Gaetano Di Neglio | L’arresto dei poliziotti coordinati dal vicequestore Ciro Re mette fine alla fuga di Liya Muradova. La direttrice generale della Probiopharm e proprietaria del 30% di Probiopharm LLC era ricercata insieme al revisore dei conti russo, Elena Loss che, come vedremo, ad agosto 2020 aveva comprato per 6 milioni di euro le Terme di Sant’Elena a Chianciano.
Parte della vicenda che oggi vi raccontiamo e che vede con l’arresto dei Maronti una tappa importante, è nota dal 16 dicembre 2021.
Nel dettaglio, ne aveva parlato la Gazzetta di Siena
“La neoproprietaria del Parco di Sant’Elena, la russa Elena Pavlon Loss, proprietaria di una delle più grandi società di revisione russe, la RSM-Rus, e dell’International Center for Best Practices in Internal Control and Risk Management (ICRC), è stata iscritta nella lista dei ricercati internazionali per truffa: il motivo può essere ricondotto ad un tentativo di acquisizione anomalo della società “Pharmaservice”. Le vittime, secondo i media russi, erano “i soci in affari dell’auditor Elena Tereshkova – la figlia della prima donna-cosmonauta Valentina Tereshkova – e il senatore della regione di Tula Dmitry Savelyev”.
Il tribunale distrettuale Presnensky di Mosca ha scelto una misura preventiva sotto forma di detenzione contro la Loss, accusata di aver commesso reati ai sensi “della parte 3 dell’articolo 30, parte 4 dell’articolo 159 del codice penale della Federazione Russa (tentata frode) e parte 4 articolo 159 del codice penale della Federazione Russa (frode su scala particolarmente ampia), per due mesi dal momento della detenzione effettiva o dal momento del trasferimento alle forze dell’ordine”. A rivelare il tutto è stato Valtubo, un blog locale.
Secondo il quotidiano Kommersant, il maggiore quotidiano politico-finanziario del Paese, Elena Loss ha cercato di rubare la società sopracitata, posseditrice dei diritti su grandi sviluppi innovativi di probiotici assorbiti e dei marchi dei prodotti più popolari, tra cui Bifidok. Il tribunale ha quindi deciso di arrestarla in contumacia insieme alla sua amica e confidente Liya Muradova, direttore generale di un’altra società, la Probiopharm. Sempre secondo le informazioni di Kommersant, sarà estremamente difficile estradare Loss e collega: a giugno, infatti, in un momento di sospensione dell’indagine, le due donne sono volate in Svizzera e poi si sono trasferite a Londra – così scriva il collega Fanti a Dicembre 2021 -, dove la prima ha diversi beni immobili”.
L’imprenditrice russa, coinvolta con la donna arrestata ieri ad Ischia, era salita agli onori delle cronache ad agosto 2020 quando, tramite la sua società svizzera Elacua Holding Ltd, aveva rilevato dalla famiglia Ruiu il 100% delle Terme di Sant’Elena, per un costo che si aggirava intorno ai 6 milioni di euro. Proprio lì, col tempo, sarebbe stato realizzato un albergo di 40 camere, dotato di piscine termali coperte e scoperte. Nella stessa estate, tra l’altro, un’altra società della Loss specializzata in advisory finanziaria alle imprese e in compravendite di immobili residenziali e commerciali – la Benevent Training AG di Zurigo – aveva depositato una manifestazione di interesse per l’acquisto di quote delle Terme di Chianciano spa, salvo poi ritirarsi durante il deposito delle offerte.
Abbiamo provato a tradurre qualche nota da Kommersant – grazie a Google – per saperne di più.
Pharmservice è stata fondata il 10 settembre 2018 ed era impegnata nella fornitura di bifdumbacterin. L’unico proprietario di questa azienda è Probiopharm LLC, la cui composizione dei fondatori è la seguente: Dmitry Savelyev (55%), Liya Muradova (30%), Elena Tereshkova (15%).
Dmitry Savelyev è un senatore, un rappresentante dell’organo esecutivo del potere statale della regione di Tula nella camera alta del parlamento russo. Elena Tereshkova è conosciuta come la figlia di Valentina Tereshkova, deputata della Duma di Stato. In precedenza, Elena Tereshkova era l’amministratore delegato di Pharmservice. Liya Muradova, in particolare, è diventata famosa come direttrice di Probiopharm, ma non solo.
In precedenza, per creare questa attività, Savelyev e Tereshkova hanno acquistato i beni dalla società partner. Sono state acquistate attrezzature, marchi, immobili necessari per lo sviluppo e la produzione di probiotici e Bifidok.
A giudicare dalle segnalazioni di Pharmservice, che è in procinto di bancarotta, l’azienda ha fatto affari abbastanza bene. Almeno nel 2019, l’organizzazione ha chiuso con un fatturato di 125,3 milioni di rubli. Il 2020 è stato ancora migliore in questo senso, le entrate sono state pari a 167,4 milioni di rubli. È vero, se alla fine del 2019 la società ha registrato un utile netto simbolico per un importo di 719 mila rubli, nel 2020 ha registrato una perdita di oltre 9,8 milioni di rubli.
Allo stesso tempo, il fondatore di Pharmservice, l’azienda Probiopharm, si sente abbastanza fiducioso finanziariamente. Almeno alla fine del 2020, la società ha registrato un fatturato di oltre 190,4 milioni di rubli e un utile netto di 1,1 milioni di rubli.