Gaetano Di Meglio | Con il presidente Massimo Buono per commentare l’inizio di questo nuovo campionato del Barano Calcio. Un Barano che ha vissuto un periodo travagliato e che ha concluso il campionato con una grande gioia ma anche con una grande sofferenza. Un’estate di mezzi silenzi, però, finalmente c’è una buona notizia: il Barano si è regolarmente iscritto al campionato di Promozione però ci sono le cariche azzerate e c’è tutto quello che dobbiamo comprendere ancora per capire quale futuro aspetta i bianconeri.
Presidente, abbiamo letto il comunicato stampa. C’è stato qualcuno che non ti ha lasciato solo e ti ha aiutato a completare tutto l’iter…
“Abbiamo avuto diverse riunioni – esordisce Buono – in questo lasso di tempo, dalla fine del campionato scorso fino all’altro ieri con la società che era in carica. Già dalle prime riunioni ho manifestato comunque la volontà di farmi da parte perché sono stati tre anni molto duri da sostenere e ho voglia di dedicarmi al settore giovanile che è la mia passione principale. Inizialmente c’era stato un intento di fare qualcosa con la società in essere poi, alla fine, non siamo riusciti a trovare la quadra della situazione. Detto questo, però, i tempi andavano sempre più stringendosi per l’iscrizione e ci siamo riusciti all’ultimo minuto rischiando veramente di non iscrivere la squadra campionato. Tanto è vero che noi l’iscrizione l’abbiamo fatta alle 17:00 quando alle 18.00 scadeva il termine. C’è stato il rischio concreto di non iscrivere la squadra però solo all’idea che il Barano dovesse scomparire, soprattutto sotto la mia gestione, è stata una cosa che non mi lasciava per nulla tranquillo. Ora, grazie anche al sostegno di soci e di amici che anche in passato mi hanno sempre dato una mano per l’iscrizione, più altri nuovi, siamo riusciti a concludere l’iter nel migliore dei modi. Adesso c’è da lavorare sulla nuova stagione. Siamo un po’ in ritardo, ma non è tardissimo perché comunque per la Promozione c’è ancora un po’ di tempo per allestire la squadra. Ora bisogna riformulare le cariche dirigenziali nell’organigramma societario per mettere a posto tutti i tasselli al posto giusto.
Quindi tu resti presidente e tutti gli altri?
In verità eravamo rimasti d’accordo con il restante gruppo della società dell’anno scorso che comunque le cariche sarebbero state azzerate e il nuovo organigramma sarebbe stato riformulato perché c’è stato qualche nuovo ingresso e perché c’è qualcun altro che non vuole fare più parte del progetto. L’azzeramento delle cariche è una cosa normale di questi periodi per poi ripartire. Magari questo azzeramento delle cariche andava fatta un po’ prima, forse a fine campionato scorso. Ora dobbiamo recuperare un po’ di tempo perso, anche se non credo ci voglia tanto a stilare un organigramma quando sai le persone che ci vogliono stare.
Massimo, che prospettive e campionato sarà?
Sarà un campionato sulla falsariga dell’anno scorso e spero con meno sofferenza soprattutto a livello gestionale. Io del risultato del campo, onestamente… (sospira, ndr) …i sacrifici e le tensioni che danno le partite la domenica per me non sono un problema, ci convivo da 40 anni, è normale. Il calcio per me è questo: è passione, trasporto, sofferenza, gioia e tutto l’insieme, non è questo quello che mi preoccupa. In verità – chiarisce – vorrei avere una maggiore tranquillità nella gestione economica. In ogni caso, i soldi per fare un campionato di alta classifica o qualcosa del genere non ci sono. Faremo un campionato in economia. Sarà un campionato dove si darà tantissimo o ancora di più spazio ai giovani. Anche perché, con l’Ischia in serie D e il Forio in Eccellenza, e con pochi ragazzi di Ischia in organico, ci sono tantissimi ragazzi in giro che non hanno altri sbocchi. Bisogna essere bravi sotto questo punto di vista e far capire ai ragazzi che c’è l’opportunità di divertirsi. Il calcio, soprattutto in Promozione – ne è convinto Buono -, deve essere visto come un divertimento, come un dopo lavoro e deve riprendere la dimensione di qualche anno fa.
