Ida Trofa | Tornano al tavolo dei decisori istituzionali le disposizioni, gli indirizzi e soprattutto le ordinanze e commissariali che devono rendere attuabili i dettami della legge sulla ricostruzione di Ischia. Se n’è parlato ancora all’inizio di questo week end con un tavolo isolano tra tutti gli attori in campo. Commissario, sindaci ed uffici tecnici tutti riuniti per illustrare la nuova ordinanza “Danni Pesanti”, il canovaccio che ridetterà le regole della ricostruzione, almeno, degli immobili con gravi compromissioni e che risponde al grave problema di garantire le norme, gli infiniti vincoli urbanistici e edilizi che gravano sul territorio, i diritti del cittadino e soprattutto la sicurezza.
Venerdì all’Augusto, Giovanni Legnini, ha reso noto l’ultima bozza che andrà a regolare molti aspetti dell’affare sisma 2017 per una auspicata accelerazione della ricostruzione post. Nonostante gli enormi problemi intrinseci, quelli legati prima alla pandemia e poi all’esplosione dei prezzi con il conseguente blocco dei lavori. Ma non solo. C’è ancora moltissimo da fare e lo si può fare solo contando su procedure affidabili e su fondi certi e nuovi plafond stanziati anche per Ischia ed il suo piccolo Cratere. Ne abbiamo parlato con il sindaco Giovan Battista Castagna.
Andrà un incontro, l’ennesimo summit! Sindaco Castagna, ci sono novità importanti?
“Nella giornata di venerdì ho incontrato unitamente agli altri colleghi ed alle strutture tecniche il commissario alla ricostruzione post sisma Giovanni Legnini presso l’Hotel Augusto di Lacco Ameno. L’incontro – ha spiegato il primo cittadino – ha rappresentato l’occasione per illustrare i punti principali che caratterizzano la bozza di ordinanza che mira a semplificare ed accelerare tutte le procedure connesse alla ricostruzione. Ovviamente come Comune ci è stato chiesto di avanzare osservazioni per perfezionare e concordare al meglio il contenuto dell’ordinanza, per giungere a un risultato condiviso, ed è quello che faremo entro e non oltre una settimana”. “La sinergia che si sta sviluppando con la struttura commissariale – ha concluso Castagna – e la costante interlocuzione mi lasciano molto soddisfatto ed ottimista in proiezione futura”.
Qual è l’obbiettivo che vi siete posti?
“Con la nuova ordinanza intendiamo mettere in sicurezza e imprimere una nuova spinta alla ricostruzione che, sotto il profilo finanziario, è sempre stata generosa ed importante. Da qualche giorno anche grazie alla stabilizzazione fino al 2025 del Superbonus 110% per tutte le categorie di edifici residenziali. Attendiamo di mettere su un impianto normativo fatto anche di ordinamento che ci permetta di maturare condizioni tali da garantire ricostruzione certa per tutti, ulteriore sicurezza nella ricostruzione, autorizzando ogni tipo di previsione, anche la demolizione laddove non ci è consentita sempre ed ovunque, e tempi certi oltre che celeri”.
Nello specifico cosa andrà a contemperare il nuovo dispositivo?
“Tra i punti nodali stiamo vagliando la questione della demo-ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma. C’è la necessità di garantire il processo oltre talune norme che lo impediscono, prettamente legate al nostro territorio, che imbrigliano le procedure. L’obbiettivo è quello di garantire la ricostruzione anche contemplando principi basilari di ingegneria che perseguano la strada della massima sicurezza nel recupero-ricostruzione dei complessi edilizi. Questo aspetto sta impegnando particolari energie. L’altro tema è quello dell’autocertificazione ai sensi della normativa vigente sulla legittimità delle opere che è importante lì dove effettivamente non ci stiano ulteriori elementi per fotografare l’impianto edilizi. Per poter, ecco, andare a legittimare. Sul tavolo c’è anche la questione dei piccoli abusi e delle incongruenze. Infine, nel testo c’è un sostanzioso passaggio sulla conferenza dei servizi speciali. Questa previsione, in particolare, mette insieme le due procedure urbanistiche, domanda di condono e domanda di contributo. Questi grosso modo sono gli ambiti che vanno ad inquadrarsi come una cristallizzazione importante di problematiche che andiamo valutando da tempo ormai con l’obbiettivo di risolverle in maniera chiara, univoca e definitiva “.
La strada è ancora lunga. Presentata la bozza ora tocca agli enti locali coinvolti presentare le proprie deduzioni ed i contributi. Avete richieste specifiche già in mente?
“I temi sono indubbiamente tanti e tutti importanti. Sicuramente l’obbiettivo cardine è quello di semplificare contemperando tutte le problematiche sociali e burocratiche che si pongono. Dobbiamo farlo bene, ma anche i temi ragionevolmente rapidi. Alcuni aspetti ve li ho già anticipati. Lavoriamo, lavoriamo… Superato questo ulteriore ostacolo ci saranno tutte le condizioni per guardare con rinnovata serenità al futuro, anche in virtù dei meccanismi di adeguamento e di lavoro sinergico che stiamo tentando di approntare con il commissario. Serve ora più che mai fiducia, impegno da parte di tutti noi, di tutti gli attori della ricostruzione “.
Non resta, dunque, che attendere il risultato di questo lavoro e testare sul campo la validità delle attese che in esso sono state riposte.