Si continua con i deliri del sindaco Ferrandino! Dopo l’intervista-fiume sul percorso virtuoso della sua amministrazione che, a suo dire, va oltre le futilità di un programma natalizio che si rispetti e che lo hanno visto sorvolare artatamente sui dodici milioni e mezzo di euro per anticipazioni di tesoreria e sulla boccata d’ossigeno di un altro paio di milioni derivante dalla vendita dell’ennesima porzione del Polifunzionale, eccolo dissertare sulla grande operazione porto, esaltando il lavoro di Ischia Risorsa Mare che avrebbe raggiunto un fatturato “simbolico” di un milione di euro ma che, dal 1 gennaio, non sarà più titolare della concessione, restando solo detentrice dei servizi portuali nonché “finanziatrice” per quei contributi o incarichi che il Comune non può più assumere direttamente ai sensi delle normative vigenti (tipo Ejarque o Festa di Sant’Anna).
Siamo al di sotto della cosiddetta “frutta”, amici Lettori! E lo dimostra anche l’operazione che ieri sera ha visto a Piazza Antica Reggia il concerto de “Le Vibrazioni”. Il palco per l’evento è stato montato perpendicolarmente alla sede stradale, e su questo potrei non aver nulla da dire, considerato che anch’io, da Assessore al turismo del nostro Comune, per primo bloccai per due giorni il traffico veicolare nello stesso punto per svolgere l’importantissimo evento “Vodafone Tour Live” con Rtl 102.5 (tutt’altra roba, inutile dirlo). Ma c’è una piccola, impercettibile differenza.
All’epoca, il ben più consistente palco fu montato davanti al Municipio e con tanto di backstage. In questo modo, non solo si favorì una miglior distribuzione e deflusso dei partecipanti, compreso un’ambulanza per ciascuna delle due vie di fuga, ma si consentì a tutte (e sottolineo TUTTE) le attività commerciali della zona di fruire a piene mani dell’indotto positivo delle serate in programma. Stavolta, invece, non solo la posizione scelta per il palco de “Le Vibrazioni” rappresenta un autentico aborto, ma le attività accanto o retrostanti il palco sono state assolutamente penalizzate e costrette, in alcuni casi, a sgomberare il suolo pubblico occupato o, addirittura, a creare un temporary desk di servizio sul marciapiede opposto. E la cosa ancor più drammatica consiste nel fatto che quest’oggi il palco sarà nuovamente spostato dinanzi alla sede ANMI in vista della festa di Capodanno.
Siamo all’incompetenza assoluta o semplicemente alla cattiveria mirata? O tutte e due le cose? Che qualcuno li fermi, prima che sia veramente troppo tardi!
