giovedì, Dicembre 19, 2024

Peppe Mattera: 300 volte in gialloblù! “In carriera mi sono divertito tanto, sarà un girone di ritorno diverso”

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Peppe Mattera 300 presenze in maglia gialloblù, un record che inorgoglisce la società, i tifosi e immagino soprattutto te
“Sono estremamente lieto e orgoglioso di questo risultato raggiunto con la maglia della Ischia. Si tratta di una maglia storica, rappresentativa del mio luogo di nascita, e per questo motivo provo un grande senso di soddisfazione”.

La gioia più bella con la maglia gialloblù.
“La vittoria del campionato in serie D, dodici anni fa. Un grandissimo ricordo, un momento emozionante perché il riportare l’Ischia in serie C è stata una grande emozione”

Sei uno dei pochi calciatori ischitani che ha fatto e che ancora fa carriera tra i professionisti partendo da una piccola isola, ti sei trovato a confronto con grandi realtà. Quanto ti è costato?
“Sicuramente tanto perché bisogna fare comunque tanti sacrifici per arrivare a determinati livelli. Allo stesso tempo, però, sono stato gratificato dai risultati che comunque ho ottenuto sui campi con altre squadre. Tutto sommato posso dire che mi sono divertito tanto”

Hai iniziato a diciott’anni, oggi, ovviamente sei un uomo completamente diverso, un uomo maturo con responsabilità importanti da portare avanti. Da ragazzini si sogna di diventare giocatori quando poi questo sogno diventa realtà si è adulti e il sogno diventa professione. Come si coniugano le due cose?
“Quando ero ragazzo mi allenavo, giocavo e non pensavo a diventare chissà quale calciatore. Poi man mano negli anni ho avuto la fortuna, comunque, di uscire fuori dall’isola e di entrare in alcune realtà completamente diverse dal non professionismo ed è partita, diciamo, la mia carriera da calciatore e posso dire che se ti impegni, ti puoi togliere grandi soddisfazioni”

Ormai gli anni sono tanti e ti trovi a fare i conti la regola degli under e in qualche modo, pure a chi ha fatto tanti sacrifici, si può trovare una domenica con qualsiasi allenatore che deve fare i conti con la carta d’identità e molto spesso potrebbe capitare che qualcuno scelga un under anche al tuo posto. Al di là della regola degli under, come ci si trova a giocare con ragazzi che magari tu vedi affetto ma che, al tempo stesso, sono ancora inesperti…
“Per me è come se fossero dei miei figli se guardiamo l’età. Allenandoti con loro ti possono dare quella voglia in più di allenarti, quella voglia in impegnarti. Certo, puoi dare i consigli giusti ma tutto sommato sinceramente mi trovo molto bene sotto questo aspetto con i giovani”

Quest’anno l’Ischia Calcio è partita con un piede e poi si è trovata in un primo momento con diverse difficoltà. Avete tirato i remi in barca e mi sembra che adesso si stia vivendo una nuova fase. Come l’ha vissuta la prima fase?
“All’inizio non è stato semplice. Siamo andati male sotto l’aspetto dei risultati ma riguarda all’aspetto delle prestazioni ci sono state sempre. Forse una piccola differenza rispetto ad un mese fa, se posso dire, è che alla prima occasione ci facevano gol e ci girava sempre tutto contro, poi siamo cambiati a livello di gioco. Oggi siamo una squadra che non prendiamo come prima i contropiedi e di questo va dato atto al mister di come affronta le nostre avversarie. Questo girone, secondo me, è diverso rispetto a tutti gli altri. Ci sono squadre organizzate, che sanno quello che devono fare del campo, quindi bravo mister”

Quando si parla di Peppe Mattera, le aspettative sono sempre alte e da questo, è ovvio, che, se un errore viene commesso da qualche altro giocatore viene giustificato, se l’errore lo fai tu, la prima esclamazione è: “Peppe, ma come è possibile”
“Forse la gente mi riconosce l’esperienza da calciatore esperto e spera che non sbaglia mai, tuttavia, nel calcio sbagliano tutti. Nel calcio, alla fine, solo chi non gioca non sbaglia. Il calcio è così…”.

Questa anche l’occasione per correggere una notizia circa un potenziale saluto, abbiamo smentito e fatto chiarezza. Quest’anno resti a Ischia
“Se avessi avuto qualche problema che mi imponeva di andare via, sarei stato il primo a dirlo”

Quali sono le aspettative di questo campionato?
“Nell’ultimo mese se guardiamo i risultati stiamo facendo benissimo, però noi dobbiamo, come dice il mister, preparare ogni partita allo stesso modo e cercare di provare a vincere. Poi il campo è il giudice supremo…”

Domenica c’è il Casarano e sei l’ex della gara. Con la speranza che sia l’ultima partita sul campo di Forio e che si possa tornare al Mazzella, cosa significa affrontare il Casarano a Forio. Quanto manca il Mazzella?
“Affrontiamo una squadra che è partita per vincere il campionato. Ha una rosa di giocatori molto forte e conosco molti di loro con cui giocavo l’anno scorso. Affronteremo una squadra super organizzata e sono convinto, però, che in questo momento è meglio affrontare il Casarano al Calise che al Mazzella. Il Casarano, ripeto, è squadra con grandi giocatori, di grande tecnica e veloci. Sicuramente il Mazzella ci manca e manca ai tifosi. Una cosa è giocare con 2000 tifosi e un’altra cosa è giocarne con 200”

Allenarsi al Rispoli, immagino sia fatto un bel test. Certe volte le difficoltà costringono a dare quel quid in più
“Io non dico il campo, forse più spostarsi avanti e indietro e trasportare le attrezzature è sempre pesante. Quando torneremo qua, ritroveremo serenità negli allenamenti e il Mazzella ci darà quel pizzico in più per fare meglio di quello che abbiamo fatto nel girone di andata”.

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