Il nostro isolanissimo talento del calcio Riccardo Conte, oggi coronerà un sogno: andrà a Coverciano per il raduno dell’Under 17 in vista del Torneo dei Gironi. E ieri ha vissuto l’emozione del primo giorno di allenamento a Castel Volturno con i “grandi”. Un momento d’oro per Riccardo Conte, uno tra i talenti migliori del calcio napoletano che trova anche l’azzurro della nazionale dopo che l’anno scorso aveva dovuto rinunciarvi per un attacco febbrile. Per conoscere meglio il promettente ragazzo abbiamo contattatoGennaro Cavallino, uno dei suoi primi allenatori. Una vita intera attorno ad un pallone. Dal sogno realizzato di vestire la maglia azzurra del Napoli (due presenze nella stagione 1969/70) alle panchine di tanti club e soprattutto tante squadre giovanili. Gennaro Cavallino è uno di quelli che di mestiere coltiva talenti ed in esclusiva pertuttonapoli.net ha presentato questo gioiellino classe 1999, ma ha anche parlato del Napoli di Sarri e della sua ultima esperienza con la Carpisa Yamamay.
Ci racconti della sua esperienza con Riccardo Conte: “Due anni fa io allenavo i giovanissimi nazionali dell’Ischia Isolaverde e lo scovammo in una scuola calcio di Secondigliano. Il ragazzo era moralmente giù. E’ di carattere fragile. Così insieme al dirigente Nando Saturno l’abbiamo preso sotto la nostra ala protettiva e gli abbiamo dato fiducia. E in questo modo ad Ischia ha mostrato tutto il suo potenziale. Tra di noi è rimasto un bel rapporto, ci sentiamo spesso. L’ho allenato con i giovanissimi e successivamente anche per un mese con gli allievi nazionali. Nella seconda esperienza era appena tornato da Catania perchè aveva nostalgia di casa. Poi è arrivata la chiamata del Napoli e non ha avuto dubbi, ma c’erano anche tanti altri club su di lui”.
Si parla un gran bene di lui, dove può arrivare? “Non ha limiti. Ha doti fisiche e tecniche straordinarie. Se acquista cultura del lavoro e fiducia in se stesso può raggiungere qualsiasi risultato”.
Se dovesse pensare ad un giocatore del presente o del passato a chi potrebbe essere paragonato? “Mi ricorda Cruijff. Attenzione, però, dico un nome così importante per potenziale e per caratteristiche. E’ un calciatore moderno, bravo di destro e sinistro, sa saltare bene l’uomo. Può fare la seconda punta ma anche l’attaccante a sinistra in un 4-3-3. Secondo me è un calciatore completo. Ricordo un episodio quando era con i giovanissimi che dà l’idea di che talento stiamo parlando”.
Ci dica. “Eravamo a Benevento e ci giocavamo la qualificazione playoff. Riccardo veniva da un infortunio ed era in panchina. Perdevamo 1-0 e a venti minuti dalla fine ho deciso di mandarlo in campo come ala sinistra nel nostro 4-3-3. Neanche il tempo di dire amen e ha scartato due difensori e da posizione defilata ha concluso di interno collo piede mettendo la palla nel sacco. Si alzarono anche i tifosi del Benevento ad applaudire la giocata”.
Passiamo al Napoli di oggi. Cosa ne pensa del Napoli di Sarri? “Sta facendo un gran lavoro. Il passaggio al 4-3-3 è stata una svolta importante. Secondo me se anche Benitez avesse utilizzato questo modo di giocare non avremmo perso due anni di Champions League”.
Viste le assenze temporanee di Mertens e Gabbiadini e la qualificazione Europa League acquisita, lei proporebbe Conte già in campo campo, come ha fatto Mihajlovic con Donnarumma? “Con i giovani bisogna andare con i piedi di piombo, soprattutto in una piazza come Napoli. Ha ancora 16 anni. Bisogna inserirlo pian piano in prima squadra e se continuerà così già tra due anni potrebbe dire la sua”.
Oggi è il direttore tecnico dei giovani della Carpisa Yamamay, cosa ci dice di questa nuova esperienza? “Ho accettato questo invito perchè mi hanno coinvolto Lello Carlino e Italo Palmieri. Vogliono prendere in gestione il Collana per lavorare con i giovani. Ci sono ottime prospettive per lavorare bene.”
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