domenica, Settembre 8, 2024

Pronti per le “Physics Fights”, gli studenti del Buchner a Budapest per i mondiali di fisica!

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La Nazionale Italiana parla ischitano! Il “quintetto” azzurro che dal 10 luglio disputerà, per la prima volta in 37 anni, i Campionati Mondiali di Fisica, ha vissuto il suo ritiro pre-partenza al Liceo Buchner di Ischia.
L’International Young Physicists’ Tournament (IYPT) è una competizione scientifica tra squadre di studenti delle scuole secondarie. Imita, il più fedelmente possibile, la ricerca scientifica del mondo reale e il processo di presentazione e difesa dei risultati ottenuti. I partecipanti lavorano su 17 problemi aperti per quasi un anno prima della competizione. Gran parte dei problemi riguarda fenomeni inaspettati che sono facili da riprodurre ma difficili da spiegare.

Lo scopo delle soluzioni non è quello di calcolare o raggiungere “la risposta corretta”, poiché non esiste. Il Torneo è invece incentrato sulla progettazione e l’esecuzione di esperimenti da parte dei partecipanti, per poi trarre conclusioni in base ai risultati. Il concorso in sé non è un concorso cartaceo, ma la messa in scena di una discussione scientifica (o la difesa di una tesi) in cui i partecipanti assumono il ruolo di reporter, avversario e revisore e vengono valutati da una giuria internazionale. Il bello del Torneo è che le squadre possono prendere strade molto diverse per affrontare lo stesso problema. Finché rimangono all’interno dell’enunciato ampiamente definito del problema, tutti i percorsi sono legittimi e i team vengono giudicati in base alla completezza delle loro indagini.

IN GARA 39 NAZIONI. Il team leader, il prof. Raffaele Campanile ci presenta come si svolgeranno i Campionati Mondiali di Fisica

I Mondiali di Fisica possono essere una competizione che facilmente possiamo inquadrare. Già la parola mondiali ci permette di comprendere di cosa si tratta con il docente del liceo Buchner. Prima capire invece come si svolgerà la manifestazione, quali saranno le prove, quali sono le modalità con i quali con le quali i ragazzi si misureranno con le altre squadre avversarie.
“Sì, innanzitutto i Mondiali di Fisica sono una competizione, una competizione internazionale. Come dice stesso il nome è a squadre. Questa è la nostra e la nostra squadra è la prima squadra italiana della storia che parteciperà a questa competizione che ha una una lunga storia è alla sua 37.º edizione. Quest’anno è tra l’altro ha una popolarità che sta continuamente crescendo e che quest’anno coinvolgerà 39 Paesi diversi da tutti i continenti del pianeta e ci saremo e ci saremo anche noi. La Commissione dei Mondiali di Fisica sfida il mondo, il mondo della scuola a risolvere 17 problemi aperti di fisica che vengono pubblicati il 1.º settembre.

Quindi dal 1.º settembre tutte le scuole del mondo provano a risolvere di questi 17 problemi e hanno appunto circa un anno di tempo a disposizione per proporre una soluzione innovativa prima di rincontrarsi tutti quanti in genere nel mese di luglio ogni anno in una location diversa che quest’anno è Budapest in Ungheria. Questi 39 paesi che hanno queste 39 squadre provenienti da tutto il mondo che hanno lavorato alle soluzioni di questi problemi, quest’anno si incontreranno a Budapest per discutere, per confrontarsi e per cercare di capire appunto quale la soluzione migliore tra quelle proposte e le soluzioni. Gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi direttamente tra di loro, ad esempio attraverso delle Physics Fights.

Gli studenti italiani si confronteranno studenti tedeschi con studenti australiani con studenti statunitensi e queste Physics Fights verranno poi esaminati da una giuria internazionale di docenti universitari, docenti di liceo di tutto il mondo, che poi si esprimerà con delle valutazioni e decreterà una classifica finale dei vincitori.

I Mondiali di Fisica, come si può intuire, sono una competizione internazionale, come dice lo stesso nome, ed è una competizione a squadre. Questa è la nostra squadra ed è la prima squadra italiana della storia che parteciperà a questa competizione, che ha una lunga storia ed è alla sua 37ª edizione. Quest’anno, tra l’altro, è una manifestazione che sta continuamente crescendo e che coinvolgerà 39 Paesi diversi da tutti i continenti del pianeta e ci saremo anche noi. La Commissione dei Mondiali di Fisica sfida il mondo, il mondo della scuola, a risolvere 17 problemi aperti di fisica che vengono pubblicati il primo settembre dell’anno precedente.

Quindi dal primo settembre tutte le scuole del mondo provano a risolvere questi 17 problemi e hanno un anno di tempo a disposizione per proporre una soluzione innovativa, prima di rincontrarsi tutti quanti in una location diversa, che quest’anno è Budapest in Ungheria.
Questi 39 paesi che hanno queste 39 squadre che hanno lavorato alle soluzioni di questi problemi, si incontreranno per discutere, per confrontarsi e per cercare di capire quale sia la soluzione migliore tra quelle proposte. Gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi direttamente tra di loro attraverso le “Physics Fights”. Gli studenti italiani si confronteranno con studenti tedeschi, con studenti australiani, con studenti statunitensi in questi “Physics Fights” che verranno poi esaminate da una giuria internazionale di docenti universitari e docenti di liceo di tutto il mondo, che poi si esprimerà con delle valutazioni e decreterà una classifica finale dei vincitori”.

