mercoledì, Marzo 12, 2025

Resto al Sud: benefici e opportunità per chi sogna di aprire un’attività imprenditoriale nel Mezzogiorno

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Tra i bandi più apprezzati dagli imprenditori italiani c’è Resto al Sud, destinato a finanziare attività e start-up nel Mezzogiorno, come suggerisce appunto il nome. Per i giovani imprenditori meridionali Resto al Sud rappresenta una grande opportunità per poter accedere a finanziamenti a fondo perduto e mettere in piedi un’attività commerciale. L’obiettivo è porre un freno alla fuga di cervelli italiani all’estero e, allo stesso tempo, creare posti di lavoro e ridurre la percentuale di disoccupazione.

Per poter presentare domanda bisogna essere in possesso di determinati requisiti, a partire dall’età che deve essere inferiore ai 56 anni. I richiedenti devono essere residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, in uno dei 116 comuni inclusi nell’area del cratere sismico del Centro Italia delle regioni dell’Umbria, del Lazio e delle Marche, nelle isole minori marine del Centro-Nord, in quelle lagunari e lacustri. In alternativa chi accede al finanziamento può trasferirsi nelle aree indicate entro 60 giorni, oppure entro 120 giorni per chi risiede all’estero, dall’esito positivo della domanda.

Per poter beneficiare dei finanziamento di Resto al Sud i richiedenti non devono essere titolari di altre attività d’impresa in esercizio dalla data del 21/6/2017, non devono aver ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità negli ultimi 3 anni e non devono avere un lavoro a tempo indeterminato e devono impegnarsi a non averlo durante il finanziamento.

Inoltre possono richiedere i finanziamenti anche i liberi professionisti che non risultano titolari di una partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività simile a quella proposta.

Per chi volesse approfondire il discorso suggeriamo la lettura dell’articolo della piattaforma verticalizzata restoalsudcontributi.it, dove vengono elencati i requisiti di Resto al Sud e dove eventualmente poter contattare professionisti ed esperti del settore, che possono fornire il loro supporto per il disbrigo delle pratiche e per la presentazione della domanda, con un business plan completo e ben strutturato.

Nello specifico sono finanziabili: le attività produttive nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, del turismo, del commercio e le attività libero professionali. Sono invece escluse le attività agricole.

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese e propone un finanziamento massimo di 50.000 euro per chi fa domanda, cifra che può arrivare fino a 200.000 euro per le società composte da 4 soci. Le agevolazioni sono così suddivise: 50% di contributo a fondo perduto e l’altro 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con tutti gli interessi a carico di Invitalia. Le imprese esercitate in forma individuale, con un solo socio, possono accedere a finanziamenti fino a 60.000 euro. Inoltre sono previsti altri 15.000 euro a fondo perduto per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, e fino a 40.000 euro per le società.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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