Gaetano Di Meglio | Gli avvocati (e non tutti) protestano per il tribunale. Gli stagionali (e non tutti) per il lavoro). Gli studenti (e no tutti) per la scuola. I malati (e non tutti) per l’ospedale. Quelli con un dolore (e non tutti) per la sicurezza stradale. Gli abusivi (e non tutti) per le demolizioni. I pendolari (e non tutti) per i trasporti marittimi. I corrieri (e non tutti) per i traghetti. I tassisti (e non tutti) per il traffico. I no qualcosa (e non tutti) per le restrizioni da covid. Da questa polaroid della nostra società, in questi giorni, ci troviamo a fare i conti – ancora una volta – con la grana Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli.
Cosa è successo? Da Roma hanno deciso che 100 mila euro sono troppi e che devono sopprimere la sede di Ischia e di altre piccole isole. Nel frattempo, il giudice penale per protesta chiede un congedo parentale per 45 giorni. Perché? Perché lei si era organizzata con una sola udienza a Ischia, lo Stato (o chi per esso) senza conoscere la vicenda gliene ha imposto 3. E così, tra 1 o 3, abbiamo avuto “zero”.
Al Rizzoli, nel silenzio di tutti, continuiamo ad assistere al continuo utilizzo della formula dell’auto convenzionamento. Una sorta di straordinario pagato e autorizzato che è diventato vitale per tenere attivi i servizi dell’ospedale. Uno su tutti la presenza dell’anestesista.
Non staremo qui a fare altre e inutili liste delle cose che non vanno perché sarebbe dirci cose note, ma ci soffermeremo solo sulla rabbia di vederci, come sempre sfilacciati e divisi.
Per fortuna divento, spesso, terminale delle proteste dei singoli. Da 10 anni (arrotondo per difetto) di volta in volta mi trovo a sentire le ragioni dei pochi anche quando il problema è generale. In questi dieci anni, ho sentito la puntuale critica alla divisione della politica. Troppi comuni, troppi consiglieri, troppi sindaci, troppi confini. Eppure, invece, non ho mai sentito troppi cittadini con la propria protesta. Risultato? Tante protestine, come tante politichine.
Non ho nessuna voglia di fare predicozzi o di evidenziare altro, ma mi piace passare l’evidenziatore solo su questo aspetto della nostra società. È grave lasciare solo gli avvocati, così come è grave lasciare soli gli abusivi, così come è grave lasciare solo gli studenti.
Lungi da me l’idea di suggerire unioni improbabili. Lungi da me suggerire soluzioni che ci vedano concordi a piattaforme o altro. Mi piacerebbe, però, nel deserto di argomenti, di leader, di posizioni forti e di dibattito che la protesta iniziasse ad avere nuove voci e nuovi interlocutori.
I problemi con cui dobbiamo fare i conti non sono argomenti che possono essere lasciati alla gestione dei singoli cittadini colpiti. Se manca qualcosa è la leadership istituzionale della politica. Tribunale, sicurezza stradale, politiche del lavoro, sanità sono argomenti di “governo”. Al pari dell’edilizia scolastica e dei trasporti marittimi. I cittadini non possono più sostituire chi, invece, ha ruolo e voce per chiedere attenzione e rispetto.
Il professorino di turno, a questo punto, ci dirà che serve la sollecitazione dal basso e che l’unione fa la forza e che questi sono processi collettivi. Il tutto innaffiato da solite cazzate sulla protesta e sulla rivendicazione delle soluzioni. Fatevelo dire, anche questo sistema è fallito.
Oggi, sindaci e avvocati faranno sentire le nostre ragioni al sindaco metropolitano Manfredi. Andranno in processione uniti e marceranno, prima su Napoli e poi, forse, su Roma. Chissà, forse avremo la proroga della Sezione Distaccata del Tribunale di Ischia. E allora saremo pronti a dire: abbiamo vinto. In realtà, invece, continuiamo con la storia delle sconfitte. Ma chi non ha il problema resta felice e contento.
Direttore, senza offesa x nessuno, ma se i giornali ed i media in generale (compreso i social), non abbandonano definitivamente, politica e politicanti, le proteste non avranno alcun senso, si vede che probabilmente, vivono e fanno vivere (i politici). chi si ricordera’ alla prossima votazione, schierati comunque da una parte o dall’altra. saranno sempre pochi e abbandonati, i protestanti, fintantoche’ non si schiereranno,(con chi vince,ovvio), saluti