Un incontro affascinante a Piano Liguori. Nel verde della vegitazione spunta una mantide religiosa, non comunissima sulla nostra isola.
Il nome del genere deriva dal greco “Mantis”, cioè profeta, indovino, e fa riferimento alla postura delle zampe anteriori che ricorda un atteggiamento di preghiera. L’insetto, immortalato da Livio D’Ambra, è certo preceduto dalla fama legata a un particolare del suo comportamento, il cosiddetto cannibalismo post-nuziale: la femmina, dopo essersi accoppiata, o anche durante l’atto, divora il maschio partendo dalla testa mentre gli organi genitali proseguono nell’accoppiamento. Questo comportamento è dovuto al bisogno di proteine, necessarie ad una rapida produzione di uova.
ieri mattina ne ho fotografata una nel giardino di casa mia, a Fiaiano. Non sarà un’invasione?