A fronte della grave emergenza legata al bradisismo e alla conseguente crisi del porto di Pozzuoli, il 27 marzo si è tenuto un incontro in Prefettura che, per la prima volta, ha visto anche la partecipazione delle Amministrazioni isolane. Tra i presenti, il presidente del Consiglio comunale di Forio, capitano Gianni Mattera, a cui abbiamo chiesto di fare il punto sulla situazione e sulle possibili soluzioni messe sul tavolo dalle istituzioni.
– Presidente Mattera, cosa è emerso dall’incontro in Prefettura del 27 marzo?
«Ieri sera, dopo la lettera di sollecito inviata dai sindaci dell’isola d’Ischia, siamo stati finalmente convocati, sebbene in un orario un po’ infelice – le 18:30 – che ha creato problemi per il rientro sull’isola. Per questo motivo, abbiamo partecipato da remoto. Erano presenti tutti i sindaci dell’isola: per Barano c’era il vicesindaco Raffaele Di Meglio, mentre io ho rappresentato il Comune di Forio».
– Quali sono state le proposte concrete discusse?
«Al tavolo erano presenti tutti gli attori principali, inclusa la Regione Campania, che è l’ente competente. È emerso che la Regione ha prenotato un pontone di circa 35-36 metri per 25, attualmente a Brindisi, che dovrebbe essere trasferito a Napoli per fronteggiare l’emergenza».
– Questo pontone può davvero rappresentare una soluzione efficace?
«Abbiamo espresso diverse perplessità, soprattutto sui tempi: si parla di una possibile operatività non prima del 10-15 maggio. E anche dal punto di vista tecnico ci sono dubbi. Le compagnie di navigazione, presenti con l’AD della Caremar e Umberto Buono per la Medmar, hanno segnalato che il pontone potrebbe avere limitazioni di carico. Essendo più alto rispetto ai traghetti, i mezzi dovrebbero scendere sul pontone e poi accedere alla banchina. Ma già il solo peso del portellone del traghetto abbassato sul pontone è significativo. Se poi devono passarci sopra autotreni o bus turistici, il rischio di criticità è alto».
– Sono previste soluzioni a medio-lungo termine?
«Sì, si sta lavorando alla realizzazione di un nuovo punto di approdo nella zona del “lato Safe” di Pozzuoli, che dovrebbe ospitare il traffico commerciale per Ischia e Procida. Ma si tratta di un progetto non immediato».
– Sono state valutate alternative al porto di Pozzuoli?
«Il sindaco di Bacoli ha nuovamente proposto il porto di Baia, ma è una soluzione praticabile solo per il traffico passeggeri, non per i veicoli. Anche la Capitaneria di Porto ha espresso dubbi in merito. Come amministrazione, abbiamo sottolineato l’urgenza legata all’avvicinarsi della Pasqua, che segna l’inizio della stagione turistica e porterà un’affluenza significativa di passeggeri e veicoli».
– Avete proposto alternative concrete?
«In accordo con le altre amministrazioni, abbiamo proposto di deviare parte del traffico verso il porto di Napoli, in particolare a Porta di Massa. Non per spostare tutto, ma almeno per alleggerire la situazione. Ovviamente, bisogna coinvolgere l’Autorità Portuale, perché lo spazio attualmente disponibile a Porta di Massa potrebbe non essere sufficiente».
– C’è un’altra questione da affrontare?
«Sì, l’accesso al porto. Sarebbe fondamentale garantire l’ingresso diretto dalla tangenziale, lato San Giovanni, per evitare di congestionare il traffico su via Marina. In conclusione, stiamo aspettando ulteriori sviluppi dalla Regione. Il tavolo resta aperto con la Prefettura, ma devo essere sincero: non siamo rimasti molto tranquilli».
