fruibili e con i nuovi percorsi di risalita; Interventi di trasformazione delle aree libere di pertinenza delle attrezzature pubbliche esistenti al fine di costruire o rafforzare le connessioni funzionali con le nuove aree attrezzate».
IL CAPITELLO
L’ambito SP-9 «individua la porzione di lungomare che funge da accesso al centro storico di Lacco Ameno e comprende l’area interessata dall’incrocio tra la via Litoranea, la via Circonvallazione, la via Roma. Densa di attrezzature ad uso pubblico quali il parcheggio, il porticciolo turistico, una piazza parco, l’area nel suo complesso appare disordinata e priva di quei caratteri di rappresentatività che la sua posizione richiede.
Il PdRi persegue l’obiettivo della valorizzazione paesaggistica delle aree gravitanti sul Largo del Capitello di Lacco Ameno mediante la razionalizzazione del sistema viario, la valorizzazione della concatenazione delle aree scoperte e delle loro relazioni con il Rione De Pretis e la via Roma. Recupero di spazi da destinare all’uso pubblico e alla pedonalizzazione e riconfigurazione dello scenario visuale percepibile dalla strada litoranea.
Interventi previsti: Riconfigurazione dell’incrocio viario per la creazione di una nuova piazza pubblica prospiciente il rione De Pretis anche mediante la modificazione dei tracciati stradali; Valorizzazione delle aree prospicienti il porticciolo turistico in relazione alla nuova Piazza pubblica; Riorganizzazione del parcheggio del porto mediante opere di modellazione del suolo e rinaturalizzazioni che prevedano l’incremento delle superfici permeabili e la rimodulazione dei rapporti altimetrici e visuali tra la strada litoranea e la quota dell’attuale parcheggio».