In pole-position gli ex Di Costanzo e Bitetto. Il tecnico procidano pagherebbe le 6 sconfitte di fila
Fuori tempo massimo. Dopo avere difeso per settimane l’operato del tecnico Antonio Porta, autore nel tempo di troppe scelte discutibili, l’Ischia Isolaverde sembra avere deciso per l’ennesimo ribaltone in panchina, quando mancano appena quattro gare alla fine della stagione. Così, dopo la sesta sconfitta consecutiva e una giornata di sabato in cui si iniziavano a registrare dei malumori, ieri la voce di un esonero del tecnico procidano ha preso sempre più piede. Troppo pesante la sconfitta di Matera, che ha mostrato per l’ennesima volta una squadra senza carattere e priva di identità di gioco, elementi questi che potrebbero risultare fatali in vista dei play-out del 15 e 21 maggio.
Bisogna correre ai ripari. Per questo è pronto il più classico dei cavalli di ritorno: l’ipotesi più romantica (e anche più difficile) porta a Leonardo Bitetto, allenatore protagonista di un inizio di stagione sfavillante e, poi, di due mesi difficili prima dell’allontanamento di gennaio. Difficile che il tecnico barese accetti: non che gli manchi la voglia, anzi, ma potrebbe nascondere veramente troppo insidie ritornare a guidare una squadra che ha poco a che vedere con quella da lui costruita in estate. Ritornare sulla panchina, poi, dopo oltre tre mesi dal divorzio e con appena 4 gare da disputare potrebbe rendere le cose ancora più complicate.
Diverso, invece, il discorso legato all’altra ipotesi, all’altra strada che porta a Nello Di Costanzo: durato meno di un mese e mezzo sulla panchina degli isolani, ma capace perlomeno di collezionare 6 punti con i gialloblu, l’ex Messina ritroverebbe nei fatti la stessa squadra che la lasciato a metà marzo, fatta esclusione per l’assenza di Blasi e l’arrivo del difensore Vandam. Per questo l’ipotesi che porta a Di Costanzo sembra al momento quella più percorribile, sebbene il tecnico acerrano – al pari di porta – si sia reso protagonista di una serie di scelte di formazione sconcertanti. Di certo, nonostante i numeri gli diano ragione rispetto all’ecatombe del Porta-bis, con lui in panchina la squadra ha raramente messo in campo prestazioni convincenti.
Due, insomma, i nomi che circolano per l’ennesimo ribaltone in stagione: già nella serata di ieri si attendevano novità in tal senso, ma ogni decisione sembra essere rimandata alla giornata di oggi, quando Armeno e compagni torneranno ad allenarsi in vista della sfida interna con il Catanzaro. Proprio oggi, oltre ai summit del caso, è in programma un incontro tra la società e la squadra per fare il punto dopo l’incredibile serie di sei sconfitte consecutive. Per la serie: si cerca di recuperare il recuperabile.
I RISVOLTI POSITIVI DELL’EVENTUALE ESONERO.
Cambiare ad un passo dalla fine della stagione, alla vigilia di play-out che potrebbero decidere il futuro dell’Ischia, non è certamente la scelta più saggia, almeno in valore assoluto. Allo stesso modo, e su questo non ci sono dubbi, le colpe del momento gialloblu non possono essere solo dell’allenatore, ma anche di un organico non all’altezza della categoria e di una società che certamente non si è contraddistinta per scelte oculate e per chiarezza. Tutto questo, però, non può fare dimenticare le mediocri prestazioni dell’Ischia di Antonio Porta con le dirette concorrenti e la brutta figura sul campo di un Matera certamente non irresistibile e ormai in vacanza. Insomma, per quanto siamo fuori tempo massimo, dietro l’eventuale esonero si potrebbero nascondere importanti valutazioni tecniche, al termine di un mini-ciclo in cui Porta ha dimostrato di non avere le idee chiare in ottica formazione (e questo al netto di infortuni e squalifiche…basti pensare all’impiego di Sirigu e Cavani al posto di Florio e Gomes).
Non solo motivazioni tecniche o caratteriali. Dietro l’eventuale esonero potrebbero nascondersi anche motivi legati al contesto ischitano. È chiaro, infatti, che Porta e i tifosi non abbiano un buon rapporto: per questo non è da escludere – in un momento in cui ci sarebbe bisogno della spinta del pubblico e si paventa l’ipotesi del ritorno degli allenamenti sull’isola – che la società possa optare per una decisione che tenga conto anche degli umori della piazza.
