Politica in fermento: tutti si buttano sul web

Gaetano Di Meglio | L’onda lunga della politica nazionale che usa il web inizia a fare capolino anche dalle nostre parti. I primi a cimentarsi, in un periodo di non campagna elettorale, sono Vincenzo Capezzuto, il sindaco di Procida, e Gianluca Trani, l’escluso dalla maggioranza di Ischia e in cerca di identità.
Due modi diversi di interpretare il sentiment del web che, sembrano ancora pioneristici, ma ben accetti.
Dall’isola di Procida, arriva un video messaggio, un po’ intervista un po’ messaggio del primo cittadino Capezzuto che, con i toni che lo contraddistinguono da sempre, ha saputo rilanciare la propria candidatura a Sindaco per le prossime elezioni, dare piccoli segnali cifrati ai nemici, ma soprattutto ha saputo fare un punto sulla situazione amministrativa.
Maglioncino nero, ambient poco istituzionale e un tomo con la scritta “Procida” in copertina: la scenografia molto minimal del video messaggio del primo cittadino.
Un cambio di marcia, che parte dal web, che arriva da Procida e che vede, per la prima volta alle nostre latitudini, un sindaco che rompe gli schemi e arriva direttamente sugli smartphone dei propri elettori e concittadini.
Se a Procida è il primo cittadino a muoversi, ad Ischia apre le danze il presidente del consiglio comunale di Ischia Gianluca Trani e lo fa, come aveva annunciato, con la piccola “Leopolda”. Nell’articolo in basso si scoprono anche i protagonisti che il 22 novembre si mostreranno nella sala del Calise di Ischia, ma quel che emerge è il tentativo, forse light, di rilancio politico. Gianluca prova a partire dalle idee anche se resta un attimo dietro le linee. Con lui Mario Basentini, un altro giovane “avvezzo” alla politica che condivide con Trani l’essere stato cacciato da Giosi. Putroppo, però, ci è impossibile non mostrare il giusto e profondo disprezzo per alcuni, partecipanti o organizzatori che siano, del “Wave”di Gianluca (Sarebbe stato più veritiero un “Ischia stairs”, in omaggio alla scalinatella di S. Antuono). Ma per i giudizi, dobbiamo aspettare il 22 novembre.
Il web, nel frattempo, però, accoglie anche i vecchi esclusi dalla politica, quelli che non hanno superato la soglia per l’elezione in consiglio comunale e i loro supporter di sempre. La tristezza, però, è che ancora manca un’idea di paese. Siamo sballottati tra “accuse ignoranti e cieche” e “libri dei sogni”. Idee sparse che, per ora, significato poco. Troppo poco.