Gaetano Di Meglio | O rammaggio è una parola della lingua napoletana che indica un guaio, il risultato di un’azione volontaria o involontaria che ha causato un danno il cui grado di intensità è variabile, non sempre gravissimo ma mai trascurabile. Ed è la migliore per descrivere quello che è accaduto a Casamicciola con gli avvisi di pagamento della TARI.
Partiamo dalla fine: “In relazione alla Tassa sui Rifiuti per l’anno in corso il comune di Casamicciola comunica che sono stati recapitati avvisi di pagamento anche ai proprietari di unità immobiliari ricomprese nella zona rossa (zone A1 –A2 –A3) così come individuata nell’ultima ordinanza in tal senso emessa dal Commissariato Straordinario alla Ricostruzione, la numero 12 del 12/05/2023. L”inconveniente è stato causato dal mancato coordinamento tra gli uffici comunali preposti e la società esterna incaricata della formazione dei ruoli di pagamento. Il comune provvederà di conseguenza a revocare in autotutela tali provvedimenti: i cittadini che li hanno ricevuti potranno perciò considerarli come già annullati”.
Questa è la fine di una storia imbarazzante se ci limitiamo a leggere gli atti ufficiali. La sintesi? Il comune di Casamicciola non sa che ci sono suoi cittadini che vivono ancora il dramma della frana del 26 novembre che si è aggiunto a quello del 21 agosto 2017.
Una caduta dell’amministrazione Ferrandino a cui la stessa amministrazione Ferrandino ha rimediato. E la prova che gli uffici del comune di Casamicciola meritano una seria revisione!
La ditta incaricata della formazione dei ruoli di pagamento (che è sempre tardi quando viene salutata e allontanata da Casamicciola!) ha comunicato a tutti i casamicciolesi che “ai sensi dell’art. 1 della Legge 147 del 27 dicembre 2013, dal 1/1/2014 è entrata in vigore la Tassa Smaltimento Rifiuti TARI, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. La Tari è dovuta da chiunque possiede o detiene a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il Comune di Casamicciola Terme con delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 31/08/2023 ha stabilito le tariffe Tari per l’anno 2023, il numero delle rate e le relative scadenze per il pagamento del tributo. Con il presente avviso, pertanto, La invitiamo ad effettuare il versamento della TARI in ragione delle tariffe deliberate dall’ente secondo gli importi e le scadenze…”
La ditta avrebbe dovuto sapere che a Casamicciola esiste un’emergenza frana! Ma non fa niente, alla fine, se nessuno se ne fosse accorto, la ditta avrebbe incassato il suo agio e chi si è visto, si è visto.
Non è stato così solo perché l’avvocato Agostino Iacono se ne è accorto in tempo e ha comunicato, senza esitazione, la errata emissione degli avvisi di pagamento con una nota indirizzata alla società esterna ma anche al Comune di Casamicciola Terme.
“In riferimento all’Avviso TARI 2023. si deve rilevare l’illegittimità della richiesta di pagamento poiché riguarda l’immobile sito in Casamicciola Terme alla via XXXX e, quindi, in una zona identificata come zona rossa A1, a seguito dell’evento franoso alluvionale del 26 novembre 2022, come si evince dagli allegati depositati con la presente pec (non essendo modificata la situazione di zona rossa A1 per la zona in oggetto allo stato attuale) e che non consente di utilizzare l’immobile allo scrivente che peraltro è stato sgomberato sin dal 26 novembre 2022. Pertanto si chiede la sospensione dell’avviso TARI 2023 e l’annullamento in autotutela dell’avviso e della conseguente somma richiesta per il pagamento in quanto non è dovuta ed è illegittima. Si chiede espressamente una risposta entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della presente pec al fine di evitare un contenzioso tra le parti.”
Una nota che ha fatto balzare sugli attenti gli uffici economici del comune di Casamicciola ed ha fatto nascere il caso. Un caso che, come abbiamo letto, è stato chiuso con l’ordine di annullare gli avvisi.
Ma i cittadini di Casamicciola, soprattutto quelli delle zone A1, A2 e A3, devono stare attenti anche alle disattenzioni dei loro compaesani che “pagano” al Comune?
E per chiudere con la lingua napoletana “‘O can mozzeca semp ‘u stracciat”…