martedì, Gennaio 21, 2025

Picchia la moglie e colpisce il figlio con tanti pugni in testa: arrestato 50enne a Lacco Ameno

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“Portate via papà, picchia sempre mia mamma. Aiutatemi!” sono queste le parole di un coraggioso bambino riferite ai Carabinieri della Stazione di Casamicciola Terme. La storia di violenza in una famiglia dello Sri Lanka a Lacco Ameno. Provvidenziale l'intervento dei Vigili Urbani di Lacco Ameno

Sabato di violenza a Lacco Ameno. Manca poco alle 21 quando un 50enne, originario dello Sri Lanka, torna a casa ubriaco e ripete la solita aggressione ai danni della moglie trasformando la propria abitazione in un’inferno. La solita storia che, questa volta, però, ha un finale diverso: questo ragazzino di 12 anni vedrà, per l’ultima volta, la mamma piangere dopo gli innumerevoli gli episodi dove ha visto il papà picchiare denigrare la mamma.

IL FATTO. Dall’ingresso si sente il rumore delle chiavi che aprono la porta e, questa volta, la quarantaseienne è pronta a difendere sé stessa e suo figlio. È armata di smartphone e attende l’aggressione per filmare tutto. Dopo poco dal rientro in casa, va in scena il solito copione: lui inizia ad urlare, a distruggere casa e minaccia moglie e figlio di bruciare le richieste dei permessi di soggiorno. Li trova e la moglie – tra schiaffi e pugni – riesce a riprendersi quei fogli così importanti.

Sotto i colpi dell’uomo, la donna passa i documenti al figlio che, però, diventa l’oggetto della violenza del padre. L’uomo se ne accorge, afferra i bimbo, lo strattona fino a strappargli il pigiama e inizia a colpire il bambino con pugni in testa e al collo fino a quando la mamma non riesce a frapporsi ricevendo, tra gli altri colpi, un forte calcio all’addome.

LA FINE DELL’INCUBO. Liberato dai colpi del papà dal sacrificio della mamma, il bimbo si affaccia alla finestra e inizia a gridare ed è provvidenziale l’intervento di una pattuglia dei Vigili Urbani di Lacco Ameno. Il comandante Monti sente le urla del piccolo che riecheggiano in zona Fundera e allerta i colleghi del comando di Lacco Ameno che arrivano in zona velocemente. Alla vista dei vigili urbani, tuttavia, l’uomo scappa dall’abitazione e gli agenti possono entrare in casa e prestare i primi soccorsi alla donna e al piccolo.

I Carabinieri iniziano le ricerche del 50enne che, ironia della sorte, nella sua ubriachezza, aveva pensato di andare a denunciare la moglie dai Carabinieri. Una volta arrivato in caserma, il fermo è stato esito scontato. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e trasferito presso il carcere di Poggioreale mentre madre e figlio sono stati accompagnati presso il pronto soccorso di Lacco Ameno dai vigili urbani.

La prognosi parla di cinque giorni per le lesioni subìte ma il 12enne resta ricoverato e in osservazione in via precauzionale per i tanti i pugni presi in testa e per questo motivo i medici preferiscono tenero sotto osservazione presso il reparto di pediatria dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Sul caso e su richiesta del Comando Vigili di Lacco Ameno sono stati allertati i Servizi Sociali dell’Ambito NA13 e l’assistente sociale del Comune di Lacco Ameno che ha assistito il piccolo in tutte le operazioni fino al ricovero.

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