Ida Trofa | Calza ricca per la Befana da parte dell’Asl agli ischitani. Cambiano e, molto probabilmente senza buone notizie in termini di resa e funzionalità, i vertici della sanità ischitana. Al momento si tratta di ipotesi ,di ufficiale solo la proroga annuale del Direttore Generale del Distretto n°36 Ischia e l’ordine di servizio partito in queste ore, valido 15 giorni, per la dottoressa Foglia alla RSA di Serrara Fontana.
Secondo queste ipotesi potrebbe raggiunge alti ruoli dirigenziali l’ischitanissima dottoressa Lella Piro.
I fatti di cronaca giudiziaria che hanno vista coinvolta l’ASL di recente avrebbero suggerito un repulisti almeno di facciata. E’ ovvio che il gioco dei ruoli politici fa sempre la sua parte quando si tratta di nomine ASL. In ogni caso in questo rimpasto potrebbero finire altrove il dottor Domenico Nardiello e la dottoressa Peluso. Sarebbe in questo caso per la professionista originaria di Casamicciola, Piro, a finalizzare una scalata prestigiosa nel momento in cui la sanità isolana, il sistema ASL, al contrario cade in picchiata.
Infatti, tra le ipotesi i nuovi quadri dirigenziali per cosi dire c’è proprio la nomina Piro su Nardiello.
Al posto di Domenico Nardiello , tra l’altro responsabile di Posizione Organizzativa Distretto 36 Ischia ASL Napoli 2 Nord, potrebbe subentrare fresca di promozione la dottoressa Raffaella Piro per anni a stretto contatto anche della dottoressa Peluso. Quest’ultima, ormai ex direttore Dipartimento Professioni Sanitarie e Sociali Asl Napoli 2 Nord.
Incassa al contempo la proroga al pensionamento, tanto auspicata, il protagonista incontrastato, tra alti e bassi (più bassi) della sanità locale, il dottor Roberto Landolfi. Landolfi, dopo il primo no alla sua permanenza per un altro anno ai vertici della direzione generale del distretto ASL tra i comuni sparsi sul territorio, ottiene la conferma da parte del Governo De Luca, essendosi offerto, dopo il primo rifiuto, di lavorare gratuitamente. Dunque Landolfi ancora a capo del Distretto 36-Ischia afferente i comuni di Procida, Barano d’Ischia, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Casamicciola, Serrara Fontana verrà da Napoli tutti i giorni! Sulla carta gratuitamente…
E’ facile chiedersi cosa spinga una tale professionalità a volere lavorare gratuitamente ancora per un anno sull’ASL ischitana invece di godersi una meritata pensione. Quali gli interessi e le faccende in ballo?
Certo in questo turbinio di rimpasti e conferme stride,ad esempio, la vicenda della distruzione del centro di salute mentale, fiore all’occhiello della sanità Isolano. Davvero un paradosso, difficile persino da raccontare. La SIR che grazie al professor Gaglio era divenuto un vero e proprio fiore all’occhiello della sanità isolana che ancora oggi a causa delle tante scelte scellerate vede a rischio deportazione tanti nostri poveri cittadini inermi e bisognosi di aiuto.
Il paradosso sta proprio in questo premiare complici e conniventi delle maggiori malefatte sulla sanità.
Non è tutto qui. Sempre in termini di scelte cose mal fatte.
La dipartita inattesa del dottor Crescenzo Di Spigno pone un grosso interrogativo sul futuro di Villa Mercede, la struttura per anziani che al di la dei limiti e degli scandali ormai accalorati, rimane comunque un’altra eccellenza del nostro territorio da doversi tutelare e valorizzare appieno. Invece la scelta del Landolfi porta altre incertezze e capotiche decisioni. Infatti la (non) soluzione all’imprevisto addio del Responsabile della RSA Di Spigno apre un vuoto nella direzione della struttura fontanese.
Al vuoto il Direttore Generale del Distretto n°36-Ischia, Roberto Landolfi, ha deciso di mettere un tappo con la nomina di più sostituti che agiranno a scavalco ogni quindici giorni presso la residenza per anziano gestita dall’ASL. Dirigenti medici che potrebbero svolgere le funzioni di Di Spigno.
Infatti alcuni dei dirigenti medici responsabili dei vari settori dislocati sul territorio andranno a ricoprire a turno il posto lasciato vacante da Di Spigno. Nessuna competenze o esperienza specifica in materia è prevista da Landolfi infatti per svolgere tale ruolo. Ordini di servizio per cui di fatto potrebbero risultare dislocati a Villa Mercede alcuni dei nomi più importanti dell’ASL ischitana, Mariarosaria Cuzzocrea, Anna Foglia e Nello Carraturo.Ma non saranno loro ad essere dislocati al momento.
Al contrario la dottoressa Anna Foglia era già in servizio, ieri, in quel di Serrara Fontana.
Dunque una scelta che non solo non risolve il problema ma che crea vuoti e problemi anche ai vari settori cosi lasciati vacanti per la temporanea dislocazione dei suoi vertici.
Incomprensibile ai comuni mortali, non certo alla politica che muove le fila di queste nomine, il perché non si sia stata effettuata la nomina più logica, risolutiva ed immediata al problema, dando continuità al Progetto avviato per Villa Mercede. Ovvero colei che da anni opera in quella struttura conoscendone vita morte e miracoli: la dottoressa Mormile che di fatto è già in servizio tutti i giorni. Geriatra la cui dedizione alla causa degli anziani sono sotto gli occhi di tutti. Testimoni ne sono i tanti ospiti. E’ a loro che la politica, quella che sceglie e promuove secondo la sua particolare ottica, dovrebbe dedicare più attenzione, dando risposte e rassicurazioni per il futuro a fronte della sequela di nomine e accomodamenti di favore nei ruolo chiave della sanità nostrana.
coi repulisti di facciata non si va molto lontano. Le nomine politiche e non per merito portano al fatto che ci sono stati i malati nelle barelle nel corridoio del reparto di medicina generale all’ospedale di Lacco!
sicuramente le nomine politiche non portano a nulla ma gli ammalati in barella nei corridoi ci sono perché la medicina di base non funziona e da qualche parte i pazienti bisogna pur metterli. Se i pazienti venissero seguiti a domicilio dal curante tutto questo non succederebbe
Parole sante. Anche perchè un medico di base nel migliore dei casi lavora per 12 ore alla settimana. E non parliamo delle visite a domicilio che avvengono in casi molto rari.Altro che vitalizio dei politici! Mentre un medico dell’ospedale di ore ne fa 8 al giorno. E tutto ciò è ben noto ai signori Dirigenti dell’Asl.