Tutto questo ovviamente avverrà in lingua inglese e soltanto per provarlo a spiegare a chi ci seguirà, ci saranno una sorta di gironi, ci saranno vari incontri e poi, a mano a mano, la squadra vincitrice andrà avanti
“Esattamente. La lingua ufficiale della competizione e l’inglese non potrebbe essere altrimenti, dato che il numero dei paesi coinvolti. Anche i nostri ragazzi hanno prodotto i loro lavori in inglese e li esporranno in inglese. C’è una prima fase a gironi che verranno sorteggiati nella cerimonia di apertura. In questi gironi le squadre dei vari paesi si confronteranno all’interno, appunto, di un format che è chiamato “Physics Fights”. La giuria internazionale valuterà le performance e le soluzioni delle squadre all’interno di queste sfide e decreterà poi una classifica di ogni girone. Le migliori squadre di ogni girone andranno a confrontarsi nella fase finale. Il torneo durerà dieci giorni, dal 10 luglio al 19 luglio”. Ragazzi, facicamo tutti il tifo per voi!

LA PAROLA AI RAGAZZI

Angela Esposito, Liceo Buchner Ischia, terzo anno, indirizzo scientifico scienze applicate
Effettivamente, questa esperienza ci sta insegnando molto, sia a livello personale che educativo, ed è stata veramente una bella occasione poter per partecipare.

Myriam Formisano, Liceo Buchner Ischia, quinto anno, indirizzo classico
Avvicinandomi alla partenza, sono molto emozionata e onorata di unirmi alla squadra italiana; ho imparato molto sia dal punto di vista didattico che personale. Partecipare all’evento di Sofia ci ha permesso di apprendere molto anche dagli altri concorrenti, quindi mi sento sinceramente grata.

Aniello Di Masso, Liceo Buchner Ischia, terzo anno, indirizzo scientifico scienze applicate
Partecipare è sicuramente un’esperienza molto positiva. Avendo 16 anni e vedendo il frutto di un anno di lavoro essere messo alla prova davanti ad altri studenti che condividono la mia passione, è incredibilmente gratificante. È una sensazione meravigliosa.

Marco Ragozzino, Liceo Gatto di Agropoli, quinto anno, indirizzo scientifico
Come sottolineato dal professore, questo progetto ha avuto una durata di un anno e ha contribuito enormemente alla nostra crescita, sia come gruppo che nella nostra passione per le scienze. L’esperienza con Sofia è stata illuminante, offrendoci un assaggio di ciò che ci aspetta a Budapest la prossima settimana.

Mario Miale, Liceo Mercalli di Napoli, quinto anno, indirizzo scientifico
Partecipare a questo progetto è stata un’esperienza eccezionalmente positiva, particolarmente per chi, come me e molti altri, aspira a una carriera in questo settore della ricerca. Siamo riusciti ad approfondire le nostre conoscenze specifiche e, in generale, il lavoro di squadra svolto è stato ed è tuttora molto proficuo e si prospetta ugualmente promettente per il futuro.


Assunta Barbieri: “L’Italia per la prima volta nella storia!”

Noi siamo molto, molto orgogliosi di essere arrivati a questo punto e a questo momento. I ragazzi sono pronti a partire. Hanno lavorato tantissimo, hanno studiato un anno e continuano a farlo in questo periodo, nonostante le vacanze, nonostante abbiano anche sostenuto l’esame di Stato appena finito. E sono qui, studiano, si allenano e si preparano a questo importante appuntamento che comincerà la settimana prossima. Oggi siamo contenti perché abbiamo qui la squadra al completo, perché ci hanno raggiunto anche gli altri due componenti della nazionale. Uno è uno studente del liceo Gatto di Agropoli, l’altro del Mercalli di Napoli. Noi siamo contenti, siamo, siamo molto, come dire, anche noi in trepidazione, emozionati e faremo un grandissimo tifo per questi ragazzi. E lo dico già da adesso: comunque vada sarà un successo perché è la prima volta nella storia del nostro Paese che la Nazionale juniores partecipa ai Mondiali di Fisica. Sono molto orgogliosa che in un mondo come quello dei fisici, in un mondo di soli uomini, le uniche due ragazze provengano dal liceo Buchner”.

Raffaele Campanile: “Pronti a proporre il nostro primo problema”

Dopo circa due anni di collaborazione con l’Associazione Scienze Scuola e il sostegno del Liceo Buchner, oltre al patrocinio della Scuola Superiore Meridionale, siamo riusciti a far crescere questa squadra fino a portarla ai Mondiali, un traguardo inedito per la nostra storia. Partiremo per Budapest mercoledì come rappresentanti dell’Italia. Abbiamo investito molto impegno nell’organizzazione della squadra, nella selezione degli studenti da tutta Italia e nella ricerca dei finanziamenti necessari. È stata e sarà una sfida anche accompagnarli nel loro percorso verso la crescita professionale per arrivare preparati all’evento. La prossima settimana prenderemo il via e possiamo quasi affermare di aver raggiunto il nostro scopo. Non realizzerò appieno quello che abbiamo conquistato finché non saremo là, pronti a proporre il nostro primo problema”.

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