di Anna Lamonaca | Ieri mattina alle ore 10.30 presso l’Istituto Telese d’Ischia si è tenuto un importante convegno organizzato dal Garden Club intitolato”Questa Terra è la mia Terra” lo sviluppo del territorio: economia e formazione. La tavola rotonda ha visto molte personalità di spicco confrontarsi sulla sinergia tra Ente locale e Scuola con l’obiettivo di unire i due settori importanti dell’economia isolana: Turismo ed Agricoltura. Un ritorno alle origini, alla terra, alla tradizione dei nostri padri in concomitanza con l’istituzione di una scuola di agraria nel Comune di Serrara Fontana, con indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale”, un luogo ideale per questo tipo di studi. L’agricoltura è il futuro dell’Italia e l’Istituto professionale Telese ha infatti, individuato in questo tipo di indirizzo opportunità e nuove prospettive occupazionali per i giovani, lo sguardo al passato e alla civiltà contadina dell’isola d’Ischia si è sposato perfettamente con le attività di sensibilizzazione all’ambiente del Garden. La mattinata si è aperta con una poesia sulla Vendemmia recitata dallo scrittore Angelo Conte ed un video nel quale i ragazzi che hanno deciso di iscriversi al corso di studi spiegano quali sono i motivi che li hanno spinti a fare tale scelta. La professoressa Nunzia Mattera Sena, presidente del Garden Club ha dato inizio al convegno salutando i presenti e moderando il dibattito presentando il dirigente scolastico IPS Telese e il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso.
Tra i relatori il Prof Alessandro Santini della Facoltà di Agraria e il Prof Francesco Rispoli della facoltà d’Ingegneria ed architettura dell’Università Federico II di Napoli, il dottor Andrea D’Ambra enologo e gli interventi programmati della dottoressa Silvia D’ambra agronoma, fiduciaria dello Slow Food di Ischia e Procida, Ambrogio Iacono enologo delle cantine Pietratorcia, la professoressa Lucia Monti, dirigente scolastico della scuola Media Scotti, la preside Maria Chiara Conti, nelle duplice veste di dirigente scolastico e consigliere comunale di Forio e in rappresentanza della Professoressa Luisa Franzese dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania.
Durante il dibattito sono emersi molti temi di grande interesse tra cui lo sviluppo sostenibile, l’identità, l’amore per la terra visto come opportunità di rinnovamento, come cura verso il passato e momento di svolta e sguardo verso il futuro attraverso gli sbocchi professionali del percorso scolastico che consente il conseguimento del diploma di tecnico per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, tra le varie competenze verificare la sicurezza delle filiere agro ambientali, industriali e agrituristiche, trovare soluzioni per la produzione, trasformazione e promozione di prodotti, prevenire il degrado ambientale e difendere le zone a rischio, occuparsi dello sviluppo di parchi, giardini ed aree protette, rivalutare il turismo locale e cooperare con gli enti locali per avviare progetti di miglioramento dei terreni agricoli. La necessità di esaltare la tipicità dei nostri prodotti perché agricoltura e turismo sono due facce della stessa medaglia. La convinzione che un prodotto enogastronomico sia lo specchio e la narrazione del territorio in cui viene prodotto, ciò che mangiamo è ciò che siamo. Identità e biodiversità a confronto. Sinergia tra politica e agricoltura e sviluppo rurale, non a caso tra i presenti vi erano rappresentanti istituzionali quali il Dottor Carmine Barile, Vito Iacono, Isidoro di Meglio, Gianluca Trani ed il colonnello Fanelli.
Si è discusso inoltre sul ruolo delle scuole nella scelta di un orientamento in questo tipo di settore e percorsi da intraprendere all’università dopo la scelta di questo tipo di studi che non prevedono soltanto la vita all’aria aperta, ma un susseguirsi di materie base per avvicinarsi al proprio territorio con maggiore competenza e collaborazione con importanti aziende e settori d’indirizzo agrario, agricolo ed agrotecnico con molte prospettive occupazionali per i giovani.