Francesco Fiorillo | Una vittoria allo scadere per l’Ischia Calcio, un mix di adrenalina ed emozioni allo stadio Mazzella, in un finale pazzesco contro il Budoni. Tre punti importanti che avvicinano la squadra gialloblù al traguardo salvezza e che alimentano i sogni d’alta classifica, Pino Taglialatela esprime la sua soddisfazione al triplice fischio: “È stata una partita allucinante, dobbiamo ancora smaltire i postumi dell’emozione. È stata una partita dura, vincerla al 97’ non ci succede spesso. Però ultimamente abbiamo segnato nel finale, all’80’ contro la Costa Orientale Sarda e nel recupero con il Budoni, e queste vittorie hanno messo a rischio le nostre coronarie. Siamo felicissimi”.
Sull’impegno portato avanti, Taglialatela dice: “È stato da folli, penso di essere stato il capopopolo e dietro di me l’allenatore, il direttore e tutti gli sponsor che mi hanno accompagnato, Lello Carlino in primis. Adesso c’è Alessandro Bigi che sarà il nuovo presidente e che ci sta dando una grandissima mano. Abbiamo un obiettivo, quello di formare una grande società. Quest’anno sto lavorando per questo. Sono riuscito a far entrare Bigi che è una grossa forza e penso che a breve entreranno altre realtà importanti. In avanti discuteremo su quella che sarà l’Ischia a livello societario per i prossimi anni perché il mio obiettivo è far sì che l’Ischia possa andare avanti per tanti anni. Questo è il mio impegno. Sto lavorando tutti i giorni con tutti i miei collaboratori e con i ragazzi che sono qui e che lavorano giorno per giorno per rendere l’Ischia una grande realtà”.
Nei programmi societari c’è già la base per un futuro importante per il club: “Si parla del futuro, vogliamo cercare di finire bene quest’anno e dare il supporto importante alla squadra e all’allenatore che stanno facendo cose meravigliose. Sono felicissimo e non solo io. Questo mi ha consentito, e lo dico sempre ai ragazzi, di poter fare entrare nuovi indotti e nuovi personaggi che possono fare una grandissima società. Questo lo devo al mio allenatore che sta facendo qualcosa di unico. Lo reputo un fratello, siamo cresciuti insieme. Al netto di questo, l’Ischia che gioca così bene credo si sia vista poche volte nella storia. I meriti vanno dati al mister e al direttore Lubrano che lo supporta, oltre a tutta la parte tecnica. I ragazzi sono stati eccezionali e hanno aspettato anche un po’ di tempo per far sì che questa società potesse crescere. Dobbiamo ringraziare tutti. E poi c’è il supporto dei tifosi che non fanno mai mancare il loro incitamento”.
Sulle iniziative in programma e sul processo di crescita del club: “Stiamo già partendo per le maglie nuove, per il merchandising. L’anno prossimo saremo una società di livello. Quest’anno ho fatto una follia quando ho presentato l’iscrizione, così come due anni fa quando sono andato da D’Abundo a prendere la società. Questa follia sta permettendo all’Ischia di avere un futuro importante, protagonista oggi nel campionato di Serie D e nessuno si aspettava questo. Se riesco a fare qualcosa è perché tutto funziona dietro di me, funziona soprattutto la parte tecnica”.
L’Ischia Calcio sta costruendo un tesoretto con i suoi giovani: “Gli under sono quelli che stanno facendo la differenza. Abbiamo un gruppo davvero di altissimo livello, la parte tecnica sta lavorando in modo eccezionale. Buonocore sa come dosarli, quando metterli in campo e non ne sbaglia una. Ha sempre uno spunto importante nelle sue interviste, è una persona che dice sempre la verità e non si nasconde mai. Credo che sia più unico che raro avere un allenatore del genere, me lo tengo stretto. Finché ci sarò io, cercherò di trattenerlo perché quello che vedo la domenica per me è poesia. Un tecnico del genera ha sicuramente una particolare attenzione. Con un progetto importante, sicuramente sarà dei nostri”.
Poi una battuta sullo stato del Mazzella: “Da un po’ di tempo non è in buone condizioni, purtroppo abbiamo solo questo campo per allenarci e per giocare. È complicato muovere la squadra e andare su un terreno diverso come quello che potrebbe essere il Rispoli, non troveremo spazio e andremo incontro agli infortuni. Abbiamo deciso di restare al Mazzella, si rovina è vero, ma conosciamo i rimbalzi e le traiettorie. Mi dispiace dello stato del campo, ma in questi quindici giorni di stop ci lavoreremo. Lo sistemeremo un po’ in vista della prossima partita in casa”.