mercoledì, Dicembre 25, 2024

Porta: «Non vincerla sarebbe stato ingiusto»

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Aversa porta bene al tecnico, che qui ottenne il primo successo in gialloblù

Per l’Ischia è la fine di un incubo. Dopo le sconfitte con Benevento e Salernitana e i pareggi con Melfi, Lamezia e Martina Franca, finalmente arriva il primo successo. Un successo insperato ma assolutamente fondamentale per affrontare con maggiore serenità le prossime gare. «Quando si ha a che fare con dei ragazzi giovani – attacca mister Porta, a cui il “Bisceglia” porta decisamente bene – ci si deve aspettare di tutto. Oggi (ieri, ndr) i ragazzi sono stati concentrati. Abbiamo affrontato una squadra che gioca bene e che nelle precedenti gare aveva fatto bene. Dopo la sconfitta interna con la Salernitana c’è stata una ripresa a livello mentale importante».

Per l’Ischia, a un certo punto, sembrava fatta: in vantaggio di un uomo e di un gol. Poi, a un tratto, quando l’Aversa ha pareggiato sono riaffiorati i fantasmi e dalla tribuna si è temuto di dover ancora rimandare l’appuntamento coi tre punti. Dalla panchina, invece, che sensazioni avvertivate in quel momento? «In occasione del loro gol siamo stati ingenui. C’è stato un calcio di punizione laterale, la palla era alta ed alla portata del portiere. Il fallo era evitabile: l’avversario è stato “abbracciato” inutilmente. Ma queste sono le ingenuità tipiche dei ragazzi. La gara è stata comunque equilibrata, di fronte c’era una buona squadra. Novelli fa giocare bene le sue squadre. Noi – prosegue – abbiamo cercato di limitarli e ripartire».

L’Ischia ha avuto il predominio a centrocampo. I pericoli sono nati quasi solo su palle inattive. «Iannascoli è stato sempre in marcatura su Pierre, per cercare di non far partire l’azione da quelle parti», replica il mister, che ha optato per uno schema un po’ inedito. Una sorta di 4-2-3-1. «Quando la squadra avversaria gioca col 4-3-3 – spiega – la miglior soluzione è quella di limitare il loro centrocampista centrale basso e, nella fattispecie, andare con l’attaccante su Cardinale, facendo giocare Scognamillo. Ciotola ha dato tutto, nonostante i suoi trent’anni».

A Ciotola è mancato solo il gol, ma l’attaccante è stato devastante. «Ciotola i gol li sa fare. È importante cercarlo con cambi di gioco quando ha il tempo di fermarsi la palla, perché lui difficilmente sbaglia lo stop. È bravo anche nell’uno contro uno. Dall’altro lato avevamo Armeno, che è un giocatore più di quantità. L’Aversa sulla sinistra spinge sempre e quindi gli abbiamo opposto una catena più “fisica”, con Finizio e Armeno».

Nella prima mezz’ora l’Ischia ha fatto bene, ma le è mancato il gol. «Nella prima mezz’ora siamo andati due volte dentro, una con Iannascoli e l’altra con Ciotola. Alle volte manca un po’ la “cattiveria”: sbagli una palla e perdi fiducia. Nell’intervallo Ingretolli era completamente sfiduciato, ma poi ha fatto due gol. Sono abituato a lavorare coi giovani e so che a volte hanno degli alti e bassi incredibili».

Porta ha perso subito Wagner per infortunio e sabato mancherà Falagario per squalifica. La coperta comincia a diventare di nuovo corta. «Falagario ha avuto un problemino fisico e avevo pensato addirittura di non convocarlo. Poi con l’assenza di De Agostini l’ho messo dentro e, quando è uscito Wagner, ho dovuto rischiarlo. Ha fatto bene nonostante una piccola contrattura, forse non giocando dal 1’ si è potuto scrollare di dosso la responsabilità ed ha messo in mostra le sue buone qualità tecniche».

L’Ischia, nell’attaccare, ha privilegiato il lato sinistro, quello di Ciotola. «Era ciò che volevamo fare, perché indipendentemente dalle tattiche, io cerco sempre di sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Dobbiamo recuperare palle e cercare il cambio di gioco sul giocatore più tecnico, che nell’uno contro uno si fa valere. Nonostante la superiorità numerica – sottolinea il tecnico – non ho tolto Iannascoli dalla marcatura su Peirre. Non ho messo subito un altro attaccante perché la gara scorreva bene. Poi, quando abbiamo subito il pareggio, è chiaro che ho tolto Iannascoli ed ho messo Maione, cioè un altro attaccante. Avevamo la partita in mano e non era giusto pareggiarla».

Ai colleghi di Terra di Lavoro Porta spiega che «l’Ischia ha un giusto mix. Oggi la media età era di ventitrè anni, con cinque ’94 e un ’95. Iannascoli l’abbiamo preso dal Pescara, è uno di prospettiva. Mancando De Agostini, ha giocato a sinistra Empereur, che è difensore centrale ma ha fatto bene anche da terzino. La squadra è giovane, ma nei punti cardine ha i Sirignano, i Rainone, i Ciotola, lo stesso Wagner finché è stato in campo. La nostra è una squadra che deve giocare sull’entusiasmo. Chiaramente è facile abbattersi ed è facile esaltarsi».

A proposito di entusiasmo. Potrebbe averlo ritrovato, dopo questa vittoria, Lello Carlino. In tribuna c’era qualche giocatore che potrebbe interessare all’Ischia… «Il presidente Carlino ieri (sabato, ndr) è venuto a trovarci in ritiro e credo che la presenza della società abbia fatto bene ai ragazzi. Io faccio il tecnico, so che devo fare la media età in tutte le partite. Se poi la società ritiene di ritoccare la squadra, a noi fa piacere. Sappiamo le nostre pecche quali sono – conclude – ma tutto dipende dalla società».

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