Va in scena l’ennesima votazione “imbarazzante” del consiglio comunale di Lacco Ameno. Un falso materiale evidente allo scopo di approvare la delibera sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Atto propedeutico sopratutto per il via Al Project Finacing in Favore di Giuseppe Perrella. Si è svolto cosi,con gli stessi consiglieri di maggioranza attoniti ed ammutoliti, il Civico consesso in seduta straordinaria in prima convocazione a partire dalle ore 14,30 presso la sala consiliare comunale. Pochi minuti, dieci o forse meno. Tanto è bastata alla opposizione per rilevare una serie di incongruenze e marchiani strafalcioni sulla redazione dell’atto approvato dalla sola maggioranza (quasi timorosi nell’alzare la mano).Un consiglio basito dinanzi alle giuste osservazioni sollevate dalla minoranza di Carmine Monti,portata al voto per inerzia dal sindaco Giacomo Pascale.
E’ bastata una domanda, l’indicazione di alcune cifre mal riportate sulle schede del Piano per far calare il gelo in sala. In buona sostanza i lavori fognari di fatto ancora in corso vengono indicati conclusi, come si era previsto in origine, al 31 dicembre 2015 riportando investimenti e spese pari a zero nel 2016.Cosa che di fatto non è rilevabile con il dato concreto : i lavori proseguono ancora!
Questo porterà, a rigor di logica, problemi e questioni future anche nell’approvazione del rendiconto 2016 quando di certo per le fogne l’importo non sarà pari a zero. Si procede di “errore” in “errore”. Un “errore” che fa gioco…
Sul Porto, il PF è stato aggiunto al Piano Triennale forti del solo voto in Giunta processato dal governo Pascale a dicembre. Di fatto non basterebbe l’inserimento sict et sempliciter nel piano opere pubbliche quanto l’attivazione di uno specifico iter nel merito con il necessario passaggio in consiglio comunale.
Ancora una volta il sindaco Giacomo Pascale ha tirato dritto per la sua strada, liquidando come poco pertinenti i rilievi effettuati nel merito dall’ex sindaco Monti, difendendo a testa bassa le procedure adottate ritenendo il voto una mera ratifica di una precedente delibera di Giunta . Al contrario il Consigliere Michele De Siano aveva suggerito di interpellare l’Ufficio Tecnico estensore dell’atto sotto la direzione del’Ingegner Gaetano Grasso.
Per Monti & co è invece chiaro dagli atti che non c’è ratifica ma l’adozione di nuovi progetti e la necessità di aggiornare le cifre ed attualizzare le date delle opere previste.
La maggioranza di fatto ha i numeri e va avanti, ” falsi” o meno.
In discussione un solo punto ovvero il “Decreto Legislativo n. 163/2006 art. 128 – D.M. 09/06/2005 n. 1021/IV art. 1 sullo Schema di Piano Triennale ed Elenco Annuale delle 00.PP. 2014/2016 a cui i consiglieri hanno dato, comunque, la propria Approvazione.
L’atto approvato non è altro che il copia incolla di una delibera precedentemente adottata nel 2014 dal governo Monti, stilata, però, senza tenere minimamente conto del passare del tempo e l’attualizzazione delle date. Su tutti i lavori di adeguamento fognari ed ovviamente l’inserimento da parte dell’amministrazione Pascale del Progetto da finanziare sul porto di Lacco Ameno che sta tanto cuore agli amministratori locali.
Assente Antonio Monti e Giovanni De Siano.
Un solo punto,dunque, ma particolarmente importante,come la seduta. Innanzitutto perché l’approvazione del Piano viene richiesta negli adempimenti previsti dal Ministero dell’Interno che vigila sui conti e l’amministrazione lacchese e poi con il chiaro scopo di inserire il progetto più sostanzioso dopo le fogne alla ICI srl dell’onorevole di Forza Italia Patriciello: di porto turistico ed il suo Project Financing a Giuseppe Perrella. Tra i soggetti più attivi nel procacciare le tessere di Forza Italia per il senatore Domenico De Siano.
La sola procedura votata in Giunta sul porto lacchese dovrebbe, invece, passare da sola all’approvazione in consiglio. Ma di fatto non passerà mai,continuando di questo passo, avendo sfruttato l’inserimento diretto nel piano triennale delle opere pubbliche per evitare ulteriori grane e ritardi (evidentemente).
Il piano sugli ormeggi lacchesi procede, cosi, a gonfie vele, mentre il Ministero e il Funzionario Verde,di rimbalzo, avranno la loro risposta sul Piano Opere Pubbliche, sul tema caldo del Possibile scioglimento del Consiglio Comunale ancora al vaglio dei burocrati romani.