martedì, Dicembre 24, 2024

Real Forio, Iovine: «Temevamo il Portici, ma abbiamo difeso alla grande»

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Il Real Forio torna alla vittoria. E lo fa imponendosi sul Portici, squadra in crisi ma fino al mese scorso tra le più concrete realtà del campionato di Eccellenza. “Era una partita difficile da affrontare, la temevamo molto. L’avevamo – afferma mister Iovine – preparata bene, non abbiamo pensato soprattutto a costruire se non per alcune giocate che avevamo deciso. Abbiamo inibito il gioco avversario, in particolar modo sulle palle da fermo, un fondamentale spesso sfruttato dal Portici in passato, soprattutto con Fiorillo che, uscendo da una serie di blocchi, andava in gol.  Temevamo molto il pressing e le ripartenze della squadra di Borrelli, anche per questo abbiamo cercato di essere un po’ più abbottonati. Nella ripresa, vi è stata una ripartenza micidiale nella ripresa. Ce lo aspettavamo, perché nella gara di andata soffrimmo questo aspetto. E’ vero non abbiamo giocato da grande squadra, ma abbiamo difeso da grande squadra, concretizzando il famoso motto “prima non subirle e poi vediamo cosa succede”.   La rete di De Felice ha regalato la vittoria agli isolani. Ed evitato una beffa, perché prima del vincente colpo di testa dell’esterno foriano, i bianco verdi avevano costruito ma sprecato diverse palle gol. “Soprattutto in un paio di occasioni, il portiere del Portici è stato davvero molto bravo, compiendo interventi importanti. E poi sono convinto che c’era un rigore in nostro favore per un fallo subito da Arcamone. L’arbitro si è auto condizionato, perché, nel primo tempo, in un paio di circostanze siamo andati giù obiettivamente con troppa facilità e ciò avrà creato in lui la convinzione che eravamo una squadra “femmina” alla ricerca del rigore o del fallo che non c’era”. Con i tre punti conquistati, la salvezza è sempre più vicina.  “L’obiettivo resta sempre arrivare quanto prima alla quota salvezza. Con la vittoria sul Portici abbiamo compiuto un bel passo in avanti, anche perché eravamo attesi da un trittico di partite molto complesso, dal quale potevamo uscire anche con zero punti. L’affermazione di domenica può regalarci forza e convinzione per giocarci nel miglior modo possibile anche le due prossime complesse sfide. Già nella sfida casalinga con il Savoia avevo visto una squadra pronta a riprendersi quello che le era dovuto”.  Il ritorno al 4-3-3 è dipeso dalla impostazione tattica del Portici, sceso in campo con il medesimo modulo. “Certo, loro avevano due esterni bravi, per cui noi dovevamo per forza raddoppiare, e con i tre a centrocampo era più semplice svolgere tale lavoro. Adesso che abbiamo gli uomini giusti potremmo rispolverare anche il modulo con le due punte. Domenica, però, la soluzione migliore era mettersi a specchio, anche perché conosciamo molto bene il 4- 3-3”. Quella di domenica è stata la prima da ex per Andrea Magaddino allo stadio “Calise”. “Ho un ottimo rapporto con Andrea, anche se forse oggi si è lasciato prendere un po’ la mano. Noi abbiamo compiuto la scelta di lasciarlo andar via per permettergli di lavorare al mattino, cosa che non gli sarebbe stata possibile se fosse rimasto nel Forio”.  A fine gara il Portici si è lamentato affermando di essere stato offeso in tribuna. “Onestamente non ho visto e capito nulla dalla panchina. Se è successo, possiamo chiedere scusa al Portici. Più di questo non possiamo fare”.

 

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