Abbiamo un vissuto un periodo particolare dovuto alla concorrenza interna perché sull’isola c’erano tre squadre in Eccellenza. Una circostanza che ha drogato il mercato calcistico e i prezzi di calciatori sono lievitati, così anche i rimborsi spese e non sono sostenibili per realtà più piccole, soprattutto come il Barano. Un ritorno alla normalità e magari l’occasione giusta per far capire che il calcio deve essere considerato in queste categorie divertimento allo stato puro. Cioè, noi ti diamo la possibilità come società di divertirti, un campo a disposizione, una società che li accompagna in trasferta, che deve ti veste, che ti fa fare allenamento. Allo stesso tempo, però, ti devi venire a divertire. Il risultato poi finale del campo lo vedremo perché dipende da come sei bravo a gestire e a organizzare il gruppo squadra e lo staff tecnico.
Ovviamente c’è pure un azzeramento in panchina, giusto in questo momento.
In questo momento non c’è nulla. Si è fatto un parlare, così per strada, con un paio di allenatori, ma sicuramente sarà interpellato anche mister Biagio Lubrano che ha fatto bene l’anno scorso. Una persona squisita che io vorrei avere in società sotto qualsiasi punto di vista e con qualsiasi incarico però adesso è tutto prematuro. Penso che nel giro di due tre giorni metteremo a posto la società e poi penseremo all’organigramma e allo staff tecnico.
Se il Barano di promozione vive questa fase travagliata, mi sembra invece che il Barano giovanile viva tutt’altra fase. È arrivato Marco Pinto da Lacco Ameno, è arrivato Vito Del Deo e ricordare che tanti anni fa giocavate insieme. Se dovessi fare la fotografia del Barano di Promozione, vedrei tutte facce tristi e preoccupate. Se guardo invece al settore giovanile del Barano, beh, vi vedo sorridere…
È la realtà. La realtà è questa. I nuovi arrivi nel settore giovanile fanno parte un po’ nella normalità perché ogni anno c’è qualche nuovo ingresso e qualcuno che va via. Fa parte, insomma, del percorso di una scuola calcio. Magari ci sono ragazzi che non si trovano bene con noi, altri che vogliono venire da noi e ci sta questo giro. È una cosa normale accade in tutte le società. Però c’è da dire effettivamente che comunque il settore giovanile del Barano è una realtà che, piaccia o no all’altra restante parte dell’isola, è una realtà importante.
“Alla restante parte dell’isola…” una bella frecciatina
Sempre le solite schermaglie che succedono sull’isola. Io non sono abituato a guardare in casa degli altri, però mi rendo conto che viene guardato molto in casa mia.
C’è qualcuno che se n’è andato e per andarlo a vedere c’è da fare qualche km e bisogna andare ad Avellino…
Ad Avellino, in verità, abbiamo avuto anche un altro giocatore, il portiere Delizia, che però non abbiamo ufficializzato ancora perché deve ufficializzare prima l’Avellino
Quindi questo è uno spoiler
Si è uno spoiler, anche se nell’ambiente si sa. Già dieci giorni fa ha firmato il giovane classe 2007 ed è sicuramente un bellissimo risultato perché il mister dei portieri, il nostro Luca Mazzella, ha sempre spinto affinché questo ragazzo fosse visto da qualcuno perché aveva intravisto in lui un grande potenziale. Non è prontissimo, però deve lavorare con una società da professionista. Ad Avellino, dopo dieci minuti di stage, subito ci hanno detto “ok, per noi va benissimo”. Siamo molto contenti di questa cosa perché avevamo visto bene. Spero che i ragazzi facciano bene.
