Mister, una partita iniziata in un modo, con il vantaggio per 2 a 0, però al 90º il risultato è diverso. Qual è la sua valutazione?
“Nonostante le numerose defezioni e i problemi fisici significativi che hanno colpito anche i titolari, siamo venuti qui per giocare la nostra partita. I ragazzi hanno dimostrato un grande spirito di sacrificio nel secondo tempo, mentre il primo tempo è stato caratterizzato da un’ottima qualità di gioco, tanto che avremmo meritato di essere in vantaggio contro una squadra estremamente forte. Come ho già detto ai vostri colleghi, questa squadra è costruita per vincere il campionato e per me non è affatto una sorpresa. Rivolgo quindi i miei complimenti alla società per aver allestito una squadra così competitiva. Riconosco i meriti degli avversari e li ringrazio, ma sono profondamente orgoglioso della prestazione dei miei giocatori, del loro sacrificio e della qualità espressa, specialmente nel primo tempo”.
Abbiamo visto a fine gara che ha avuto un confronto con alcuni giocatori cosa è successo.
“Non esprimo mai giudizi negativi sui giocatori, queste questioni rimangono sul campo. A fine partita c’è stato un po’ di nervosismo con qualche componente dello staff, ma tutto si è risolto senza problemi con i giocatori. Si sono comportati bene, hanno giocato la loro partita, l’hanno vinta e meritano i complimenti”.
Cosa è successo nel secondo tempo? Nel primo l’Albanova ha gestito bene, attaccato e segnato due volte. Cosa è cambiato nel secondo tempo?
“Devo rispondere? È successo che il Forio è stato costruito per rimanere in alto fino alla fine e che i cambi di alta qualità hanno fatto la differenza. Questo è tutto. Si può anche analizzare tatticamente. Ovviamente ci sono stati alcuni errori della squadra che stava vincendo 2-1, ma ritengo che fossero principalmente dovuti ai meriti della squadra avversaria che giocava in casa e che non voleva perdere”.
Il primo tempo è stato dominato dalla vostra squadra, mentre il Forio ha faticato a tenere il passo. Siete stati bravi a far girare velocemente il pallone. Nel secondo tempo, le entrate di Acosta vi hanno creato molte difficoltà.
“No, non direi proprio così. Quando eravamo sul 2 a 1, speravo che l’allenatore avversario inserisse un altro attaccante, perché eravamo preparati anche per quello. Si sono dimostrati più forti. La situazione non è stata cambiata dall’ingresso dell’attaccante, ma dalla stanchezza dei nostri ragazzi, che hanno affrontato molte partite ravvicinate ed erano corti in rosa. Stanno dando tutto, ma giocano quasi sempre gli stessi.
Abbiamo giocato senza veri attaccanti: nel primo tempo Guglielmo, una mezzala, e nel secondo tempo De Biase, un esterno. Quando anche loro hanno ceduto a causa degli acciacchi, abbiamo messo Paradiso, un play, per cercare di tenere palla. Il 2 a 2 ci ha fatto male, così come il 2 a 1 che è stato un nostro errore. Questo ha cambiato l’inerzia del gioco e l’avversario ha fatto di tutto per vincere, riuscendoci”.