giovedì, Dicembre 26, 2024

Proteste. Domenico Savio: “Via le strisce blu dalle nostre strade”

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Gennaro Savio | Si è tenuto sotto il Municipio di Ischia l’annunciato presidio del PCIM-L contro la vergogna delle strisce blu di cui ormai sono dipinte tutte le strade del centro storico cittadino e persino parte di quelle periferiche. Ovunque ormai si notano strisce blu luccicanti e patinate mentre le strisce pedonali risultano sbiadite e quasi invisibili a dimostrazione del fatto che per chi malgoverna il paese viene prima l’affaire della sosta a pagamento e poi l’incolumità di automobilisti, pedoni e scooteristi. Prima che intervenissero gli organizzatori, ha preso la parola Mario Goffredo di “Ischia Forum” il quale pur non essendo contro a priori alla regolamentazione della sosta con le strisce blu, ha chiaramente detto che a Ischia la sosta a pagamento è solo una questione di business. “In realtà – ha esordito Mario Goffredo – stiamo parlando esclusivamente di business, stiamo parlando solo di impresa, non di amministrazione. Io non sono contro le strisce blu in quanto potrebbero avere una loro logica. Infatti nei paesi acculturati, nei paesi avanzati le strisce blu esistono, si decide di penalizzare chi vuole arrivare al centro con la macchina, chi vuole sostare, si prendono i soldi che si ricavano dalle strisce blu e si reinvestono nei trasporti pubblici, nelle strade, nel decoro, nella manutenzione. Questa è una logica, questo è un disegno amministrativo. Invece vedere il Comune pitturato di blu, in questo modo generalizzato è solo voracità, è solo impresa, è solo per fare soldi ed è perciò che io sono qua insieme a Gennaro e sono d’accordo con questa battaglia. Fateci capire quali sono le vostre intenzioni – ha chiuso il suo intervento Goffredo rivolto agli amministratori comunali -, è possibile che il Comune non sia in grado di gestire autonomamente le strisce blu? Manco questo, dobbiamo pure appaltare le strisce blu? Ma che ci stanno a fare? Che ci stanno a fare se non sanno gestire nemmeno i servizi minimi? Date in gestione ad una società privata esterna, che viene, e naturalmente ha tutto l’interesse per fare le cose per bene ma solo perché vuole fare soldi”. Domenico Savio, Segretario generale del PCIM-L, nel denunciare la vergogna della privatizzazione della gestione delle strisce blu, ha attaccato duramente l’amministrazione Ferrandino che con le elevate tariffe costringe i lavoratori ischitani a pagare 40 euro al mese, ben 480.00 euro all’anno.

