Lo scontro a “colpi di carta bollata” sulla progressione verticale tra vigilesse a Lacco Ameno fa segnare un altro capitolo. Per opporsi alle iniziative del Comune l’avv. Alessandro Barbieri che rappresenta Loreta Pisani ha posto in essere una nuova strategia che passa attraverso lo “stop” al ricorso in precedenza presentato al Consiglio di Stato. Dinanzi ai giudici di secondo grado era stata impugnata l’ordinanza del Tar che rigettava la sospensiva, sbloccando in tal modo la procedura. Che è andata avanti fino all’approvazione per la verità parziale della graduatoria da parte del Comune. A questo punto il ricorso al Consiglio di Stato non ha più alcuna utilità. E dunque nella memoria presentata l’avv. Barbieri ha richiesto di «dichiarare l’improcedibilità dell’appello cautelare per sopravvenuto difetto di interesse, disponendo la compensazione delle spese di lite». Un passaggio necessario per formalizzare poi un nuovo ricorso al Tar per l’annullamento della graduatoria approvata.
Nella memoria si ripercorre sinteticamente la cronologia dei fatti, dal primo ricorso al Tar in cui si chiedeva «di adottare tutte le opportune misure cautelari idonee a garantire la partecipazione della Sig.ra Pisani alle operazioni di valutazione comparative, ancora in corso alla data della proposizione dell’appello cautelare». Sta di fatto che «nelle more della discussione dell’appello cautelare, la Commissione nominata ha proceduto in data 12.7.2024 alla valutazione dell’unica candidata ammessa ed alla formazione della graduatoria definitiva. Con Determinazione del 24/07/2024 il Comune di Lacco Ameno ha preso atto dei verbali trasmessi dalla Commissione esaminatrice ed ha approvato la graduatoria definitiva della selezione per la progressione verticale, nella quale compare esclusivamente la Sig.ra Chiocca Valeria».
Di conseguenza «Avendo il Comune concluso la procedura di valutazione ed approvato la graduatoria definitiva successivamente alla proposizione dell’appello cautelare, è sopravvenuto il difetto di interesse della Sig.ra Pisani alla decisione dell’appello cautelare, non potendo ella ritrarre più alcun vantaggio dalla decisione». Come detto il prossimo passo previsto dalla strategia difensiva sarà l’impugnazione innanzi al Tar della graduatoria. Un “match” destinato dunque a proseguire ancora nelle aule della giustizia amministrativa con mosse e contromosse da parte del Comune e della difesa della Pisani.