lunedì, Settembre 16, 2024

Piano di Ricostruzione di Ischia, i sindaci dicono “no”

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Oggi conferenza di pianificazione verità. Il Cratere unito chiede la revisione degli atti

Ida Trofa|È attesa per oggi, mercoledì 9 novembre, la riunione preparatoria alla terza seduta della Conferenza di Servizi pianificazione prevista dall’art. 2 comma 2 della Ordinanza n. 17 del 31 maggio 2022 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione. Il summit verità presso la Sala Giunta della Regione Campania. I sindaci uniti diranno “no” al Piano Regionale, chiedendo una immediata revisione degli atti prodotti. Con una nota congiunta del Cratere sismico sono state, infatti, presentate, già nella giornata di ieri, le proprie osservazioni richieste al PdRi di cui si era è reso atto nella seduta del 2 novembre.

La Conferenza è presieduta dall’Assessore Bruno Discepolo della Regione Campania, con la partecipazione del Commissario straordinario, del rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, oltre che, come detto, dei sindaci dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, della Città Metropolitana di Napoli, del Dipartimento della Protezione Civile. Un passaggio delicatissimo, in prossimità della adozione, nell’ottica di predisposizione e condivisone dei contenuti di un Piano che andrà a condizionare le dinamiche sociali, presenti e future delle comunità isolane. I comuni hanno potuto lavorare sulle Norme tecniche di Attuazione del Piano e così presentare i suggerimenti e le integrazioni prima della formale adozione. Un lavoro che li ha condotti a fare fronte comune, davanti al disastro regionale che, attraverso le nostre pagine, vi stiamo raccontando da giorni.

Le istituzioni locali, da quanto ci è dato apprendere, hanno condiviso la necessità di rispedire al mittente le previsioni di Palazzo Santa Lucia, ritenute irricevibili, così come collazionato. La classica dimostrazione di come in Regione Campania, mal suggeriti, da alcuni personaggetti (per dirla alla Vincenzo De Luca) locali, hanno imbastito una schifezza di Piano che va assolutamente riscritto, garantendo pari diritti e certezze ai territori coinvolti. E, visto che il piano andrà anche “ricolorato” per ridefinire le cosiddette Articolazioni in Zona, le delocalizzazioni e quant’altri, visto che a qualcuno piace colorare ci permettiamo di suggerire agli imbianchini regionali di cambiare pantone. Di farlo, magari, puntando su un verdivo Forio de Janeiro, un giallo Lacco Ameno, un azzurro Casamicciola o un grigio Audi.

La procedura che oggi tornerà sul tavolo della discussione, lo ricordiamo, prevede che una volta completata l’elaborazione del Piano di Ricostruzione da parte della Regione Campania, questo venga adottato dalla Giunta Regionale e trasmesso ai componenti della Conferenza di Servizi. Dopo l’adozione i Comuni avviano la fase di partecipazione dei cittadini anche per raccogliere formali osservazioni al Piano che successivamente vengono inviate, insieme alle determinazioni motivate, alla Conferenza di Pianificazione che esprime il parere finale.

Il Presidente della Giunta regionale, ricevuto il parere, approva il Piano con proprio decreto. Insomma, dovrà passarne di toner nelle cartucce dei plotter della Regione Campania. L’auspico e che siano intrisi di lealtà amministrativa e soprattutto correttezza istituzionale, scevre da ogni speculazione.

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1 COMMENT

  1. Se Vincenzo de Luca è 4 strascinafacenti, avessero governato il Giappone, l avrebbero delocalizzato interamente?
    Questo solo per dire che l italia, nonché il resto del mondo sono sismici. La differenza è data dalla risposta delle strutture alle sollecitazioni, di conseguenza, lo stato, la Regione Campania, ed i comuni in questione, devono prenderne atto e non solo riaarcire i danni, ma devono imporre e agevolare al massimo per l adeguamento degli edifici alle attuali norme per le costruzioni in zona sismica. Ma poi delocalizzare per ricostruire dove? Sulle palafitte in mare? Ma questi idioti si rendono conto di ciò che scrivono in questi piani?

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