La storia di Elena Fortuna ed Enzo Ferrandino si è definitivamente chiusa. L’ex membro del nucleo di Valutazione, dimessosi per candidarsi con Enzo e poi componente del Consiglio di Amministrazione, ha chiuso la sua parentesi con questa amministrazione. Le scelte politiche di Lello (ognuno ha la sua croce) sono pesate sulla nomina dell’avvocato Fortuna che, dopo un travagliato percorso all’interno del consiglio di amministrazione della partecipata del comune di Ischia, finalmente, si libera del sindaco di Ischia e della sua gestione pro-offesa.
Al posto di Elena, arriva, non tanto a sorpresa, la moglie di Peppe Silvitelli, Maria Rosaria Pinto. La vera valutazione da fare su questa nuova nomina del consiglio di amministrazione è prettamente politica.
E’ interessante, infatti, evidenziare come e quanto Enzo tenga in considerazione i suoi consiglieri comunali. Una nuova nomina che nessuno di loro, però, potrà rivendica. Una nomina che serve al sindaco per umiliarli politicamente e rimarcare che non hanno voce in capitolo e che possono solo salire con la “borsa della spesa” e fare le belle figurine in consiglio comunale. Consiglieri che non contano, che non mettono un punto e che stanno a guardare.
Non importa se Maria Rosaria Pinto sia una nomina in quota Peppe o Antonio Pinto, quel che viene fuori, è la scelta di Enzo Ferrandino di non premiare nessuno di quelli che lo hanno votato. Oltre 100 candidati nella sua coalizione e il sindaco è costretto a recuperare i grandi elettori della lista avversaria.
Qualcuno la potrebbe leggere come una strategia studiata se, invece, tutto questo non fosse solo il passo falso che porta allo scoperto la solitudine di Enzo. Un sindaco solo, che non ha più il consenso della sua maggioranza (sono tutti pronti ad andare altrove ma restano in carica per non perdere il potenziale controllo del potere) ed è costretto a stringere nuovi accordi e trovare nuovi equilibri.
Se ti candidi con 6 liste e con oltre 100 candidati e per fare una nomina sei costretto a chiedere supporto e sostegno a quelli che non sono della tua maggioranza un pensiero pure te lo devi pur fare.
Ho saputo che durante i 10 minuti che è durato il cda, Enzo Ferrandino non ha mai avuto il coraggio di incrociare lo sguardo di Elena Fortuna.
Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo……..