Gaetano Di Meglio | Non restare sulla porta entra pure se ti va che se non sarà stasera prima o poi succederà” inizia così una delle hit più famose dei Neri per Caso. Quell’altra, quella che li ha resi famosi, invece, fa “Le ragazze si lanciano ad occhi, chiusi nelle avventure, qualche volta confondono la bugia e la verità seguono l’istinto e l’istinto le aiuterà”.
Domani sera in piazza a Serrara, Ciro, Gonzalo, Mimì, Mario, Massimo e Daniele inaugureranno il programma SummerIssima voluto dall’amministrazione del sindaco Irene Iacono con il supporto della Regione Campania.
Quattro serate di maggior richiamo che completano l’offerta del comune dell’Epomeo insieme al programma di eventi Summer Fest, studiato e realizzato a misura di bambini e famiglie. La stagione delle feste di Serrara parte dalla musica a cappella. Parte dalla musica senza strumenti ma con la sola voce.
Le immagini della Gialappa’s Band sul Nove di questo inverno, la divisa nera e i dettagli arancio del gruppo italiano sono ancora nella mente dei milioni di telespettatori che hanno sorriso con Mago Forrest e le sue ospiti settimana dopo settimana.
Ma per i ragazzi che nel 1995 conquistarono Sanremo e l’Italia intera cantando a cappella sul palco dell’Ariston il 2023 è un anno speciale. «L’anno prossimo entreremo nel nostro trentesimo anno di attività. Il segreto della longevità? Una formula in grado di adattarsi a più generi, dal pop al jazz, fino al reggae. E il nostro non è soltanto un pubblico nostalgico, una generazione cresciuta con noi dal 1994 a oggi: ci amano sempre più anche i giovani, il merito è soprattutto dei social».
Certo, al generazione del ’94, quella degli attuali cinquantenni è quelli che li ricordano di più e quelli che, soprattutto inseguono quella musica intramontabile che il sestetto riesce ad interpretare con un sound nuovo, diverso, unico. Altro che auto tune o altri sistemi di moderna produzione: coi Neri per Caso c’è voce e voce.
E, appena cinquantenne, il vicesindaco Caruso non ha dubbi: “Sarà una serata di musica e di talento e siamo felici di ospitare sul belvedere di Serrara che, per una sera, diventa red carpet del buon canto e dei virtuosismi vocali”
E così, se Ciro Caravano, Gonzalo Caravano, Domenico Pablo “Mimì” Caravano, Mario Crescenzo, Massimo de Divitiis e Daniele Blaquier sono ancora qui a cantare la scommessa vinta, quella lanciata nei localini di Salerno, l’altra scommessa che si inizia a giocare è quella del sindaco Irene Iacono:
“Abbiamo realizzato Summer Issima – ha detto il sindaco di Serrara Fontana, Irene Iacono – insieme con Regione Campania per arricchire la nostra offerta turistica e per completare la nostra proposta di intrattenimento con degli eventi dal richiamo più forte e per un pubblico più esigente. Una iniziativa che cammina pari passo con il programma “Summer Fest” che, invece, offre una selezione di attività mirata alle famiglie e ai bambini”.
E Summerissima parte con la band che, dopo aver vinto nel 1994 Sanremo Giovani, poi spopolarono con “Le ragazze”, collezionando 6 dischi di platino con quasi 700.000 copie vendute.
L’euforia della TV e dello studio con Mago Forrest e tutti i mitici personaggi che hanno sì alla Gialappa’s si percepiva. L’esperienza in Sky e Tv8 è stato un ottimo esperimento. Come è nato?
«Come avremmo potuto dire di no alla Gialappa’s? Ci lega una lunga amicizia, non resistiamo alla tentazione di farci prendere in giro, con autoironia. Avevamo spesso fatto comparsate a “Mai dire gol”, dove andò in scena l’imitazione celebre di Teo Teocoli, Antonio Albanese, Aldo, Giovanni e Giacomo, che diventarono Neri per caso. Quest’anno ci siamo divertiti nel Gialappashow, come ospiti fissi, proponendo cover e lasciandoci ‘disturbare’ dai comici».