“Con il tracciare le strisce blu sul territorio del Comune di Ischia – ha spiegato Domenico Savio -, un lavoratore di Ischia che non può fare a meno della macchina, deve pagare 40 euro al mese. Dieci euro per l’abbonamento nel quartiere di residenza e 30 euro nella zona dove va a lavorare. Quaranta euro per 12 mesi sono 480 euro all’anno. Una vergogna. E sapete cosa vuol dire sottrarre 480 euro all’anno dal misero reddito di una famiglia lavoratrice? Ma chi volete che lo capisca questo? Il sindaco Giosi Ferrandino, che è un ingegnere, un libero professionista e ha le tasche piene? Volete che lo capisca il vice sindaco che è un libero professionista, oppure gli altri assessori? Questi non possono capire, non se ne rendono conto oppure non vogliono rendersi conto delle difficoltà economiche che quotidianamente vivono le famiglie lavoratrici. Comunque il fatto che negli anni abbiano riempito di strisce blu l’intero territorio del Comune di Ischia è una vergogna senza fine. La nostra proposta è che l’amministrazione comunale, e questo lo può fare se facesse una scelta politica popolare e non antipopolare come quella che ha fatto, potrebbe revocare questa delibera, raggiungere un accordo con la ditta a cui si è affidato il servizio e trovare la migliore soluzione che vada nella direzione di difendere il diritto al parcheggio gratuito dei cittadini. Dunque se l’amministrazione comunale volesse, potrebbe ritornare sui suoi passi e senza molto danno economico per il Comune. Ma visto che i signori al governo del paese hanno già dimostrato di non avere questa volontà politica, il popolo solo con forti manifestazioni di protesta potrebbe indurli alla ragione proletaria, cioè a deliberare per la cancellazione della sosta a pagamento. Noi – ha poi detto Domenico Savio – abbiamo chiesto di potere incontrare il sindaco all’interno della sala consiliare alla presenza dei manifestanti, ma sul municipio non c’è nessuno, neppure un consigliere comunale di maggioranza a dimostrazione che questi signori col termine democrazia si sciacquano solo la bocca ma poi all’atto concreto assumono un atteggiamento politico totalmente antidemocratico. Un atteggiamento che bene faranno gli elettori a bocciare alle elezioni del prossimo 11 giungo non votando chi continua a penalizzare la cittadinanza”. Gennaro Savio, indicato dal PCIM-L quale candidato alla carica di sindaco di Ischia alle elezioni del prossimo 11 giugno, dopo aver ricordato che diciotto anni fa mentre l’amministrazione dell’allora vicesindaco Luciano Venia introduceva sulle nostre strade la vergogna delle strisce blu gli unici a protestare con manifestazioni e cortei furono i dirigenti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, ha denunciato con forza il fatto che con la scellerata scelta politica di privatizzare la gestione delle strisce blu, l’amministrazione uscente ha dato la possibilità ad una ditta privata di lucrare sul diritto al parcheggio degli automobilisti ischitani. “Ma vi rendete conto – ha detto Gennaro Savio – della gravità dell’operazione che avete fatto con la privatizzazione delle strisce blu? Perché voi me lo potete confermare questo: quando era il comune a gestire le strisce blu in certi periodi, d’inverno soprattutto, si tollerava la sosta, non si facevano le multe e noi respiravamo un poco. Oggi invece la ditta, a cui andrà circa la metà dei proventi dalle strisce blu (il 44%), avrà tutto l’interesse, giorno e notte, a controllare che sul parabrezza ci siano biglietti e abbonamenti. E così dai circa 160.000 euro all’anno, vedrete che gli introiti delle strisce blu lieviteranno magicamente e la ditta arriverà ad incassare circa se non oltre 400.000 euro all’anno. Tutti soldi che andranno ad alleggerire le già vuote tasche degli ischitani. Ma com’è possibile fare una cosa del genere? Qua in alcuni mesi dell’anno non ci sono neppure i soldi per comprare il pane visto che coi vostri partiti ci avete persino dimezzato l’indennità di disoccupazione e ora chi ha un lavoro stagionale come me, in questo momento sta facendo la fame in attesa di prendere il primo stipendio. Ma voi che ne sapete? Giustamente come si suole dire il sazio non può credere al digiuno, e i detti antichi non si sono mai sbagliati. Stasera posso dire con orgoglio che la nostra battaglia e i nostri servizi giornalistici con cui quotidianamente stiamo mostrato questa vergogna, stanno generato un malcontento generale e lo constato anche dai messaggi che mi arrivano. Ieri in chat mi è giunto il messaggio di un cittadino di Ischia, appartenente ad una famiglia che nei decenni ha votato sempre il potere, che mi ha confessato: ”Gennaro, te lo dico riservatamente: ti voteremo tutti”. Ecco, sarà questa è la risposta migliore che il popolo di Ischia potrà dare all’arroganza di chi nei decenni ha gestito il potere negandoci diritti e imponendoci le strisce blu, non votandoli più e dando il consenso alla lista del PCIM-L di cui mi onoro di essere stato indicato quale candidato a sindaco. Cinque anni fa io mi sono candidato come consigliere comunale, e mio padre era il candidato sindaco. In quella occasione, al contrario di quanto avvenuto a Forio quattro anni fa, non fummo eletti. Eppure – ha concluso Gennaro – in questi ultimi cinque anni i cittadini di Ischia si sono trovati solo noi al loro fianco quando c’erano da difendere i diritti collettivi e nessuno dei sedici consiglieri comunali eletti. Ecco perché l’11 giungo sarà importante votare la lista del PCIML. Per dare finalmente a Ischia un governo popolare e un sindaco del popolo”.

1 COMMENT

  1. Tutti si lamentano, ma quando si va a votare ci si ricorda solo di quel politico che tutto sommato ci potrebbe fare il piacere che cmq è un nostro diritto. Se volete cambiare votate Gennaro Savio. Mi sono trovato a parlare con qualcuno che lamenta il fatto che se dovesse essere eletto Savio diventerebbe come gli altri politici, per cui ho risposto: se non viene eletto come fai a dire che diventeà come gli altri? Votatelo perchè peggio del fondo non si può arrivare.

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