giovedì, Febbraio 6, 2025

Pericolo amianto a Fondobosso, interviene il Comune di Ischia

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Il rischio amianto si insinua, silenzioso ma minaccioso, negli edifici della nostra isola. Nessuna psicosi, ma occhi apertì sì. Ed è proprio per questo che – in riferimento alle analisi condotte sulla controsoffittatura del plesso Giovanni Paolo II di Fondobosso da una cittadina e acquisita dal Comune con protocollo 3672 del 9 febbraio e dalle quali si evincerebbero tracce di amianto nei campioni oggetto di analisi – l’amministrazione ha comunicato di avere avviato attività finalizzate alla verifica della effettiva presenza della sostanza e che, qualora fosse accertata, adotterà tutte le misure necessarie, così come previsto dalla legge, per tutelare i fruitori del plesso.
Insomma, prima uno studio della situazione – ancorché tardivo – e poi un intervento, laddove necessario. La gestione dell’amianto è regolamentata dal D.M del 4/9/96. Ed è il caso di sottolineare che nel paragrafo 2 sulla “Valutazione del rischio”, il testo recita: «La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto». Al punto 2° si aggiunge che, in caso di materiali integri e non suscettibili di danneggiamento, «non è necessario un intervento di bonifica. Occorre, invece, un controllo periodico delle condizioni dei materiali e il rispetto di idonee procedure per le operazioni di manutenzione e pulizia dello stabile, al fine di assicurare che le attività quotidiane dell’edificio siano condotte in modo da minimizzare il rilascio di fibre di amianto»
Al punto 4, infine, si indicano le procedure da adottare nel caso in cui sia riscontrata la presenza di amianto. Nello specifico: 1) designare una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto;
2) tenere un’idonea documentazione da cui risulti l’ubicazione dei materiali contenenti amianto. Sulle installazioni soggette a frequenti interventi manutentivi (ad es. caldaia e tubazioni) dovranno essere poste avvertenze allo scopo di evitare che l’amianto venga inavvertitamente disturbato;
3) garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante le attività di pulizia, gli interventi manutentivi e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo dei materiali di amianto. A tal fine dovrà essere predisposta una specifica procedura di autorizzazione per le attività di manutenzione e di tutti gli interventi effettuati dovrà essere tenuta una documentazione verificabile;
4) fornire una corretta informazione agli occupanti dell’edificio sulla presenza di amianto nello stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare;
5) nel caso siano in opera materiali friabili provvedere a far ispezionare l’edificio almeno una volta all’anno, da personale in grado di valutare le condizioni dei materiali, redigendo un dettagliato rapporto corredato di documentazione fotografica. Copia del rapporto dovrà essere trasmessa alla USL competente la quale può prescrivere di effettuare un monitoraggio ambientale periodico delle fibre aerodisperse all’interno dell’edificio.
«Nel rimarcare l’attenzione massima sulla problematica – si legge in una nota diramata ieri dal Comune di Ischia – e nell’assicurare un attento monitoraggio al fine di garantire il diritto allo studio e tutelare la salute di quanti usufruiscono del plesso, si precisa che, a prescindere dalle risultanze che emergeranno dalle attività della verifica, a conclusione dell’anno scolastico l’Amministrazione provvederà, in ogni caso, a rimuovere in via definitiva tutte le componenti in oggetto».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos