domenica, Gennaio 12, 2025

“Ricatto” mensa al Balsofiore: arriva la modifica lastminute. Una questione “De” Vita o di morte…

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I genitori non vogliono le mensa e la preside cambia le regole sabato mattina

Se un osservatore si limitasse solo a leggere le comunicazioni della scuola, forse, riuscirebbe anche a non vedere nulla di strano, tuttavia la questione mensa a Forio – ora che è passata dalla gestione genitoriale a quella comunale, inizia a mostrare i suoi limiti. Limiti scolastici, in verità. Limiti che vengono ancora di più resi marcati da quelle che sono le comunicazioni interpersonali e non solo via PEC.

La storia che ha portato alla convocazione di un consiglio di istituto “salva ditta”, stando a quando dice la Preside De Vita ai genitori, inizia con una nota di un genitore che, intenzionato a non essere spogliato vivo dal costo mensa, aveva comunicato alla scuola la decisione di provvedere al ritiro del proprio figlio.
Apriti cielo, quasi una storia di “de” vita o di morte e la preside, a voce, ha redarguito il genitore: “Abbiamo detto al comune – avrebbe detto la Preside al genitore – che devono essere 1300 pasti e questi dobbiamo raggiungere”.
Quasi una cosa ad ostacoli da vincere con i soldi delle famiglie per salvare gli interessi e il “guadagno” dell’unica ditta che ha partecipato al bando comunale.
La storia inizia con una mail di un genitore alla scuola: “Oggetto: Comunicazione ritiro alunno nell’orario mensa (pasto domiciliare), con rientro. Nella qualità di genitori dell’alunna, tutti residenti a Forio, Vi significhiamo quanto segue: nostra figlia iscritta alla scuola primaria, tempo pieno, presso il Vostro Istituto scolastico, alla sezione “E” (Baiola).

Dall’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 il tempo pieno alla data odierna non ha avuto corso; infatti, le lezioni sono terminate alle 13.20, ma sembra che la modalità con uscita alle 16:20 inizierà il prossimo 13.01.2025, giorno in cui si attiverà la mensa comunale; la mensa comunale (attivata quest’anno per la prima volta) prevede un costo di E 6,24 a pasto, insostenibile per gli scriventi, giacché non rientriamo nelle categorie ISEE previste dallo stesso Ente. Pertanto, per i motivi sue sposti, comunichiamo di essere nostro malgrado impossibilitati ad usufruire del servizio mensa per l’annualità 2024/2025, per cui in ossequio a quanto previsto dal Vostro regolamento d’Istituto “rientro pomeridiano per gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa nella sc. primaria è fissata alle ore 13,30 per il primo turno e 14,30 per il secondo turno”, vogliate gentilmente fornirci un’alternativa tra il ritiro/rientro nell’orario mensa (modalità da noi preferita) o altro.

Inoltre, cogliamo l’occasione per riferirvi che nell’aula frequenta da nostra figlia il riscaldamento non funziona.
A questa mail, la preside, come vi abbiamo già detto reagisce in malo modo con il genitore e, come se non bastasse, convoca un consiglio di istituto ieri mattina, 11 gennaio, così da evitare che tanti altri genitori potessero, come tra l’altro stavano facendo, optare per la stessa decisione.
E così, si apprende dal protocollo della Scuola la decisione della preside: ovvero garantire il giusto guadagno alla Ditta che ha partecipato alla gara, proprio come lei stessa avrebbe detto al genitore e proprio come sembra evidente a chi riesce a fare 2+2.

Il comunicato della scuola
La Dirigente, vista la delibera del Consiglio di Istituto convocato per necessità e urgenza in data odierna 11/01/2025 emana il presente comunicato stampa:
Ora di educazione alimentare
Premesso che il Ptof di istituto pubblicato sul sito al momento dell’iscrizione riporta la seguente dicitura: “La nostra istituzione scolastica vanta una lunga tradizione di orario prolungato e tempo pieno a partire dalla scuola dell’Infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. Il momento della mensa diventa così rilevante e significativo nel tempo scuola e alla base della nostra offerta formativa. Tale progetto ha come obiettivo principale, oltre all’inclusione ed alla socializzazione degli alunni, anche l’aiuto nella comprensione dell’importanza di una corretta alimentazione e nello sviluppo di sane abitudini alimentari e ambientali”.

In riferimento al Regolamento di istituto, articolo “Regole per l’ingresso e l’uscita degli alunni”, il punto 4) il rientro pomeridiano per gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa della scuola primaria è fissato alle 13.30”:
Ad integrazione esplicativa della suddetta dicitura del regolamento già integrato con delibera del CDI n 7 del 2/9/2024 (ovvero uscite anticipate: 5 permessi di uscita anticipata per comprovati motivi, deroghe escluse e salvo valutazioni del dirigente scolastico), comunica che il CDI in data odierna ha ulteriormente esplicato che le motivazioni comprovate sono: di salute, provate da certificato medico o 1.104/92; di alimentazione, provate da certificato medico; psicologiche, provate da certificato medico specialistico.
Le motivazioni economiche sono demandate al comune di residenza ufficio servizi sociali per le valutazioni dei singoli casi e per i provvedimenti relativi alle agevolazioni, se previste. Il servizio sociale del Comune di Forio ha fatto sapere che resta disponibile. La DS segnalerà ai relativi Sindaci di altri comuni i casi ad ella presentati.

