domenica, Dicembre 22, 2024

Quale futuro per il PD in Campania?

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Antonio Bruno è un giovane avvocato con una grande passione per la politica e fa parte della Segreteria Provinciale del PD di Salerno.
Recentemente ho condiviso alcune sue riflessioni sviluppate nell’ambito di un articolo che parla delle primarie che il PD si appresterebbe a fare in Campania (ma io ci credo poco) per scegliere il candidato da contrapporre all’uscente Stefano Caldoro che secondo me vincerà di nuovo “a mani basse” le elezioni.
Antonio Bruno sostiene che a pochi mesi dalle elezioni regionali,nel PD campano regna l’anarchia e che “se dovessimo selezionare un caso di scuola per spiegare ai partecipanti di un corso di formazione politica ciò che un partito non deve fare per vincere le elezioni,potremmo sicuramente scegliere il partito democratico della Campania”.
Come dargli torto?
Mancano pochi mesi dal voto regionale e nel PD campano l’argomento in discussione pare essere solo quello della “renzianità ” e quello di altre amenità.
Tutte le questioni politiche serie non vengono affrontate dal PD campano dove tutti sembrano impegnati a gestire “il traffico delle correnti e a fare il pellegrinaggio a Roma per ricevere patenti di Renzianità”.
Che vergogna!
Il lavoro sul territorio, nella trincea dei problemi che affliggono tutta la Regione, viene sistematicamente soppiantato dalle kermesse politiche tutte strumentali a obiettivi di crescita personali.
Eppure la Campania è la regione avvelenata dai rifiuti tossici con ancora circa sette milioni di tonnellate di eco balle; è la regione più arretrata in tema di trasporto pubblico locale (e noi ischitani ne sappiamo qualcosa); è la regione con un forte dissesto idrogeologico; è la regione con la disoccupazione giovanile alle stelle;è la regione che non riesce a sbloccare i fondi per il disinquinamento delle acque marine (e qui torna di attualità la vicenda del depuratore di Ischia).
Tutto questo determina che nonostante Berlusconi sia ridotto ai minimi termini e mentre il PD supera il 40% alle europee in Campania,Stefano Caldoro è destinato a stravincere di nuovo le elezioni.
Il suo vantaggio infatti aumenta proporzionalmente alla escalation della farsa delle primarie che sta dilaniando il PD campano e sta logorando molti personaggi tra cui il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino che a questo punto farebbe bene a disincantarsi per dedicarsi di più ai tanti problemi del nostro scoglio.
Eppure nel 2010 nonostante tutte le criticità del governo uscente targato Bassolino (prossimo sindaco di Napoli?) il PD perse per un soffio (46% contro il 49%) proprio perchè scelse il candidato da contrapporre al PDL (l’ottimo sindaco di Salerno Vincenzo De Luca) solo 45 giorni prima del voto!
Evidentemente quell’esperienza nulla ha insegnato ai dirigenti del PD campano dove finora ognuno anzichè parlare di programma delle cose da fare ,si sta invece solo giocando la sua partita solitaria e dove perfino i Topi si abbandonano a fare le “zoccole”… ed i Piccoli a fare i “grandi”…
Caldoro e la sua truppa possono dormire sonni tranquilli e sicuramente ha ragione Bassolino quando nel corso di un recente intervento pubblico ha fatto chiaramente intendere che il PD ha giá deciso, sui tavoli romani, che in Campania le elezioni bisogna perderle….
Insomma un pò come avviene la domenica allo stadio dove i tifosi si azzuffano e si affannano per la loro squadra del cuore, ignari che il risultato è stato già deciso dai mamma santissima del business delle scommesse…

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