lunedì, Marzo 3, 2025

“Piazza pulita” a Casamicciola, via strutture abusive e fatiscenti!

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L’ing. Grasso ha affidato due interventi di rimozione. Al Corso Luigi Manzi una società titolare di concessione demaniale marittima ha realizzato opere senza titolo e non ha ottemperato all’ordinanza. Ora scatta la “demolizione” in danno. A Via Principessa Margherita invece deve essere eliminato un chiosco abbandonato

Non solo i dehors in Piazza Marina. A Casamicciola fioccano le rimozioni di strutture abusive o abbandonate anche in altre zone del paese. Il responsabile dell’Area VII – Manutentiva – Patrimonio ing. Gaetano Grasso ha affidato due interventi di rimozione, di cui uno in danno. In questo caso si tratta di opere realizzate abusivamente presso lo specchio d’acqua al Corso Luigi Manzi con ripristino dello stato dei luoghi.

Già a settembre scorso era stato accertato che il titolare della società “Eurocharter”, che svolge attività di noleggio di natanti nell’area assegnata con concessione demaniale marittima, aveva realizzato in assenza di titolo abilitativo una serie di opere: «una piccola pensilina di protezione in plexiglass ancorata con dei supporti metallici allo sbalzo in c.a. del soprastante marciapiede, per un fronte di mt 24,20 ed una profondità di mt 0,60; pedana in legno su scogliera di circa mq 200,00 a fronte di mq 158,00 previsti nella originaria concessione; cabina adibita parte ad ufficio e parte a cucina per una superficie lorda totale di mq 9,18 a fronte di circa mq 5,00 assentiti; area chiusa con pannelli in legno e tende, adibita a deposito boe, occupante una superficie di circa mq 26,80 con piccolo wc di circa mq 2,60; specchio acqueo, originariamente dato in concessione, occupato da corpi morti per allaccio catenarie e gavitelli».

Era così scattata l’ordinanza che intimava di rimuovere ad horas tutte le opere abusive, «preavvertendo che decorsi inutilmente il tempo di 72 ore, dalla comunicazione dell’avvenuto dissequestro delle opere abusive che sarà richiesto dallo scrivente ufficio tecnico, senza aver adempiuto, si provvederà in danno».

A dicembre altra relazione tecnica accertava una ottemperanza solo parziale: «la rimozione della pensilina di protezione in plexiglass di mt. 24,20 per una profondità di m. 0,60; la rimozione di mq. 158,00 a fronte dei 200,00 di pedane in legno su scogliera, in quanto la restante parte è utilizzata come base di appoggio dei pontili galleggianti. Non risultano rimossi gli appoggi in muratura su cui posava la pedana in legno. Tali opere sono di notevole pericolo in quanto dagli stessi fuoriescono puntali di ferro ai quali veniva assicurata l’ossatura della pedana. La rimozione della cabina adibita parte ad ufficio e parte a cucina per una superficie lorda totale di mq. 9,18; la rimozione dei pannelli in legno e tende che delimitavano un’area chiusa di superficie di circa mq. 26,80 ed un piccolo wc. di circa mq. 2,60. Non risulta rimosso il serbatoio in materiale plastico per la raccolta delle acque nere: per quanto riguarda i corpi morti e catenarie nel fondale, risultava impossibile verificarne la rimozione».

Dunque si constatava l’inottemperanza e ora il Comune si è attivato per la rimozione dei pontili galleggianti e di tutto quanto ancora in loco. Il costo dei lavori è stato stimato in 35.000 euro oltre Iva. Il rup Grasso ha quindi proceduto con affidamento diretto mediante la piattaforma telematica Asmecomm – TuttoGare alla ditta “Ischiasfalto Snc di Romano & Giugliano” con sede a Barano, per l’importo di 33.320 euro. La spesa complessiva di 41.870,40 euro, trattandosi di intervento in danno, verrà successivamente recuperata nei confronti della “Eurocharter”.

Direttore esecutivo del contratto è l’ing. Grasso, mentre direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione è l’ing. Emanuela Lucia Taliercio, tecnico dell’Utc.

PERICOLOSO DEGRADO

Discorso un po’ diverso per un chiosco in Via Principessa Margherita, con annessa tettoia in ferro e muretti di delimitazione posti nella zona tra la Via P. Margherita e la Via dott. Mennella. Grasso rileva che «tali strutture versano in una situazione di degrado e abbandono tali da costituire pericolo per la pubblica e privata incolumità» e vanno dunque urgentemente rimosse.

Il Comune interverrà direttamente in quanto al momento a quanto pare non ne ha accertato la titolarità e il costo ricadrà dunque sulle casse dell’Ente.

Sempre con affidamento diretto su piattaforma telematica il responsabile dell’Area Tecnica ha dato il via alla rimozione e affidato i lavori di rimozione all’impresa casamicciolese “Be.Pa. Costruzioni di Zabatta Benedetto” per 8.057,73 euro. Direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione è l’arch. Francesco Distinto, anche lui tecnico dell’Utc.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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