L’autorefezione non è consentita.
La scuola secondaria di primo grado ha la possibilità di consumare un pasto usufruendo del servizio offerto dal comune. Ad ogni modo prima e dopo il pasto gli ambienti dove si consumerà il pasto saranno opportunamente sanificati con opportune precauzioni del caso dalla Ditta che eroga il pasto. Gli studenti dovranno essere dotati: del kit mensa distribuito, kit spazzolino dentifricio e asciugamano piccolo monouso o di cotone, Busta per riporre le stoviglie, tovaglietta e tovagliolo monouso o di cotone.
La Dirigente si atterrà, per la concessione dei rientri, a quanto sopra riportato evidenziando che con l’iscrizione al tempo prolungato e pieno il genitore accetta l’offerta formativa in cui è inclusa l’ora di educazione alimentare per cui lo stato assegna un organico personale d’istituto.

Laboratori didattici: I laboratori didattici saranno sviluppati come sempre e come ogni anno. Quest’anno, per fortuna, grazie ad un finanziamento del governo alla COOPERATIVA che supporta la scuola saranno gratuiti, salvo la volontà dei genitori di aggiungerne altri a pagamento. La modalità laboratoriale sarà sviluppata quindi da personale ESTERNO e/o da personale INTERNO e a classi aperte per anno scolastico, a classi singole o a classi miste in ambienti comuni o classi che resteranno vuote il pomeriggio o durante uscite didattiche sul territorio ovvero in apprendimento in situazione reale
Educazione Fisica: La disciplina, sebbene si svolga all’aperto quando non piove nel campetto (Balsofiore) e nel chiostro (Scentone primaria), su indicazione del Consiglio di Istituto, la DS chiederà al sindaco la disponibilità della navetta gratuita e del Palazzetto fino all’inizio delle attività sportive pomeridiane delle associazioni onde permettere agli studenti dell’istituto di usufruire della disciplina di educazione fisica.

SARA’ PIOGGIA DI RICORSI?
La decisione della preside De Vita di vietare l’autorefezione (“L’autorefezione non è consentita”), tuttavia è una decisione fuori legge e sul punto ci sono diverse e numerose sentenze di diversi TAR e del Consiglio di Stato che obbligano la scuola a normare l’autorefezione e a non negarla.
Una forzatura che oggi, se non fosse stato convocato il consiglio di istituto “per necessità e urgenza” ha tutto il sapore del ricatto.
Come ha egregiamente evidenziato l’avvocato Ambrogio Del Deo in uno studio realizzato ad hoc sul tema: “Va inoltre citata apposita nota pubblicata dal Ministero dell’Istruzione del marzo del 2020 ha reso noto come «le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia e della loro discrezionalità, valuteranno, per gli aspetti di competenza, le soluzioni idonee a garantire la fruizione del cosiddetto pasto domestico e l’erogazione del servizio mensa». Sono i singoli istituti quindi a valutare i criteri mediante un apposito regolamento di cui gli istituti scolastici si dovrebbero munire, ma garantendo comunque la possibilità di mangiare cibo portato da casa a scuola – quindi regolandone solo il consumo.” Ecco, il contrario di quello che ha fatto la Preside De Vita che, invece, ha di fatto obbligato alla mensa quando la legge non lo prevede. O, almeno, prevede diversamente.

Sempre per essere chiari, tuttavia, l’avvocato Del Deo ha ancora evidenziato che “Secondo la legge italiana (Art. 6, comma 1, D. lgs n. 63/2017), la mensa è un servizio facoltativo, per le alunne e agli alunni delle scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado”.
E, ancora spulciano lo studio prodotto dall’avvocato Del Deo, il Consiglio di Stato con una sentenza del 2021 ha chiarito: “La richiesta di consumare il pasto domestico in linea di principio deve, dunque, ammettersi e può essere accolta, seppure secondo modalità che favoriscano la socializzazione degli alunni, ma soprattutto ne azzerino i rischi in materia di salute e sicurezza, in applicazione analogica dell’art. 26, quinto comma, del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (su tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), ed in ogni caso sotto la vigilanza del corpo docente (Cfr. Cons Stato, Sez. VI, 2/12/2020, n. 7640)” una massima che, è chiaro, smonta quando affermato dal consiglio di istituto di Forio 1 e che, ancora una volta, si dimostra poco attento alla regole e, stando a quanto riferitoci, sta forzando la mano per tutelare gli interessi economici di una ditta. Ricordiamolo ancora una volta, secondo quanto la preside avrebbe detto al genitore, tutti devono partecipare alla mensa perché è stato comunicato il dato di 1300 alunni.

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