«Personalità e concentrazione sono elementi essenziali affinché si centri l’obiettivo, passando quest’altro turno». “Billone” Monti, poco prima che iniziasse la seduta di rifinitura, chiarisce i concetti che dovranno portare l’Ischia a superare uno scoglio che è molto più grande rispetto a quello di mercoledì scorso. Il quarto di finale play-off contro la corazzata di mister Marra rappresenta il terzo confronto col Pianura nel giro di tre mesi. Dunque squadre che si conoscono, che si rispettano, con gli ospiti consapevoli che dovranno moltiplicare gli sforzi se vorranno dare seguito al successo casalingo contro l’Angri. Il secondo posto nel gironcino li costringe a ripresentarsi al “Mazzella”.
L’ipotesi del nuovo confronto si materializzò già al termine dell’ultima sfida di Fondobosso il mese scorso. Mentre il regolamento consente oggi all’Ischia di avere un vantaggio dal punto di vista del doppio risultato a disposizione, i gialloblù sul piano atletico sicuramente non partono avvantaggiati avendo nelle gambe trenta minuti in più, tutti giocati con un uomo in meno. Sull’altra sponda, mister Marra ha potuto fare un po’ di turnover, preservando i centrocampisti Di Napoli e Ricci che hanno giocato mezzora e venticinque minuti, proprio per presentarsi nelle migliori condizioni al big-match odierno che vale un’annata intera.
L’unico dubbio di formazione riguarda l’utilizzo del bomber Pisani, assente mercoledì, ma dato in ripresa. Monti ha convocato gli stessi dell’ottavo di finale, lasciando ancora fuori Accurso e convocando il rientrante D’Antonio al posto dello squalificato Trani. Sogliuzzo probabilmente partirà dalla panchina e dunque la formazione potrebbe essere quella vista con la Palmese, con l’under Pesce che ha maggiori possibilità di giocare dall’inizio rispetto a Di Meglio e Di Sapia. Pistola sarà riportato sulla corsia di sinistra o agirà ancora sulla destra? L’allenatore isolano ha provato diverse soluzioni, tutte in funzione di cercare di tenere il Pianura quanto più lontano possibile dall’area di rigore.
MONTI – «Affrontiamo un Pianura che ha dichiarato apertamente all’inizio della stagione di voler puntare al salto di categoria – dice Monti alla vigilia del quarto di finale –. Ha una rosa con ottimi calciatori, la società ha fatto le cose per bene. Anche quando vincemmo il mese scorso qui al “Mazzella”, il Pianura giocò bene, mostrando il proprio potenziale. Noi sapevamo che in questi play-off avremmo trovato squadre attrezzate». Si gioca a distanza di soli tre giorni, con un caldo infernale… «Noi veniamo da centoventi minuti molto intensi, il Pianura no, dunque la preoccupazione per le energie fisiche c’è. Inoltre qualche elemento che non è al meglio della condizione, con qualche acciacco precedente alla gara con la Palmese».
Monti si aspetta un atteggiamento diverso da parte dei suoi rispetto all’ottavo di finale. «Nel primo tempo della gara con la Palmese siamo mancati dal punto di vista della personalità, della gestione della palla. Sarà stata l’importanza della partita, del risultato. Se vuoi raggiungere determinati traguardi, devi passare per appuntamenti come questo che ti formano come esperienza e mentalità. Se non giochi queste partite non competi per niente. Spero che il primo tempo dell’altro giorno ci serva da lezione, liberandoci da certi problemi. La gara deve essere giocata in un certo modo. Il risultato arriva da tante situazioni messe insieme, dalla tattica, dagli episodi, da una palla inattiva ma l’importante è giocarsela», spiega il tecnico gialloblù.
TROFA CARICO
Davide Trofa è carico così come consapevole «che sarà tutt’altra partita rispetto a quella con la Palmese che venne qui senza troppe ambizioni. Non aveva la pressione che avevamo noi che abbiamo un obiettivo importante. Siamo l’Ischia e dobbiamo provarci fino alla fine». Sul motivo del primo tempo sottotono con la Palmese, Trofa spiega che «la squadra proveniva da tre settimane di stop, se l’avessimo giocata appena dopo la trasferta di Mugnano, con la forma mentis e fisica che avevamo raggiunto, penso che sarebbe stato ben diverso. Avevamo qualche acciaccato, anche se chi ha giocato ha fatto la sua parte. Ci giochiamo questa “finale”, una gara che non ha un domani. Al di là delle questioni tecniche o tattiche, una parte importante l’avrà il fattore psicologico. Dovremo essere sereni e saper leggere le varie fasi della partita. Non è come il campionato che hai chance di rifarti. Bisognerà giocare con tranquillità cercando di cogliere il massimo contro una squadra che dall’inizio ha dichiarato le sue ambizioni. I tifosi? Sono un fattore importante, giocare con la loro spinta per noi sarà un beneficio. Ci hanno sempre sostenuto, mostrando il loro affetto», conclude il centrocampista.
LETTERA TIFOSI
A proposito di tifosi, ieri sera i sostenitori gialloblù hanno postato su Facebook una lettera aperta ai propri calciatori. «Ragazzi siamo consapevoli del vostro attaccamento a questa maglia, sappiamo benissimo quanto siete tifosi e di quanto ci tenete a vincere questa partita. Sappiamo benissimo che questo sicuramente può portare in voi tanta tensione emotiva che però può rivoltarsi in modo negativo – scrivono i sostenitori giallobù –. Ma questo non deve accadere perché come già scritto sopra sappiamo che prima di tutto siete tifosi, percepite l’importanza di tutto, il calcio è un gioco un po’ come la vita, e così come nella vita se hai paura hai già perso… Noi siamo consapevoli della vostra forza, ed anche voi con la massima umiltà lo dovete essere. Sarebbe da ipocriti dire “giocate per divertivi ” perché sappiamo tutti quanto ci teniamo a l’obiettivo, ma forse nella vostra testa quello ci deve essere la voglia di divertirvi, di essere voi stessi, concentrati fino alla morte ma con la mente positiva. Noi dal canto nostro non smetteremo mai di starvi vicini. L’Ischia Calcio SIAMO NOI ed insieme possiamo vincere su tutto e tutti». Cos’altro aggiungere?
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