Pancrazio Arcamone | Accompagnato da Di Bello, Aiello e Femiano, lunedì il presidente Rapullino ha raggiunto l’isola di Ischia per stare accanto ai suoi ragazzi. Il suo primo semestre di presidenza è stato piuttosto movimentato. Le difficoltà, dal campo societario a quello in erba sintetica, non sono certo mancate. Ma il numero uno gialloblù, con il garbo che lo contraddistingue, non si è scoraggiato ed ha iniziato un’importante opera di risanamento societaria. Se l’Ischia, che in estate non si trovava certo con i conti in regola, oggi può guardare al futuro con rinnovato entusiasmo, il merito è soprattutto di Rapullino, al quale adesso non resta che rivolgere un’ultima preghiera: riportare la squadra sull’isola e fare pulizia in società.
Com’ è andata la giornata sull’isola accanto alla squadra?
“E’ stata una bellissima giornata, la ripeterò il 30 dicembre, quando sarò di nuovo qui sull’isola”.
Come mai ha preso la decisione di venire oggi ad Ischia? E’ una forma di sostegno morale od altro?
“Mi sembra doveroso stare accanto alla squadra, soprattutto in questi momenti. In questa fase è fondamentale ricreare unità di gruppo e soprattutto ritrasmettere fiducia ai ragazzi che fino ad un certo punto hanno fatto bene, poi, per via di una serie di situazioni, si sono un po’ smarriti. Però mi auguro che alla ripresa del campionato vada tutto per il verso giusto. E poi recupereremo gli infortunati, che sono calciatori molto importanti per noi. Il nostro campionato inizierà a gennaio”.
L’Ischia ha una rosa esigua. Gli undici titolari sono di qualità, ma quando vi è qualche assenza, si va in difficoltà. Sul piano psicologico come ha trovato la squadra?
“Ho visto un gruppo unito. C’ è entusiasmo e voglia di fare bene. Credo che qualsiasi squadra, di qualsiasi serie, senza cinque titolari importanti vada in difficoltà e perda un po’ la propria identità, e ciò indipendentemente dalla circostanza che la panchina sia lunga o corta”.
Alla riapertura del calciomercato, l’Ischia Isolaverde dove interverrà?
“Ci muoveremo in diversi ruoli, siamo attivi e sicuramente compiremo qualche intervento e qualche scambio con altre società. Ne stiamo discutendo e già nei prossimi giorni vedremo delle novità”.
La tifoseria isolana le è grata per la permanenza sull’isola di Ischia della squadra in questi quattro giorni e confida in Lei per rivedere definitivamente Mancino e compagni sull’isola.
“In futuro la squadra tornerà sull’isola, come sempre sostenuto. Purtroppo questo è stato un percorso già programmato, lo stiamo portando avanti e da giugno al centro per cento l’Ischia tornerà qui sull’isola. Vedremo se ci sono anche le possibilità per compiere questa operazione già da gennaio”.
Lei già in passato ha provato a riportare la squadra ad Ischia. Poi non se ne fece più nulla, perché sembrò che vi fossero delle clausole che impedivano di riportare la squadra ad Ischia.
“Non ci sono delle clausole scritte, ma degli impegni assunti da alcuni soci, i quali volevano e avevano interesse a tenere in terraferma l’Ischia Isolaverde. Ne stiamo ragionando già da tempo, per comprendere se vi è la possibilità di far tornare la squadra sull’isola già da gennaio”.
C’ è la possibilità di tagliare il cordone ombelicale con la terraferma?
“Noi torneremo qui sull’isola, ci alleneremo e vivremo qui, così come è giusto che sia. E’ soltanto una questione di tempo. A giugno terminerà sicuramente la distanza tra l’Ischia Isolaverde ed il suo territorio. Noi quest’anno stiamo risanando una serie di situazioni ereditate. Se tutto andrà come programmato, a giugno avremo una società sana, che potrà far invidia a tante altre realtà di Lega Pro. L’Ischia prima era un malato, ora la stiamo risanando l’Ischia”.
Recentemente una dichiarazione di Pino Iodice (quella relativa all’elezione del Presidente della Lega Pro rilasciata al Corriere dello Sport) ha messo in grande imbarazzo l’Ischia Isolaverde
“C’ è stata una smentita da parte di Pino Iodice. Ovviamente ciò ha creato delle grosse difficoltà con il nuovo presidente della Lega, anche in termini personali, considerando che è stato da me sostenuto dal primo momento in cui lui si è candidato. Le esternazioni di Iodice non hanno fatto altro che mettere in dubbio anche il mio voto, in favore di Gravina, fortunatamente tutto è rientrato, è stata necessaria un’opera di persuasione per far comprendere che quelle dichiarazioni erano state pronunciate da una persona (Iodice) non presente in Assemblea e che non ha neppure votato, perché a votare sono stato io”.
Iodice non ha fatto fare una bella figura alla società. Considerato che il Segretario generale è un dipendente, la società come intende muoversi?
“Con il nostro consulente del lavoro stiamo valutando una contestazione disciplinare nei confronti di Iodice”.
Com’ è possibile che in una società vi sia un dipendente che eserciti un potere talmente forte al punto tale da sovrapporre la propria voce a quella del proprio datore di lavoro?
“Noi questo potere a Iodice non l’abbiamo mai dato, l’ha preso lui nel rilasciare determinate dichiarazioni ed affermazioni. Il potere forse l’ho io, gli altri devono fare al meglio il proprio lavoro nel pieno rispetto dei propri ruoli. E se vanno oltre si assumono le proprie responsabilità”.