domenica, Gennaio 19, 2025

Presidio Ospedaliero: emergenza personale medico. L’ASL ricorre a soluzioni straordinarie per garantire i servizi h24

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Leo Pugliese | Nonostante lo sblocco del turnover, le difficoltà di reclutamento del personale medico continuano a rappresentare una criticità per l’Ospedale di Procida, così come per altre strutture territoriali aziendali, in particolare quelle situate in aree disagiate come le isole di Ischia e Procida. L’Azienda Sanitaria Locale, per far fronte alla carenza di risorse umane, ha adottato misure temporanee straordinarie con l’obiettivo di garantire la continuità dei servizi e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA).

La gestione del personale medico presso il presidio ospedaliero di Procida si è rivelata particolarmente complessa. Le procedure di reclutamento avviate dall’ASL hanno registrato adesioni limitate, segnalando una difficoltà diffusa nel reperire personale anche per altre strutture aziendali. A peggiorare la situazione, si è aggiunta l’estinzione delle graduatorie disponibili per alcune discipline fondamentali, tra cui Medicina Interna e Anestesia e Rianimazione, esaurite rispettivamente con le delibere n. 626/2023 e n. 6/2023.

Attualmente, l’Azienda è impegnata in nuovi bandi di reclutamento, tra cui un concorso pubblico per dirigenti medici in Chirurgia Generale (Delibera n. 533 del 23 marzo 2023) e la richiesta di adesione a graduatorie regionali attive per altre discipline. Tuttavia, l’adesione a queste iniziative rimane piuttosto limitata, soprattutto nei contesti territoriali più isolati.

Per far fronte a questa situazione e garantire la continuità dei servizi, l’ASL ha autorizzato per il 2025 il ricorso a prestazioni aggiuntive attraverso l’istituto del convenzionamento interno. Questa misura coinvolgerà tutti i dirigenti medici, indipendentemente dalla tipologia del contratto, per assicurare la copertura h24 delle attività assistenziali nei reparti di medicina, chirurgia, anestesia-rianimazione e ginecologia-ostetricia presso l’Ospedale di Procida.

Parallelamente, l’Amministrazione ha già fatto ricorso all’istituto della produttività collettiva e al convenzionamento interno per sopperire alla carenza di personale, evitando così ricadute sugli standard operativi del presidio ospedaliero.

Le misure adottate comportano un significativo impegno economico. Per questo motivo, l’ASL ha previsto un monitoraggio mensile della spesa, riservandosi la possibilità di rivedere le strategie qualora venga reclutato nuovo personale o si renda necessaria una riorganizzazione dei turni di lavoro.

Nonostante gli sforzi, la situazione attuale evidenzia la necessità di interventi strutturali a lungo termine. La difficoltà di attrarre personale nelle aree insulari, infatti, non è un problema nuovo e richiede soluzioni più incisive, come incentivi economici e logistici per i professionisti che scelgono di lavorare in sedi disagiate, oltre a una maggiore flessibilità contrattuale.

La carenza di personale medico non è una criticità esclusiva del P.O. di Procida, ma riflette un problema diffuso a livello regionale e nazionale. Le aree periferiche e insulari soffrono di una cronica difficoltà nel reperire risorse umane, complicata da condizioni lavorative percepite come meno attrattive rispetto a quelle delle strutture centrali o del settore privato.

L’ASL sta cercando di far fronte all’emergenza con gli strumenti a disposizione, ma è evidente che il problema richiede un intervento sistemico e coordinato tra le istituzioni regionali e nazionali. Solo così sarà possibile garantire un sistema sanitario stabile e accessibile anche nelle aree più svantaggiate.

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