Replicare un successo è un’esigenza nostalgica? Un’esigenza di marketing o cosa?
«Io penso – ci ha detto Massimo de Divitiis – piuttosto che ci sono format che funzionano, resistendo al tempo che passa. L’intelligenza è sapersi adattare, per esempio accorciando il tempo delle esibizioni e degli sketch, cui oggi è richiesta una certa brevità ad uso social».
Torniamo ai Neri per Caso. Riguardando, come un ricordo sui social, appunto, cosa rivedete del vostro passato?
«Un gruppo di amici che ha realizzato il proprio sogno e che continua a mettersi gioco, sperimentando, resistendo così alle mode, che pure caratterizzano il mondo della musica leggera, e continuando a divertirsi
Già, il divertimento che si vive con le vostre cover. Il successo è il cantare a cappella o altro?
«Noi, forse, confezioniamo un abito nuovo alle canzoni, appunto, privandole dell’accompagnamento musicale. E accade allora che un pezzo pop diventi swing, e che di un brano si apprezzino dettagli inediti, cui non si era prestata attenzione».
Cosa sentiremo a Serrara? Avete preparato qualche sorpresa?
«Abbiamo detto subito si quando ci è stata proposta la data. La location è bellissima, è unitile dirlo. Oltre al mix dei nostri grandi successi, da “Le ragazze” a “Sentimento pentimento”, e alle cover dei Beatles, cui abbiamo dedicato “We Love the Beatles” (un album), si canterà anche attraverso i grandi classici italiani, a cominciare da “A mano a mano” di Riccardo Cocciante”
Immagino che il pubblico faccia parte di questo magia?
“Al pubblico chiederemo interazione: cantando e giocando con noi. Tornare a Ischia è un piacere, abbiamo bazzicato spesso questa straordinaria terra dalla bellezza variegata, che al mare affianca le passeggiate in collina, la storia, la cultura. E non per nulla ci esibiremo in montagna con un’isola sotto. Affacciarsi da quel Belvedere è davvero affascinante».
Come capita ai grandi gruppi musicali, avete mai pensato di fermarvi? Ormai gli anni sono tanti…
«I gruppi sono macchine complicatissime e gli incidenti di percorso sono dietro l’angolo. Bisogna saper reagire ai fisiologici cali di popolarità, bisogna avere forza di volontà: in questo siamo stati bravi, posso dirlo – continua ancora Massimo -, lasciandoci guidare da un obiettivo comune. Non abbiamo mai pensato di fermarci, di fronte alle crisi ci siamo seduti a tavolino».
Però, non c’è più Diego (Caravano). Perché vi ha lasciati?
«Quello è stato un momento di sbandamento. Sapevamo che non sarebbe stato semplice trovare un sostituto. Cercavamo non solo un ragazzo di talento, ma anche un cantante dal potere aggregante. Quando ci fu proposto Daniele (Blaquier, ndr), lo avevamo per pura coincidenza apprezzato su Youtube appena qualche giorno prima. Fu la scelta giusta»
Dopo trent’anni qual è il rimpianto più grande?
«Pino Daniele”
Come?
“Nel 1995 Pino Daniele ci propose un tour con lui. Eravamo già impegnati, non riuscimmo ad accettare. E non ci fu, ahinoi, un’altra occasione. Peccato, sarebbe stato bellissimo».
E il domani dei Nei per Caso?
“Per ora ci godiamo l’abbraccio del pubblico in giro fino all’autunno e, chissà, un nuovo progetto a tema, come per i Beatles”
Summerissima torna con un omaggio a Pino Daniele degli Area Medina (2 settembre), lo spettacolo “Sentimento” con la compagnia Shakespeare in sneakers (4 settembre) e il concerto di Fabio Concato (30 settembre), per la tradizionale Festa di San Michele tutti nella piazza di Sant’Angelo.