Angelo Iervolino arriva in sala stampa con sorriso sulle labbra, ma non troppo. Appena accennato. Al suo Forio va bene ma il pericolo disattenzione è sempre dietro l’angolo. E il mister non abbassa l’asticella. Azzera un’altra volta il contachilometri, come ama dire.
Mister, un’altra vittoria! C’è il sorriso, ci sono state un paio di occasioni importanti e tuttavia non voglio fare subito le critiche, però, forse un po’ troppi leziosismi davanti alla porta. Ci voleva un po’ più di fame e di rabbia?
Sì, quando abbiamo avuto quelle occasioni dovevamo essere un po’ più cinici e la più eclatante che viene in mente l’ultima con Pelliccia che ha calciato da tre quarti quando, magari, poteva servire in situazione favorevole mi sembra Filosa e facciamo 2-0 e, forse, finiva là la storia però non mi piace parlare di questo aspetto in questo momento ma vorrei, più che altro, rimarcare il fatto che comunque abbiamo giocato contro una squadra ben messa in campo, una squadra che è a giocare chiusa in difensa e ripartire. E non è facile, seppur noi, come sai, proviamo in settimana a portare in campo, la domenica, sia la nostra idea sia il nostro modello di gioco però giocare contro una squadra che si schiera con il 6-3-1, praticamente, dove gli spazi erano praticamente pochissimi e, soprattutto, per le nostre “frecce”, perché noi facciamo tanto lavoro con terzini e con gli esterni, abbiamo fatto fatica su questo anche se non abbiamo concesso nulla ed è stata una partita come ho detto nell’intervallo ai ragazzi, che poteva essere sbloccata da un episodio dall’una o dall’altra parte e se venia veniva al contrario, poi, con una squadra schierata in quella maniera, era complicatissimo poterla ribaltare. Siamo stati bravi e un pochino anche fortunati sicuramente sul calcio d’angolo che abbiamo visto ieri rifinitura perché era una potenziale situazione a nostro favore. Avevano quel buchetto lì e Cabrera è stato bravo ad andarci.
Il Forio cresce a vista d’occhio e con il passare dei minuti di campo si vede sempre di più l’idea di gioco e di squadra. “
“Come dicevo nel pregara, la questione mentalità, ovvero acquisire questa mentalità nel provarle a vincere sempre e nel provare ad essere un pochino più aggressivi e fare quei 10 metri in avanti, oggi ci è andata bene. Diciamo che loro hanno anche fatto cominciare da dietro e quindi quei metri ce li siamo guadagnati anche con la palla. Questo atteggiamento corretto è stato un nostro punto dolente per l’anno scorso soprattutto per le gare giocate in casa. Come sappiamo abbiamo fatto fatica l’anno scorso in casa, quindi, oggi, era un nostro cruccio alzare un pochino questo modo di intendere la partita e poi, spero e credo, che da questa gara i ragazzi traggano un insegnamento valido per tutti anche per chi ha tante partite alle spalle, in questo campionato, in questo girone, saranno tutte gare così. Non bisogna mai pensare e guardare la classifica e anche perché, secondo me, il Real Aversa non è una squadra che merita quella classifica. E’ una squadra che può fare bene e quindi la classifica non deve ingannare. Dobbiamo uscire dal loop mentale di guardare la classifica e di dare il valore alla rosa. Non è così in questo girone”
Non voglio portarti a fare valutazioni sui singoli, tuttavia abbiamo visto un Pelliccia molto generoso e poi con i minuti che passano e con i minuti che si giocano, la squadra trova amalgama anche tra i nuovi acquisti e il blocco storico del Real Forio
“Io sono molto pragmatico, nel senso che a me piace provare a dare un modello e un’idea di gioco, però, poi alla fine, in campo, come ho detto tante volte, ci sono tante piccole partite e noi dobbiamo essere bravi a riconoscerle. Se in una partita o due o tre richiede che non puoi giocare in quella maniera, ma per vincere devi fare altro, bene, devi fare altro. Dobbiamo essere noi bravi su questa cosa perché la cosa più difficile non è quella di insegnare la tecnica o la tattica, ma è proprio far capire ai giocatori di cambiare la mentalità e cambiare il modo di giocare e di affrontare le gare già in corso d’opera. E’ questa la difficoltà di un allenatore e di uno staff. Per quanto riguarda loro sicuramente la amalgama si vede e si sta vedendo. C’è qualche piccolo dolorino e qualche piccolo infortunio che stiamo recuperando come oggi, per esempio, quando negli ultimi 10 minuti è entrato Simone D’Alessandro, sia per aiutare ma anche come un modo per lui per riprendere un po’ il ritmo
Sembra che Filosa non abbia gradito tanto
No, Filosa non era arrabbiato per l’uscita o per la sostituzione. Filosa, lo conosciamo, ha un carattere particolare, un po’ fumantino ma poi è il ragazzo più buono del mondo e l’amano quasi tutti nello spogliatoio. Filosa parlava dell’ultima palla che ti dicevo, di Pelliccia, forse lui sicuramente voleva la palla lì che era davanti al portiere, ma non era per la sostituzione”.
Guatieri è stato in tribuna dopo l’infortunio contro il Casoria. Quando lo rivedremo in campo?
“Questa è la prima che Pietro non disputa da quando è arrivato a Forio. Martedì o mercoledì farà l’esame strumentale e vediamo come sta”