Noi diamo delle opportunità, non abbiamo delle certezze, cioè quando un ragazzo va a giocare in una società come stanno andando anche altri e io sono contento che grazie al lavoro fatto da Mimmo Salatiello, ci siano altri due tre ragazzi che andranno a giocare in realtà professioniste, ma questo non significa essere arrivati, è un punto di partenza. Io faccio l’esempio di mio figlio che, due anni fa, durante il primo campionato ad Avellino ha giocato poco, nonostante quando sia stato preso doveva essere il perno principale della squadra, ma ha giocato pochissimo. Un percorso di crescita da parte sua che lo ha portato ad essere durante lo scoro campionato uno dei titolari inamovibili, ad essere convocato nella Primavera ed essere uno dei pochi Primavera confermati tra i 2006. Dicevo, è un percorso che devono fare i ragazzi e noi gli diamo solo l’opportunità di farlo. Poi c’è chi non riesce ad andare avanti, ma noi possiamo solo offrire l’opportunità. Io dico sempre, magari ai miei tempi con quel gruppo della famosa Berretti 75-76 che vincemmo il campionato ci fossero tutte queste opportunità che stiamo dando noi oggi a questi ragazzi…
A proposito di opportunità, tu comunque è una grossa opportunità, è quasi un campo di proprietà questa cosa che ho sempre.
No, no, non è assolutamente un problema.
Però, per dire che riesce ad avere la gestione totale che ti permette…
Però noi ci prendiamo anche tanti oneri finanziari come la manutenzione ordinaria che facciamo noi. Il campo ha costi da sostenere. Mantenere un campo in ordine, sistemato e pulito costa. Sono stato ieri e solo per mettere a posto gli spogliatoi, ci vogliono oltre 400 euro solo per i rubinetti e per le docce, perché, poi, i ragazzi devastano tutto. È innegabile, però, che l’amministrazione di Barano ci è vicina e reputo che sia anche giusto così. Vuoi o non vuoi, sul campo di Barano oggi orbitano mediamente 250 persone tra la prima squadra è il settore giovanile, oltre 140 famiglie. È una realtà rispetto alla quale non ci si può girare dall’altra parte e non si può dire “io sto facendo un piacere”. Non è uno scambio di piacere tra virgolette. Alla fine, è un bene per la comunità e ci tengo a sottolineare che comunque è stato creato qualcosa di veramente importante e oggi in terra ferma e in tutta Italia ci riconoscono che non è mai successo.
Nel frattempo, stanno andando avanti anche i lavori.
Si stanno aggiustando le tribune e diventeranno più accessibili, più carine e con delle poltroncine. Poi c’è un altro progetto che probabilmente si farà a stagione in corso o fine stagione sportiva, perché si rifarà il manto erboso e il Comune di Barano ha già preso I fondi, però non si è riusciti nei tempi a mettere a completare l’appalto. Comunque verrà rifatto tutto il manto erboso e stiamo programmando anche di ristrutturare la parte vecchia degli spogliatoi. C’è grande fermento intorno alla struttura, anche perché il sindaco Gaudioso si è visto comunque con tutte queste aree sportive che sta creando, è un sindaco che è vicino sotto questo punto di vista allo sport e non solo al calcio, lui lo fa per tutti gli sport. Io, però, vorrei fare un appello.
Prego
Io ancora oggi sono disponibile a farmi da parte. Se qualcuno vuole investire oppure c’è qualche appassionato pazzo come me, folle come me, innamorato del calcio come me, che voglia gestire la prima squadra in maniera autonoma si faccia avanti. Io mi dedico solo al settore giovanile e lo faccio veramente con piacere senza nessun problema. È anche vero, però, che c’è bisogno di un po’ di sostegno in più anche da parte di tutti gli imprenditori baranesi perché noi non siamo una realtà che ha bisogno di budget importantissimi soprattutto se lavoriamo con i ragazzi. Però, come dire, con un piccolo contributo a testa, ma proprio piccolo piccolo, si riesce a fare anche qualcosa di importante con la programmazione ed evitare spese inutili. Ripeto, se c’è qualcuno che vuole entrare in società o affiancare la società o subentrare completamente alla proprietà attuale, per me non c’è nessun problema”.