Se non avessimo scritto pagine e pagine di questa storia, forse oggi ci troveremmo di fronte a una storia nuova, a una sorta di svolta. Tuttavia, è necessario riannodare i fatti e fare un piccolo riassunto della vicenda.
A Barano, da anni, è in funzione un’unica modalità di raccolta dei rifiuti, quella basata su un sistema di stazioni fisse, ideato e progettato diversi anni fa dall’allora assessore Michele Iacono.
La modalità baranese di raccolta prevede un sistema orario con il posizionamento di compattatori in diverse zone del territorio, dove, secondo il calendario di raccolta – poi integrato con la frazione umida rispetto all’originaria formulazione – i cittadini provvedono al conferimento dei propri rifiuti differenziati.
Un sistema che, nel corso degli anni, è stato costantemente contestato dall’avvocato Maria Grazia Di Scala, capo della minoranza consiliare, in numerose occasioni e sempre senza fare sconti alla maggioranza guidata dal sindaco Dionigi Gaudioso.
Nell’ultimo Consiglio comunale, tuttavia, il tema della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti è tornato al centro del dibattito. Durante la seduta è emerso che la società Barano Multiservizi S.r.l., incaricata del servizio di igiene urbana, ha avanzato una proposta per il potenziamento del sistema di raccolta porta a porta, finalizzata a migliorare l’efficienza del servizio e a incrementare la percentuale di rifiuti differenziati, con una conseguente riduzione dei costi operativi. Proprio quello che Maria Grazia Di Scala e i suoi colleghi di minoranza hanno sempre richiesto e sostenuto.
L’avvio del porta a porta a Barano era stato presentato attraverso una PEC inviata il 13 settembre 2024 al Comitato di Indirizzo, come previsto dall’art. 11, comma 9, del Capitolato d’Appalto dall’allora amministratrice unica, la dottoressa Roberta Di Costanzo che, prima di diventare responsabile del settore ragioneria del comune di Barano, ha condotto la partecipata baranese, oltre che tra mille difficoltà (quelle note in cui versa l’azienda) anche portando a casa discreti risultati. La Multiservizi, scrivendo al Comitato di Indirizzo, aveva proposto soluzioni tecnologiche innovative per migliorare il servizio. La richiesta avanzata dall’azienda invitava l’Amministrazione comunale a esaminare i vantaggi del nuovo modello di raccolta e a valutare eventuali implementazioni. Proprio quello che, da anni, sosteneva Maria Grazia Di Scala.
A differenza della raccolta differenziata tradizionale, quella porta a porta si basa sulla sostituzione dei cassonetti pubblici presenti in strada già avvenuta anni fa e sostituiti con i compattatori con, appunto, la raccolta domiciliare, secondo un calendario stabilito dall’amministrazione comunale. I rifiuti separati come previsto dalle tabelle comunali dai cittadini, in pratica, vengono rilasciati all’esterno dei singoli domicili e, come accade in altri comuni, vengono raccolti dagli operatori durante la notte.
L’intervento del Consigliere Di Scala: “Chiarezza sull’iter e sul riscontro dell’Amministrazione”
A seguito del dibattito nato nell’ultima seduta di consiglio comunale, il consigliere comunale Avv. Maria Grazia Di Scala ha formalmente richiesto al nuovo amministratore di Barano Multiservizi, Rosario Silvitelli, copia del progetto presentato dalla Barano Multiservizi, unitamente alla nota di trasmissione e alla risposta dell’Amministrazione comunale. La richiesta si inserisce nel quadro normativo dell’art. 42 del Decreto Legislativo 267/2000, che disciplina la trasparenza e il diritto di accesso agli atti da parte dei rappresentanti istituzionali.
“È fondamentale che vi sia piena trasparenza su un progetto di tale rilevanza per il nostro territorio – ha dichiarato Di Scala – e che la cittadinanza venga informata sulle decisioni che riguardano un servizio essenziale come la gestione dei rifiuti”.
In attesa della risposta della partecipata e dell’amministrazione, tuttavia, va evidenziato come la partecipata abbia ribadito il proprio impegno nell’innovazione e nell’efficientamento del servizio, sottolineando tre punti cardine della propria strategia: Sviluppo del porta a porta per una migliore gestione della raccolta differenziata di carta, plastica, vetro e rifiuti organici, nel rispetto delle normative ambientali; Espansione della gestione impiantistica per il trattamento delle frazioni secche e riciclabili, migliorando le operazioni di selezione e conferimento; Acquisto di nuove attrezzature e mezzi a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di ridurre i costi di manutenzione e sostituire gradualmente i veicoli obsoleti.
La società ha inoltre evidenziato di essere risultata assegnataria del bando ANCI-CoReVe, ottenendo un contributo di € 38.637,00 per lo sviluppo della raccolta differenziata del vetro nella, un riconoscimento che conferma la direzione intrapresa verso una gestione più sostenibile dei rifiuti. Un progetto che nei giorni scorsi è stato anche avviato con la distruzione di volantini informativi dallo slogan poco efficace “dove mi butti”.
“Fuoco amico” per il sindaco
CI sono due aspetti che vanno approfonditi sempre legati a questo argomento. Il primo è quello che riguarda direttamente i contribuenti del comune di Barano. Barano Multiservizi, come abbiamo letto, ha chiesto all’amministrazione di “valutarne i benefici in termini soprattutto di efficacia ed efficienza del servizio finalizzato al notevole aumento della percentuale di raccolta differenziata con contestuale riduzione dei costi”. Una richiesta che è anche figlia del non ottimo stato di salute della partecipata se consideriamo che il Comune di Barano ha dovuto ritoccare al rialzo diverse volte le tariffe.
Il secondo aspetto, invece, è più politico. Passare dopo anni di raccolta “tradizionale” al porta a porta, politicamente, significa dare ragione a Maria Grazia Di Scala di aver visto giusto e di aver ignorato un suggerimento valido (restando alle affermazioni del suo stesso “braccio operativo”). Uno smacco politico che Dionigi Gaudioso terrà in debita considerazione. La palla passa all’Amministrazione comunale, chiamata a esprimersi sull’opportunità di adottare le proposte della Barano Multiservizi e, è innegabile, anche dalla minoranza. Varrà di più accettare la “sconfitta” politica o, invece, la valutazione obiettiva del progetto proposto che doterebbe il Comune di un sistema di raccolta più capillare, efficiente e meno oneroso per le casse pubbliche? Che dire, staremo a vedere….